NEWSLETTER Festival Violenza illustrata 2013

Aderiamo alla giornata del 25 novembre Giornata Internazionale della violenza contro le donne.
A seguire il sunto poi i vari incontri.

Vi aspettiamo.
Quelle di Trame.

Mercoledì 27 novembre alle 18 in libreria
Incontro sul tema “Violenza maschile contro le donne: il delitto di stalking tra legge e operatività”
Ne discutono Maria (Milli) Virgilio, curatrice del volume “Stalking nelle relazioni di intimità” (BUP 2013) e Maria Grazia Negrini.

Giovedì 28 novembre alle 21
presso il Teatro 1763 a Villa Aldrovandi Mazzacorati in via Toscana 19 a Bologna
per LA PAROLA ALLE DONNE attrici e autrici per una rassegna teatrale sui diritti delle donne
un progetto Rimachèride con la direzione artistica di Alessandro Tampieri, in collaborazione con Associazione Cultura e Arte del ‘700 e con il patrocinio del Comune di Bologna.
Any One of Us, scritti dal carcere di Eve Ensler – con Friends of the Johns Hopkins University / in collaborazione con Festival La Violenza Illustrata

Venerdì 29 novembre alle 18 in libreria
in occasione dell’edizione 2013 “Festival La violenza illustrata”
COMMENTI SULLE STATISTICHE DEGLI SPORTELLI UDI-BO, E RIFLESSIONI SUI TITOLI DI STAMPA.
Interventi di Angela Pozzi, avvocata dell’UDI-BO, e Alba Piolanti.

Sabato 30 novembre alle 11,30 in libreria
in occasione dell’edizione 2013 “Festival La violenza illustrata”
presentazione del libro “Madri femministe e figli maschi” (edizioni XL)
Introduce Angela Romanin e ne parleranno le autrici Caterina Grego e Patrizia Romito.

Nell’anno 2006 la Casa delle donne, che già aveva festeggiato con altri eventi le precedenti edizioni della Giornata Internazionale della violenza contro le donne, decide di concretizzare un appuntamento organizzato e coordinato annuale di celebrazione intorno al 25 novembre.
Nasce così il primo e unico Festival centrato sulla tematica della violenza di genere in Italia, ideato da Chiara Cretella, Anna Pramstrahler, Elena De Concini.
L’evento è organizzato negli anni insieme alle volontarie e curato dal servizio Promozione, il suo obiettivo è quello di raggiungere, informando, creando cambiamento e prevenzione, il maggior numero di persone.

Il nome del Festival viene da una citazione di un testo del poeta Nanni Balestrini, in cui si dimostrava, attraverso un cut-up dei titoli di giornale, l’invariante di violenza presente nei media. Di questa violenza gli spettatori e i lettori si fanno purtroppo partecipi dell’orrore di notizie e immagini cruente date in pasto ai loro occhi, o vittime inconsapevoli incapaci di decifrare i messaggi della comunicazione di massa.

Per questo motivo il Festival si propone di presentare immagini, video, e altri mezzi artistici che parlino del fenomeno senza mostrarlo in maniera cruenta, perché sappiamo che la violenza genera emulazione.
C’è un modo corretto per parlare della discriminazione e dell’abuso, della violenza e del sessismo senza mostrare corpi scomposti, sangue o immagini che ledono, ancora una volta, il corpo delle donne.
Il fenomeno della violenza sulle donne è un problema trasversale, le vittime sono donne di ogni età, provenienza, categorie socioeconomiche e culturali, per questo motivo il pubblico a cui il Festival si rivolge vuole essere il più vario e molteplice possibile.
La data del 25 novembre, giornata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 novembre 1999 come Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stata scelta in omaggio e ricordo delle sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Domenicana che il 25 novembre 1960 furono uccise dagli uomini del dittatore Truijllo.
Le Nazioni Unite esortano i governi, le ONG e le organizzazioni internazionali perché si impegnino nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito alla violenza contro le donne.

Trame ospita due incontri del festival.
Più un incontro organizzato da noi, a calendario ormai chiuso, assieme a Grazia Negrini e a Milly Virgilio.
Inoltre l’incontro del giovedì con La parola alle donne.

