NEWSLETTER dal 17 al 21 febbraio

Ecco le proposte per i prossimi giorni.
Le vivaci signore bolognesi sul bus 21 che da San Donato porta in centro, pittori riletti da un poeta e reinterpretati da un’artista, un padre e un figlio che si cercano, i boulevard di Parigi percorsi da una ragazza speciale…
Vi aspettiamo.
Quelle di Trame.

Martedì 17 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Cira Santoro “Le arzille vecchiette dell’autobus 21” edito da Minerva edizioni con le illustrazioni di Antonio Baldassarro.
L’autrice ne parlerà con il blogger Danilo Masotti.
Con Albertina Malferrari e Roberta Biavati alle Arzille letture. E come Special guest Marinella Manicardi.

Mercoledì 18 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro d’artista di Yves Bonnefoy e Maura Cantamessa “L’HUMOUR, LE OMBRE PROIETTATE”.
Maura Cantamessa ne parlerà con Francesco Pagliari.
La mostra delle tavole sarà aperta fino a venerdì 27 marzo.

Venerdì 20 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del romanzo di Miriam Viola “La chiave giusta” (Ciesse Edizioni).
L’autrice ne parlerà con Maria Silvia Avanzato.

Sabato 21 febbraio alle 12 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Cristina Rosati “Piombo quotidiano” (edizioni Villaggio Maori).
L’autrice ne parlerà con Lucia Manassi, di Radio Città del Capo Popolare Network.

Martedì 17 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Cira Santoro “Le arzille vecchiette dell’autobus 21” edito da Minerva edizioni con le illustrazioni di Antonio Baldassarro.
L’autrice ne parlerà con il blogger Danilo Masotti.
Con Albertina Malferrari e Roberta Biavati alle Arzille letture. E come Special guest Marinella Manicardi.

Alle “arzille vecchiette” di San Donato che prendono l’autobus 21, periferia-centro, non sfugge nulla: redarguiscono chi guida, commentano i fatti del giorno sul bus, osservano chi sale e chi scende con ferocia e disincanto. Sono la versione al femminile degli umarells protagoniste (a loro insaputa) del blog-cult di Cira Santoro.
Forse un modo di leggere questo libro è portarlo con sé nei viaggi in autobus, qualunque autobus di qualunque città italiana, così da riconoscere i personaggi, i tipi, le situazioni e guardarli con gli occhi delle arzille vecchiette per non arrabbiarsi e riderci sopra.
Short stories, storie brevi ma intese come piccole istantanee, raccontano il microcosmo dell’autobus.
I discorsi occasionali, le frasi che si colgono in una conversazione al cellulare, gli sguardi, le persone in questo libro diventano brandelli di vita, piccoli quadri in cui sono racchiusi pensieri, sensazioni, sentimenti di un anno da pendolare vissuto insieme alle arzille vecchiette dell’autobus 21 che, con il loro accento bolognese e la tolleranza propria di questa città rappresentano una sorta di resilienza all’alienazione metropolitana.

Cira Santoro, nata e cresciuta fino a diciotto anni a Grottaglie, in provincia di Taranto, è arrivata a Bologna nel 1985 dove si è iscritta e laureata in Lettere Moderne con una tesi sul teatro. Ha vissuto a Siviglia, a Sarajevo ma mantenendo sempre la residenza a Bologna, diventata nel frattempo la sua città adottiva.
Tra un viaggio sull’autobus 21 e l’altro sempre con le arzille vecchiette al suo fianco si occupa di teatro.

Mercoledì 18 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro d’artista di Yves Bonnefoy e Maura Cantamessa “L’HUMOUR, LE OMBRE PROIETTATE”.
Maura Cantamessa ne parlerà con Francesco Pagliari.
La mostra delle tavole sarà aperta fino a sabato 28 marzo.

Il libro d’artista nasce dal saggio omonimo, tratto da “Un sogno fatto a Mantova”, pubblicato da Sellerio nel 1979, nella traduzione di Diana Fiori.
Il libro è stampato in 50 esemplari + 10 prove d’autore ed è composto di 6 calcografie e 2 serigrafie di Maura Cantamessa, che si intrecciano a passi del testo manoscritti dall’autore e stampati in serigrafia.
Il testo introduttivo è del poeta e traduttore Fabio Scotto
Il saggio di Bonnefoy narra la luce e il gioco d’ombra in Piero della Francesca e Giorgio De Chirico, e si conclude con una magnifica immagine della Bergamo Alta di fine Settecento.

