NEWSLETTER dal 31 ottobre al 6 novembre ( con chiusura del 1° e apertura speciale il 6…)

Ecco gli incontri dei prossimi giorni.
La libreria sarà chiusa mercoledì 1° novembre, per l’ultima pausa fuori orario prima della rumba, e aperta fuori orario lunedì 6 per una presentazione con un autore preso al volo.
Incontri vari di narrativa e poesia, per tutti i gusti, e vari amici di Trame come interlocutori.
Vi aspettiamo.
A Trame.

Martedì 31 ottobre alle 18 in libreria
Angela Bubba presenta “Preghiera d’acciaio” (Bompiani).
Ne parlerà con Andrea Tarabbia e Grazia Verasani.

Sei ragazzi decidono di andare incontro al loro carnefice, l’uomo che in passato gli ha fatto del male e li ha resi per sempre prigionieri di un trauma. Fra appostamenti e attese, meditando piani di attacco e scambiando promesse, riusciranno a fronteggiare ciò che più li spaventa, il mostro che inseguono come un miraggio e di cui progettano spietatamente la fine. Ognuno agirà però con le proprie strategie, ognuno col proprio sguardo incandescente su un mondo che brilla di frantumi. Maria, Leo, Cecilia, Eric, Andrea. E la protagonista, il cui percorso sarà insieme viaggio e riscoperta di sé, allucinazione e diario intimo, paura e speranza.
L’aiuteranno in questo cammino gli insegnamenti di un cacciatore, e i colloqui con un maestro senza pari. Lo specchio della natura donerà la rivelazione per il riscatto, mentre l’esercizio della scrittura il coraggio per poterlo raccontare. Quasi sottovoce, attraverso l’esplosione sorda di tutti i sentimenti, e sul confine minato della vendetta che può insegnare anche a perdonare, perdonare soprattutto se stessi. Su una strada fatta di sogni e spari di fucile, di parole e proiettili che procedono senza tregua, avanza così un’anima e la sua ascensione a un’altra vita, alla cortina di filo spinato prima della libertà.

Angela Bubba è nata nel 1989 a Catanzaro.
Col suo primo romanzo, “La casa” (Elliot 2009), ha vinto la terza edizione del premio What’s Up Giovani Talenti ed è stata finalista al premio Strega, premio Flaiano, premio John Fante e premio Berto.
La sua prima opera saggistica “Elsa Morante madre e fanciullo” (Carabba 2016), ha vinto il Premio Elsa Morante.
Suoi scritti sono apparsi su Nazione Indiana e Nuovi Argomenti.
Per Bompiani ha pubblicato “MaliNati” (2012) e “Via degli Angeli” (2016).

Sabato 4 novembre alle 18 in libreria
incontro con Nadia Agustoni e i suoi due libri “Racconto” (Nino Aragno editore) e “I necrologi” (La camera verde).
A parlare con l’autrice saranno Vito Bonito e Daniele Barbieri.

Nadia Agustoni è una delle voci poetiche più potenti nel panorama odierno della poesia italiana.
La sua poesia penetra il tessuto della realtà ricercando i nessi che la compongono e ragionando della loro influenza sulla vita sociale e privata dell’essere umano.
A questo ragionare si riferiscono i due volumi, uno di poesie e l’altro di prose poetiche, che Agustoni ha licenziato in questo anno: Racconto e I necrologi.
Nei testi che costituiscono Racconto, vi è come una “radiosa immobilità” il cui effetto non è quello di restituire al lettore una vera e compiuta narrazione, con un richiamo lirico, ma di mostrare le infinite possibilità di un racconto, o della sua impossibilità tutta contemporanea a rendersi trasparente e univoco.
Se Racconto lavora su una luminosità e una sorta di accogliente abbraccio che spesso promana dagli oggetti nominati nei testi, le prose “impoetiche” de I necrologi appaiono come il resoconto durissimo e feroce del lavoro in fabbrica qui e ora. Un resoconto vissuto dall’interno, visto che Agustoni in quanto operaia è direttamente immersa in questa realtà, e fissato con una “oggettività cruda” sulla pagina. È attraverso di essa, attraverso un raggelamento della parola e del racconto, trasformato in secca constatazione, che l’autrice mette in scena la visione di un inferno quotidiano basato sul disvalore sociale dell’essere umano. La fabbrica diventa luogo in cui la “gente va e viene in poche ore. li assumono per fare le sotto bestie”.

Lunedì 6 novembre alle 18 in libreria
apertura straordinaria per il passaggio a Bologna di Antonio Fusco che presenta “Le vite parallele” (Giunti).
Ne parlerà con Marilù Oliva.