Mercoledì 27 novembre alle 18 in libreria
Incontro sul tema “Violenza maschile contro le donne: il delitto di stalking tra legge e operatività”
Ne discutono Maria (Milli) Virgilio, curatrice del volume “Stalking nelle relazioni di intimità” (BUP 2013) e Maria Grazia Negrini.

Lo stalking pare oggi costituire un delitto caratterizzato da una emersione relativamente più agevole rispetto ad altri reati.
Dal 2009 la norma è stata oggetto più volte di rilevanti modifiche, da ultimo nell’agosto e nell’ottobre 2013.
Dopo 4 anni è già possibile tracciare un bilancio significativo della fattispecie del delitto di atti persecutori, anche se la parola stalking ha assunto una ampia valenza comunicativa, poiché è spesso chiamata a rappresentare genericamente la violenza maschile contro le donne, così spaziando dal molestatore all’omicida/femicida: stalking, maltrattamenti, abuso, discriminazione, violenza sono spesso usati indifferentemente, dai media, ma anche dagli operatorie e dalla donna stessa che lo subisce.

Maria (Milli) Virgilio è avvocata e docente universitaria; presidente dalla associazione GIUdIT- Giuriste d’Italia; è stata responsabile scientifica del progetto europeo Daphne III, LEXOP “Lex-operators all together for women victims of intimate partner violence” (Gli operatori della legge tutti insieme per le donne vittime di violenza del partner nelle relazioni di intimità), di cui ha curato il Rapporto di ricerca edito da BUP Bologna. I temi della sua attività investono la libertà e i diritti fondamentali delle cittadine e dei cittadini e affrontano nell’ottica di genere la funzione e i limiti del diritto e del diritto penale in particolare; la sua ultima pubblicazione è “Il trattamento penale degli uomini violenti contro le donne. Profili giuridici” (unitamente a Bruno Guazzaloca), in “Il lato oscuro degli uomini. La violenza maschile contro le donne: modelli culturali di intervento” (a cura di Alessandra Bozzoli, Maria Merelli, Maria Grazia Ruggerini, Ediesse, 2013).

Maria Grazia Negrini, presiede la Tavola delle donne sulla violenza e sulla sicurezza nella città.
Dal dicembre 2012, la Tavola delle donne e l’UDI di Bologna stanno sperimentando un servizio di aiuto e ascolto per donne colpite da stalking.
Il servizio si chiama Stalking Stop! Angolo dedicato a Melissa Bassi e ha un sito su Internet che tutte possono visitare
www.tavoladelledonne.com che raccoglie lo spirito di tutto il lavoro.

Giovedì 28 novembre alle 21
presso il Teatro 1763 a Villa Aldrovandi Mazzacorati in via Toscana 19 a Bologna
per LA PAROLA ALLE DONNE attrici e autrici per una rassegna teatrale sui diritti delle donne
un progetto Rimachèride con la direzione artistica Alessandro Tampieri, in collaborazione con Associazione Cultura e Arte del ‘700 e con il patrocinio del Comune di Bologna

Any One of Us, scritti dal carcere di Eve Ensler – con Friends of the Johns Hopkins University / in collaborazione con Festival La Violenza Illustrata

Venerdì 29 novembre alle 18 in libreria
in occasione dell’edizione 2013 “Festival La violenza illustrata”
COMMENTI SULLE STATISTICHE DEGLI SPORTELLI UDI-BO, E RIFLESSIONI SUI TITOLI DI STAMPA.
Interventi di Angela Pozzi, avvocata dell’UDI-BO, e Alba Piolanti.

Ogni anno gli sportelli d’ascolto di UDI a Bologna e provincia raccolgono e analizzano dati su cui riflettere e operare.
Ma quale realtà emerge poi dai titoli di stampa?
E’ l’occasione per commentare insieme, affiancando con letture tematiche.

Sabato 30 novembre alle 11,30 in libreria
in occasione dell’edizione 2013 “Festival La violenza illustrata”
presentazione del libro “Madri femministe e figli maschi” (edizioni XL)
Introduce Angela Romanin e ne parleranno le autrici Caterina Grego e Patrizia Romito.