Maura Cantamessa è nata a Bergamo nel 1966.
Studia incisione calcografica dal 1989 lavorando sempre sul concetto di incisione legata alla parola e al libro. Dal 1997 al 2007 è titolare di “Edizioni El Bagatt”, piccola casa editrice attenta alla produzione di libri d’artista a tiratura limitata. Dal 1999 al 2009 con alcuni amici fa vivere l’Associazione OLIM offrendo alla città attività culturali legate all’incisione e all’editoria d’arte.
Vive e lavora a Bergamo

Francesco Pagliari, è architetto, critico d’arte e d’architettura

Venerdì 20 febbraio alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del romanzo di Miriam Viola “La chiave giusta” (Ciesse Edizioni).
L’autrice ne parlerà con Maria Silvia Avanzato.

Un bambino che si crede invisibile. Un padre chiuso nel proprio dolore. La comparsa di uno strano e carismatico personaggio di nome Mana (l’inverso di Anam). Ecco i protagonisti del romanzo “La chiave giusta” di Miriam Viola, una storia allegra e commovente a un tempo, che cerca di dar voce alla necessità di ascolto dei bambini e al loro desiderio di conoscere, a dispetto di ciò che a volte pensano i grandi.

Miriam Viola è nata a Modica nel 1985. La laurea in logopedia, all’Università di Siena, l’ha portata a stretto contatto col mondo dell’infanzia, aiutandola a comprenderne le dinamiche che spesso riporta nei suoi scritti.
Ha frequentato l’Accademia di Arti Digitali Nemo di Firenze, dove ha approfondito le tecniche d’illustrazione, realizzando così il sogno di illustrare le sue storie.

Maria Silvia Avanzato nasce a Bologna nel 1985 e inizia a pubblicare giovanissima i suoi primi racconti. Dopo aver vinto numerosi premi letterari, pubblica sette romanzi fra i quali “Crune d’aghi per cammelli” (Fazi editore) che segna l’inizio della sua collaborazione con la casa editrice romana. Nel 2014 scrive lo spettacolo “Typhoid”, primo del ciclo “Dimenticate storie”. Parallelamente è fra i redattori del sito di critica cinematografica Orizzonti di Gloria, si occupa della sezione vintage. Nel 2015 l’autrice si vede impegnata con l’uscita di un nuovo romanzo per Fazi, la sceneggiatura di un radiodramma comico, la messa in scena di un nuovo spettacolo su Roma e l’attività come ghost writer, che svolge già da alcuni anni.

Sabato 21 febbraio alle 12 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Cristina Rosati “Piombo quotidiano” (edizioni Villaggio Maori).
L’autrice ne parlerà con Lucia Manassi, di Radio Città del Capo Popolare Network.

Silvia fa parte di quella generazione in cerca di una ragione per resistere, quando nessuno ha più voglia di farlo. Dopo aver mollato l’Italia e un lavoro che la mortificava, si ritrova spaesata tra i boulevard di Parigi, inseguendo la speranza di una nuova vita. Trova un impiego al bar La commedia, gestito da una coppia di italiani: Marco e Cinzia. Lui sempre sorridente e tenace, lei caotica, ma gentile. Silvia scopre in loro un motivo per andare avanti, in una città che non è la sua, ma anche un motivo per lottare e, in fondo,
illudersi. Perché Marco e Cinzia non sono chi vogliono apparire e il bar non è quello che sembra, così come tutti gli avventori del locale nascondono un’altra identità, forse anarchica, forse cospiratoria. Di questo si convince Silvia, nella cieca speranza che gli anni di piombo non siano mai finiti, che sia possibile ancora oggi ribellarsi e distruggere il sistema.

Cristina Rosati nasce a Pescara nel 1977 e trascorre l’infanzia a Roccamorice, un piccolo paese alle pendici della Majella.
Dopo gli studi di Filosofia a Bologna si specializza in giornalismo e tecniche audiovisive e per anni lavora in radio.
Dal 2008 vive a Parigi, base dalla quale ha viaggiato come freelance, soprattutto in America Latina.
Oggi lavora come professoressa di italiano e pianoforte, senza però abbandonare le collaborazioni giornalistiche.

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