incontri dal 23 al 27 novembre 2011

Eccoci a ruzzolare verso l’ultimo mese dell’anno, ma novembre ci offre ancora libri e discussioni, un incontro al Parri e due incontri al Dans La Rue, di questi curiamo il bookshop, due incontri qui in libreria, e ancora in corso la mostra di Cettina Calabrò.

 

Vi aspettiamo.

 

Quelle di Trame.

 

Mercoledì 23 novembre alle 18

nella sala ex Refettorio dell’ Istituto Storico Parri in via Sant’Isaia 20 a Bologna

presentazione del libro di Marco Cavina “Nozze di sangue. Storia della violenza coniugale” (edizioni Laterza)

 

Mercoledì 23 novembre alle 21

al Dans La Rue in via Avesella a Bologna

presentazione e dibattito su “Tina” con Pino Cacucci.

L’incontro sarà preceduto da un aperitivo alle 19.

 

Giovedì 24 novembre alle 18

in libreria

“La torre d’Avorio e altre storie” reading di brani sulla violenza di genere a cura di Hecate Associazione Culturale con Alice Reina e Rosella Ciman su testi di Alice Reina.

 

Sabato 26 novembre alle 11,30

in libreria

presentazione del libro di Antonella Cristofaro “Il ramarro” (edizioni Associate)

L’autrice ne parlerà con Raffaella Costi.

All’incontro segue un aperitivo.

 

Domenica 27 novembre alle 21

al Dans La Rue in via Avesella a Bologna

Valerio Evangelisti presenta il suo nuovo libro “One Big Union” (Mondadori 2011)

 

 

Mercoledì 23 novembre alle 18

nella sala ex Refettorio dell’ Istituto Storico Parri in via Sant’Isaia 20 a Bologna

presentazione del libro di Marco Cavina “Nozze di sangue. Storia della violenza coniugale” (edizioni Laterza)

 

«La violenza maritale è stato un elemento fisiologico e accettato del matrimonio, legalmente fino a tutto l’Antico Regime, socialmente ben oltre. E occorre ovviamente tener sempre presente che il ‘sommerso’ in questa materia fu – un tempo come e più di oggi – di enormi dimensioni, anche se le mogli d’Antico Regime non erano affatto inerti dinanzi alle vessazioni coniugali, e anche se le istituzioni medievali e moderne furono spesso tutt’altro che svagate nell’affrontarne gli abusi più eclatanti. Quel che resta di tanti ‘inferni coniugali’ nelle loro formulazioni giudiziarie rappresentò – un tempo come e più di oggi – la punta di un iceberg. Dietro alle mura domestiche si occultò un’infinità di violenze, talora gravi, talora modeste, talora nemmeno avvertite come tali e accettate con rassegnato fatalismo. Un certo modo di intendere la violenza coniugale è, sul piano formale, definitivamente tramontato, ma sulle leggi continuano a piovere le meteoriti sociali del vecchio ordine.»

Marco Cavina interpreta le fonti dottrinali (i teologi, i precettisti morali, i giuristi, i politici), consulta le fonti letterarie e quelle processuali, le confronta con la cultura dominante dal Medioevo in poi per esaminare gli ambiti nei quali maggiormente la violenza si è manifestata, facendoci scoprire l’anima nera del matrimonio dietro lo stereotipo tranquillizzante dell’armonia del focolare.

 

Intervengono con l’autore, che è docente di Storia del diritto medievale e moderno presso l’Università di Bologna, Luca Alessandrini, Direttore dell’Istituto Storico Parri e Lucia Ferrante, docente di Storia delle donne e di genere presso l’Università di Bologna

 

 

Mercoledì 23 novembre alle 21

al Dans La Rue in via Avesella a Bologna

presentazione e dibattito su “Tina” con Pino Cacucci.

L’incontro sarà preceduto da un aperitivo alle 19.

 

Tina Modotti: donna, migrante, attrice, fotografa, amante e rivoluzionaria. Una vita senza freno in un mondo in accelerazione nei primi anni del secolo, vissuta nella voglia di un mondo diverso, scaldata sotto il sole messicano e congelata nelle terre di Russia. Una vita immortalata da un obiettivo, come testimonianza, come denuncia, come arte.

Pino Cacucci ne ha cercato le tracce in Messico e ne ha scritto la vita. Ne parleremo con lui, accompagnati dalla proiezioni delle fotografie di Tina.

 

Pino Cacucci è nato nel 1955 ad Alessandria, cresciuto a Chiavari (Ge), e trasferitosi a Bologna nel 1975 per frequentare il Dams. All’inizio degli anni ottanta ha trascorso lunghi periodi a Parigi e a Barcellona, a cui sono seguiti i primi viaggi in Messico e in Centroamerica, dove ha poi risieduto per alcuni anni. All’attività narrativa affianca un intenso lavoro di traduttore. Fra le sue opere “Tina” (edizioni Feltrinelli): una biografia ma anche un romanzo.

L’avventura di una donna, un’artista, una rivoluzionaria di bellezza e fascino straordinari, amica e amante di artisti, cittadina del mondo che consacrò la vita ad arte e rivoluzione, “Sotto il cielo del Messico” (edizioni Photology) che ricrea per scene e dialoghi la vita di Tina Modotti in Messico tra il 1923 e il 1930.