Il libro tratta di un tema centrale nella storia delle donne: quello della trasmissione del femminismo da una generazione all’altra.
In particolare, ci si pone la domanda se e come donne femministe siano riuscite a trasmettere ai loro figli maschi i valori e gli impegni del femminismo.

Sono interviste a diciotto donne e a dodici dei loro figli, adolescenti o adulti, che raccontano la loro storia, riflettono sull’educazione femminista data e ricevuta e ne analizzano i “risultati”: qual è stato l’impatto di questa educazione ? Le testimonianze rendono conto della passione, tenerezza, senso dell’umorismo ma anche della fatica e qualche volta della collera e dell’amarezza che hanno intessuto le esperienza di madri e figli. Sono state raccolte in tre paesi, Italia, Francia e Québec, molto diversi tra loro per quanto riguarda la posizione delle donne, la storia e la legittimità del femminismo. Questo approccio internazionale rappresenta uno dei punti di forza del libro, perché suggerisce, con esempi vividi e molto concreti, quanto il contesto sociale più ampio sia stato determinante nella formazione di questi giovani uomini, al di là della volontà e dell’impegno materno.
Possibili diverse chiavi di lettura: quella degli studi di genere, dell’analisi femminista e della storia delle donne negli ultimi decenni; la chiave psico-sociale del rapporto madri-figli e dell’influenza del contesto sull’educazione; la chiave delle comparazioni tra diverse culture e diversi contesti sociali.
Tuttavia il libro può anche essere letto “come un romanzo”: le interviste sono presentate nella versione integrale e, nella loro diversità, sono tutte coinvolgenti: divertono, commuovono e fanno riflettere.
Il libro, al di là del tema specifico, è un viaggio appassionante nella vita di donne e di uomini che, in momenti e in paesi diversi, si confrontano nel quotidiano con alcune delle grandi questioni, tra cui i rapporti tra i generi, che determinano il nostro presente e il nostro futuro.

settimana dal 19 a 23 novembre 2013

Ci aspetta una settimana ricca di spunti.
E arrivano sui nostri tavoli tanti libri interessanti, andando verso il mese di dicembre con il nostro ottavo compleanno.

Prima il sunto poi le varie storie.
Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Martedì 19 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Maria Silvia Avanzato “Ciò che resta del nero” (Edizioni della Sera).
L’autrice ne parlerà con Teresa Fava.

Giovedì 21 novembre alle 21
per LA PAROLA ALLE DONNE attrici e autrici per una rassegna teatrale sui diritti delle donne
presso il Teatro 1763 a Villa Aldrovandi Mazzacorati in via Toscana 19 a Bologna
info e prenotazioni 338 9300148
at.teatro@gmail.com visita il sito www.rimacheride.it
Medea, la catarsi (non) esiste soliloquio di una donna in fuga – con Eva Beriatu

Venerdì 22 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo dell’ultimo libro di Elisa Mazzoli “Noi” (Bacchilega editore 2013).
L’autrice ne parlerà con Maria Beatrice Masella

Sabato 23 novembre alle 11,30 in libreria
in occasione della Festa degli Alberi 2013
lettura poetica “LA PAROLA BOSCO TREMA Più FRAGILE”
a cura dell’ Associazione Baba Jaga
Voce: Chiara Tabaroni Musica: Gianluca Carta

Martedì 19 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Maria Silvia Avanzato “Ciò che resta del nero” (Edizioni della Sera).
L’autrice ne parlerà con Teresa Fava.

Case Adamo. Un pugno di case sperdute fra le colline emiliane e al centro, l’Adamante, il vecchio cinema che il Duce inaugurò tanti anni prima. Un palazzone cadente, diventato luogo di ritrovo per Guerzo e i suoi amici. Angosciante è il ricordo di quel ragazzino che, anni prima, mise male un piede e vi precipitò trovando la morte. C’è chi giura di aver visto una bambina piccola e minuta che vive lì, fra le mura divorate dal muschio. Ogni abitante del paese può dire la sua su quel blocco di calce e ora che Rachele, l’erede dell’impresario Biasetti, è tornata, qualcuno trema all’idea che quel posto venga raso al suolo e rimpiazzato da un supermercato. Ma l’Adamante è ancora vivo. Vivo nei tentativi della gente di proteggerlo, nelle scorribande dei ragazzini che lo frugano di notte, in chi ricorda e organizza macabri scherzi. Vivo per il becchino Senuga che percorre le vie del paese all’alba per punire chi si macchia di orrendi peccati. Vivo per Lucio, quel ragazzone ritardato dalle mani forti. Vivo per la vecchia Matilde che muore nel suo letto lasciandosi alle spalle un piccolo tesoro.

«L’Adamante è il Nuovo Cinema Paradiso gotico che nessuno vorrebbe a due passi da casa. L’autrice ricama una storia segreta attorno al vecchio cinema abbandonato e lo fa con un filo nero che stringe bene la gola.» Gianluca Morozzi

Maria Silvia Avanzato è nata a Bologna nel 1985.
Finalista al Mystfest 2010, vincitrice di Lama & Trama 2011, Esperienze in Giallo 2010, Nero di Puglia 2011 e numerosi altri concorsi. Ha pubblicato il giallo per ragazzi Ratafià per l’assassino (Forme Libere), il chick lit Granturco su Foglia di The (ARPANet), il romanzo di formazione L’età dei lupi (Voras), Cipriavaniglia (Damster), il noir Il morso degli angeli (Senzapatria) e Crune d’aghi per cammelli (Fazi Editore, 2013).
Collabora con testate online, associazioni culturali e web radio.

Attrice e speaker, Teresa Fava vive e lavora a Bologna. La sua formazione teatrale inizia presso la “Scuola di Teatro Colli” di Bologna e prosegue con laboratori e stages con Fiorenza Menni, Alessandra Frabetti, Matteo Belli. Da gennaio 2010 frequenta la scuola “Professione Doppiaggio” con diversi docenti tra cui Fabrizio Temperini, Niseem Onorato, Pasquale Anselmo. Attualmente lavora come speaker per documentari, pubblicità, tutorial e video didattici di Mondadori Education e altre case editrici e come lettrice durante le presentazioni letterarie.

Venerdì 22 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo dell’ultimo libro di Elisa Mazzoli “Noi” (Bacchilega editore 2013).
L’autrice ne parlerà con Maria Beatrice Masella

“Nel cortile della scuola i bambini giocano, parlano, fanno merenda. In disparte, sempre da solo a scavare buche, c’è quello strano bambino con un occhio enorme, che nessuno avvicina mai. Tutti lo chiamano Occhione. Un pomeriggio in cui i genitori devono andare alla riunione con gli insegnanti, Filippo rimane a giocare nel cortile e si accorge di essere da solo con Occhione. Pieno di paura e di diffidenza, si avvicina e lo conosce. Scopre che anche Occhione ha un nome, si chiama Filippo, proprio come lui, e che non è affatto cattivo e nemmeno ignorante. Filippo-Occhione racconta a Filippo il suo segreto. Nasce un’amicizia nuova, inaspettata, una speranza per il futuro.”

La storia di Occhione è anche una storia della difficoltà di ascoltare le proprie sensazioni di disagio. Occhione è un bambino che porta il fardello di una piccola malformazione congenita. Per gli altri è difficile da conoscere, faticoso da frequentare, inquietante e misterioso nel suo goffo muoversi ai margini. Rimane isolato negli spazi, nei tempi e nelle relazioni della scuola. Filippo descrive Occhione con la sincera spietatezza di chi è bambino dando un nome amaro e tagliente alle sensazioni che gli suscita la presenza di questo compagno di scuola “scomodo” e “comodo” allo stesso tempo, perché Occhione è scomodo da avvicinare ma comodo da deridere, scomodo da accogliere ma comodo da additare.
L’immagine di Sonia Marialuce Possentini non è mai fuga, ma un radicamento nel reale che ne sviluppa il senso in modo più dinamico e che ne “canta” la realtà e l’emergenza.