Prima di questi aveva pubblicato nel 1988 per Agalev Edizioni “I fuochi le ombre il silenzio”, in cui raccontava le sue prime ricerche su Tina con varie interviste a chi l’aveva conosciuta o dedicato studi alla sua vita e alla sua epoca, libro ormai introvabile.

 

La nostra libreria cura il bookshop.

 

 

Giovedì 24 novembre alle 18

in libreria

“La torre d’Avorio e altre storie” reading di brani sulla violenza di genere a cura di Hecate Associazione Culturale con Alice Reina e Rosella Ciman su testi di Alice Reina.

All’incontro segue un aperitivo.

 

C’era una volta una donna che aspettava il principe azzurro, lassù sulla torre del castello, aspettava, guardando all’orizzonte…passò un giorno, due, una settimana, un mese, e lei continuava ad aspettare, chiusa nella torre del castello. I mesi mutarono in anni, ma all’orizzonte non si vedeva nessuno. Un giorno la donna si voltò e vide il suo viso nello specchio. Si alzò, andò verso la porta, girò la maniglia e scese le scale della torre. Sellò il suo cavallo bianco e cominciò a cavalcare, libera, verso l’orizzonte.

 

“La torre d’Avorio e altre storie” è un reading di favole moderne, storie di donne per riflettere e trovare altri finali, nuove storie, per raccontare il viaggio che porta dalla violenza alla riscoperta di sè, dalla torre-prigione ai prati in cui cavalcare.

 

L’Associazione Culturale Hecate nasce nella primavera 2010 dall’incontro di diverse professionalità nel campo del teatro e della comunicazione con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura teatrale, l’arte letteraria ed artistica in genere promuovendo iniziative d’animazione, di conoscenza ed educazione della pratica teatrale per sviluppare la conoscenza e l’uso del linguaggio teatrale con particolare riferimento alle situazioni di disagio, nell’infanzia e nell’adolescenza così come nell’età adulta.

Crediamo che la pratica teatrale sia uno strumento per sviluppare e stimolare il bisogno espressivo e comunicativo presente in ogni persona, la riscoperta e l’acquisizione delle possibilità comunicative, espressive e di integrazione della persona; perseguendo altresì l’affermazione dello sviluppo, dell’identità, della crescita della persona anche finalizzati al riequilibrio e alla gestione del disagio, sia in contesti individuali che di gruppo.

Riteniamo il Teatro uno strumento di aggregazione e di condivisione: in quest’ottica finalizziamo la nostra attività a ciò che comunemente viene chiamato “Teatro Sociale”.

 

 

 

Sabato 26 novembre alle 11,30

in libreria

presentazione del libro di Antonella Cristofaro “Il ramarro” (edizioni Associate)

L’autrice ne parlerà con Raffaella Costi.

 

All’incontro segue un aperitivo.

 

Come il ramarro cambia aspetto facendo la muta, così il cambiamento personale può portare alla creazione di un altro io.

È quello che succede a Michele, 24 anni, figlio della Roma bene del quartiere di Prati. Ma il cambiamento di Michele non è solamente una maturazione personale, bensì qualcosa di più profondo, che lo trasformerà in un’altra persona. Perché la ribellione non serve, se procede per stereotipi.

Attraverso il rapporto con la sorellina Lidia, il cane Micosch e la domestica Maria, che “si innamora. E sembra un’altra”, Michele vive episodi che simboleggiano il cambiamento che man mano avviene in lui. Ma è soprattutto la scoperta e l’adesione ai rituali del mondo Giapponese che lo porteranno a trovare il proprio equilibrio interiore e ad ammettere davanti agli altri e a sé stesso la propria omosessualità, simbolo della sua “muta”.

 

Antonella Cristofaro è nata a Roma nel 1958 e non ha vent’anni: ne ha molti di meno. Infatti insegna lettere (e cartoline) nel carcere di Rebibbia, sia al “femminile” che all’Alta Sicurezza, dove spera di veder arrivare, prima o poi, un bassotto dai capelli incatramati.

Ha fatto esperienze al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove è stata assistente di cattedra di Giuseppe De Santis (detto Pippo). Non contenta, ha lavorato anche con Cesare Zavattini.

In seguito, ha trovato modo di scrivere il suo primo romanzo “All’altezza delle labbra” (Avagliano editore), un noir ambientato a Roma, forse perché Roma conteneva tutto il noir necessario.

Adesso ci riprova con “Il Ramarro”.

 

Raffaella Costi è nata a Bologna, ha letto “Il Ramarro” e le è piaciuto. Di solito legge il libro, prima di vedere il film e “Il Ramarro” sarebbe un bel film.

 

 

 

Domenica 27 novembre alle 21

al Dans La Rue in via Avesella a Bologna

Valerio Evangelisti presenta il suo nuovo libro “One Big Union” (Mondadori 2011)

 

Valerio Evangelisti torna ad una sua antica passione: le pratiche di lotta negli Stati Uniti. Un libro di un’attualità sconvolgente. La prosa di uno dei più grandi autori italiani racconta le vicende degli Industrial Workers of the World, un’organizzazione così utopica nei propri propositi da perdere di realtà storica. Eppure c’erano gli wobblies, laggiù sulla West Coast… Li sentiremo rivivere dalle parole di uno degli autori di Carmilla on line che a Dans La Rue si sentirà libero di dare la propria versione sul legame tra allora e ora.

 

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La nostra libreria cura il bookshop.

 

 

 

 

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