Elisa Mazzoli è diplomata al liceo scientifico sperimentale linguistico e all’istituto magistrale e laureata in Scienze Politiche con una tesi in Sociologia del tempo libero. Vive a Cesenatico, dove è scrittrice, narratrice, giornalista. Come autrice e cantastorie svolge un lavoro quotidiano, in giro per l’Italia, di incontro con bambini di tutte le età all’insegna del piacere di leggere, ascoltare e raccontare. Come mediatrice culturale si occupa di consulenza agli operatori del settore infanzia e di progetti di narrazione e lettura in scuole, biblioteche, musei, librerie. Ha all’attivo tanti libri per bambini e ragazzi.
Per Bacchilega Junior ha scritto: Ferruccio e l’arrembaggio, Lupo Luca aveva i denti, Morbido Mare-Morbido Giocare.

Maria Beatrice Masella, nata a Taranto, vive a Bologna dal 1975, dove attualmente lavora come insegnante e pedagogista.
Nel 2006 esce il suo primo romanzo “Compagni di futuro” (Giraldi Editore) ambientato a Bologna negli anni ’70, con prefazione di Margherita Hack.
Dal 2007 al 2010 scrive i primi racconti per ragazzi e ragazze, con la trilogia delle avventure di Hanna: “Hanna, Fou e il mistero delle saline”, “Hanna, Fou e i castelli di sabbia”, “Hanna, Fou e l’aquilone ritrovato” (Sinnos Editore).
Nel 2011 pubblica con la casa editrice Bacchilega Junior nella collana Ri-storie “Il grande noce racconta: Sette storie per sette sere”, e poi nella collana ViceVersa due albi illustrati: “Bambini Bambine e sapori/ Famiglie a colori”, “Nannalibro/Libronanna”.
Nel 2012 cura insieme ad Alba Piolanti una guida sentimentale su Bologna: “Bologna a modo nostro” e un lavoro sull’ascolto e sull’educazione con insegnanti della scuola dell’infanzia: “L’ascolto dalla parte delle radici” (Bacchilega editore 2013).
Nel maggio 2013 esce ancora per Sinnos “Respiro”, romanzo per giovani adolescenti.

Sabato 23 novembre alle 11,30 in libreria
in occasione della Festa degli Alberi 2013
lettura poetica “LA PAROLA BOSCO TREMA Più FRAGILE”
a cura dell’ Associazione Baba Jaga
Voce: Chiara Tabaroni Musica: Gianluca Carta

Si ascoltano, le poesie, si dicono ad alta voce, si sussurrano.
Risuonano come foglie le parole. Hanno echi di tempesta e terra, rami ed interstizi segreti, ruvidità improvvise. Da quell’altezza vertiginosa le poesie scuotono, o confortano.
Una passeggiata poetica e sonora là dove alberi e natura ispirano voci poetiche di ogni epoca.
Una riflessione sulla fragilità dell’esistenza e dell’essere umani.

Chiara Tabaroni è narr-attrice e creatrice di progetti culturali (spettacoli, eventi, laboratori..), amante dell’arte nelle sue svariate forme espressive e degli spazi naturali. Laureata al Dams Teatro (Università di Bologna), si è formata in discipline teatrali legate all’espressione corporea e vocale con Pippo Del Bono e Pepe Robledo, Cesar Brie, Jim Slowiack e Jairo Cuesta del New World Performance Laboratory di Cleveland (assistenti di Jerzy Grotowski), la compagnia di teatro-danza MK diretta da Michele Di Stefano, Ewa Benesz (attrice del teatro laboratorio di J.Grotowski), Germana Giannini (antropologa della voce), Masaki Iwana (danza butoh), Mariangela Gualtieri (Teatro Valdoca), e sulla drammatizzazione della fiaba con Sista Bramini (O Thiasos Teatro Natura), Francesca Ferri (canti tradizionali), arti tradizionali indiane con la compagnia Milòn Mèla. Frequenta corso di alta formazione e specializzazione per “Sceneggiatori teatrali per l’infanzia e la gioventu’” presso Teatro Testoni Ragazzi di Bologna – 2007. Fonda nel 2004 l’associazione culturale Baba Jaga nella quale convoglia esperienza, energie, ed idee, rivolte prevalentemente all’infanzia. Con la nascita della casa-laboratorio Ca’ Colmello (luogo d’intrecci tra arte e natura nelle colline dell’appennino tosco-romagnolo) allarga gli orizzonti creando il Festival “Attraverso – Spazio attivo per la ricerca performativa”, rassegna estiva che intreccia proposte di workshop e spettacoli di noti artisti teatrali. www.cacolmello.it

Gianluca Carta è musicista eclettico e appassionato di musiche popolari di varie culture.
Negli anni sviluppa e approfondisce competenze tecnico artistiche legate al canto ed alla musica, concentrando la sua attenzione sulle relazioni possibili tra suono e scena, producendo musiche originali per alcune rappresentazioni teatrali (tra cui quelli della Compagnia “Bologna By Now” diretta da Mamadou Dioume, e il progetto “Orti Insorti” dell’attice Elena Guerrini). Parallelamente segue un percorso personale legato alla musica popolare del Mediterraneo, collaborando con diversi realtà del settore, tra cui l’Associazione TarantArte, e portando avanti il progetto “Consorzio popolare”, grazie alla collaborazione con un consorzio di musicisti indipendenti.
Si avvicina inoltre alle sonorità orientali approcciandosi allo studio degli strumenti persiani Daf e Tar con Darioush Madani e Fabio Tricomi.

dall’11 al 16 novembre (con chiusura anticipata lunedì 11)

Lunedì 11 novembre la libreria Trame chiuderà alle 16,45
scusateci per il disagio.

Martedì 12 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Federica Brunini “La matematica delle bionde” (edizione Giunti).
L’autrice ne parlerà con Marinella Lombardi.
L’attore Alberto Andreoli leggerà brani tratti dal libro.

Venerdì 15 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Katia Sassoni “Gino Donè. L’italiano del Granma” (Massari Editore)
L’autrice ne parlerà col professor Stefano Mariotti.

Sabato 16 novembre alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” si confronterà sul libro di Alice Munro “Troppa felicità” (edizioni Einaudi), antologia di racconti dell’autrice che ha ricevuto il Premio Nobel della Letteratura 2013.

Martedì 12 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Federica Brunini “La matematica delle bionde” (edizione Giunti).
L’autrice ne parlerà con Marinella Lombardi.
L’attore Alberto Andreoli leggerà brani tratti dal libro.

«Le brune si sposano, le rosse fanno sesso. Le bionde fanno tutte e due le cose, baby. È matematica, la matematica delle bionde!» «Vale anche per le finte, quelle che si tingono?» «L’ importante è essere bionda dentro, piccola!»

Quando ha una serata importante Camilla Casteldani, frustrata giornalista milanese di gossip alla soglia dei trent’anni, indossa tubino nero e giro di perle. Proprio come il suo mito Audrey Hepburn, l’icona di eleganza, stile e intelligenza della quale sta scrivendo la biografia.

La sua vita cambia radicalmente quando – al posto del ritratto di Audrey che le serve per la copertina del libro – Camilla riceve a casa quello di Marylin Monroe, bomba sexy tutta curve e niente cervello. E soprattutto quando la bionda più bionda del pianeta inizia a parlare, sorseggiare champagne con mano guantata e ad elargire consigli non richiesti. Dapprima Camilla si indispettisce ma poi, mentre piange sconsolata la fine della sua relazione con Cris, inizia a chiederle aiuto.
E l’aiuto di Marylin ha l’effetto di un tornado: dal guardaroba (tutto da rifare) al trucco, dal colore dei capelli all’abc per essere irresistibile.
Tirando fuori la Marylin che è in lei, Camilla si troverà a fronteggiare un vortice di situazioni imprevedibili, imbarazzati, divertenti, romantiche e a dare una svolta alla sua vita sentimentale e professionale.
Un romanzo scoppiettante, il ritratto leggero ma non banale di una generazione di donne, uno sguardo ironico e affettuoso sulla Milano dei nostri anni, una lezione di femminilità fresca come un sorso di champagne.

Federica Brunini è giornalista e fotografa. Autrice del fortunato “Sarò regina. La vita di Kate Middleton come me l’ha raccontata lei”, divertente e romantica bio-fiction dedicata alla futura regina del Regno Unito, ha pubblicato l’altrettanto fortunato Il Manuale della viaggiatrice.
Attenta ai temi dell’ecologia, ha dato alle stampe anche Il piccolo libro verde del viaggio: 250 consigli eco-sostenibili.
Ideatrice e depositaria della Travelterapia, la “medicina” del viaggio, ha condiviso i suoi itinerari e i suoi consigli in Traveltherapy: come scegliere il viaggio giusto al momento giusto. Come fotografa, realizza reportage e mostre in Italia e all’estero.
Il suo sito è www.federicabrunini.com.

Marinella Lombardi vive e lavora a Bologna, come redattrice presso una casa editrice. Suona il pianoforte, legge libri di tutti i generi e adora viaggiare. Scrive in prosa e in poesia.

Venerdì 15 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Katia Sassoni “Gino Donè. L’italiano del Granma” (Massari Editore)
L’autrice ne parlerà col professor Stefano Mariotti.

Gino Donè, morto 5 anni fa, fu un partigiano veneto che fece la Resistenza nella Laguna Veneziana, e poi partecipò allo sbarco del battello “Granma” a Cuba, assieme a Fidel Castro, Raul Castro, Camilo Cienfuegos, Che Guevara, e ad altri 77 antibatistiani. E’ stato l’unico italiano e l’unico europeo a partecipare alla Rivoluzione Cubana.

Katia Sassoni è nata nel 1962 a Bologna, dove vive e insegna.
Dopo avere scritto per alcune riviste bolognesi, nel 1993 ha pubblicato il suo primo romanzo, “La donna che rideva col naso”, (Editore Pacini di Pisa; con prefazione del poeta bolognese Roberto Roversi), ottenendo i seguenti riconoscimenti letterari: “Premio Città di Gozzano” (Provincia di Novara, 1995) e “Premio Castagno dei Cento Cavalli” (Provincia di Catania, 1996).
Nel 2007 ha pubblicato un volume di racconti e poesie dal titolo “Ma…donne”, (Editore Giraldi), rappresentato nel Teatro Tivoli dal gruppo teatrale bolognese di Simona Sagone.
Nel frattempo ha collaborato con le riviste culturali italiane Grandevetro, Jeronimus Logos, Utopia Concreta, Nuova Unità, e ha collaborato alla redazione dei volumi “I diritti dei minori” (Edizioni Arena di Modena), e “Cuba” (Edizioni Moizzi).

Stefano Mariotti è professore di Storia e Geografia ai corsi serali per gli studenti-lavoratori della Provincia, nonchè appassionato di Arti Marziali.
Progetta e realizza Laboratori di Storia Locale (con particolare riferimento alla Bologna del Risorgimento e della Resistenza) nelle scuole elementari di Bologna e Provincia.

Sabato 16 novembre alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” si confronterà sul libro “Troppa felicità” di Alice Munro (edizioni Einaudi).
L’antologia di racconti della autrice che ha ricevuto il Premio Nobel della Letteratura 2013.

Inoltre la nostra libreria collabora con
LA PAROLA ALLE DONNE attrici e autrici per una rassegna teatrale sui diritti delle donne
un progetto Rimachèride con la direzione artistica Alessandro Tampieri, in collaborazione con Associazione Cultura e Arte del ‘700 e con il patrocinio del Comune di Bologna

nei giovedì dal 14 novembre al 12 dicembre alle 21
presso il Teatro 1763 a Villa Aldrovandi Mazzacorati in via Toscana 19 a Bologna
info e prenotazioni 338 9300148
at.teatro@gmail.com
visita il sito www.rimacheride.it

giovedì 14 novembre
Desiderando la libertà, storia della staffetta Elide dal fascismo al 2 giugno 1946 – con Cristina Nughes

giovedì 21 novembre
Medea, la catarsi (non) esiste soliloquio di una donna in fuga – con Eva Beriatu

giovedì 28 novembre
Any One of Us, scritti dal carcere di Eve Ensler – con Friends of the Johns Hopkins University / in collaborazione con Festival La Violenza Illustrata

giovedì 5 dicembre
Le eredità di Vittoria Giunti il coraggio della prima donna sindaco in Sicilia – con Luisa Vitali e Teresa Fava

giovedì 12 dicembre
Le mie finestre guardano odio, di amore profondissimo – con Mirella Mastronardi