Un letto vuoto. Una bambina scomparsa nella notte. Un commissario con un pensiero fisso: riportarla a casa

Mentre sulla cittadina toscana di Valdenza si addensa una coltre di nubi cariche di neve, il commissario Casabona, di passaggio in questura per sistemare le ultime cose, ha un unico pensiero: tornare quanto prima in ospedale a fianco della moglie Francesca, le cui condizioni di salute lo hanno spinto a chiedere un incarico meno impegnativo. Ma la sua determinazione sta per essere spazzata via da un caso che ha sconvolto i suoi uomini e l’intera provincia: una bambina di tre anni letteralmente svanita nel nulla; una madre in lacrime che, entrando nella cameretta dove l’ha lasciata la sera prima, trova il letto vuoto. Quando l’ispettore Proietti gli mostra la foto di Martina, con il suo caschetto biondo e lo sguardo limpido e fiducioso, Casabona riesce a stento a conservare la sua fermezza. Può davvero sottrarsi al grido di aiuto di quegli occhi e lasciare la sua squadra senza una guida? Ben presto i sospetti si concentrano su un balordo cocainomane da cui la madre ha ricevuto esplicite minacce, e con il quale intratteneva rapporti piuttosto torbidi. Una soluzione servita su un piatto d’argento, eppure qualcosa non quadra, e Casabona sente per istinto che la madre non è l’unica fra le persone vicine a Martina ad avere dei segreti. È il momento di prendere in pugno l’indagine e scavare molto più a fondo. Una ricerca che trascinerà Casabona in un mondo popolato di maschere e vite parallele, abilmente nascoste dalla facciata della pubblica virtù…
Che cosa è successo alla piccola Martina? Qualcuno l’ha portata via, oppure è uscita da sola per poi smarrirsi nei boschi? E soprattutto: ha ancora senso, dopo tanti giorni, aggrapparsi alla speranza di ritrovarla viva?

Antonio Fusco è laureato in giurisprudenza e scienze delle pubbliche amministrazioni, è funzionario nella Polizia di Stato e criminologo forense.
Ha lavorato a Roma e a Napoli. Dal 2000 vive e lavora in Toscana, dove si occupa di indagini di polizia giudiziaria.
Per Giunti ha già pubblicato vari romanzi con protagonista il commissario Casabona.

Marilù Oliva vive a Bologna. Scrive romanzi e insegna lettere alle superiori. Da sempre si occupa di questioni di genere e di attualità.
Ha curato per Elliot due antologie patrocinate da Telefono Rosa: Nessuna più – 40 autori contro il femminicidio (2013) e Il mestiere più antico del mondo? (novembre 2016).
Collabora con diverse riviste Huffington Post e Thriller Magazine ed è caporedattrice nonché ideatrice di Libroguerriero.

NEWSLETTER DAL 24 al 28 ottobre (con scivolata al 3 novembre per prenotazione incontro con Vera Gheno)

Correndo verso l’ora legale, eccovi gli incontri per la settimana qui e in giro.
E la serata del 3 novembre da prenotare.
Vi aspettiamo.
Trame

Martedì 24 ottobre alle 18
in Auditorium Enzo Biagi presso la biblioteca Sala Borsa a Bologna
Silvia Albertazzi parlerà del suo ultimo libro “Letteratura e fotografia” con il giornalista Michele Smargiassi.
L’incontro è realizzato in collaborazione con la casa editrice Carocci.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Bookshop a cura di Trame.

“è quasi impossibile trovare un romanzo in cui non si faccia riferimento a un’istantanea per rievocare il passato, rinforzare una descrizione, documentare fatti accaduti, dimostrare l’attendibilità di eventi narrati, o, in senso opposto, evocare l’inesprimibile, il soprannaturale”

La fotografia, fin dal suo apparire, ha influito sulla letteratura sia a livello tematico sia sulla stessa scrittura, mutandone attitudini, modi e ritmi fino a porsi come un nuovo modo di scrivere (descrivere e raccontare) la realtà.
Attraverso il ricorso a elementi quali il ritratto fotografico, l’album di famiglia, la foto vernacolare e l’apparizione del fotografo in veste di personaggio e/o narratore, nell’ultimo libro di Silvia Albertazzi si propongono varie letture (e usi) della fotografia in letteratura.

Mercoledì 25 ottobre alle 18 in libreria
presentazione del libro di Simona Cantelmi “Il Protettore del Tempo” (L’erudita).
L’autrice ne parlerà con William Piana di Radio Città Fujiko.

Lorenzo è riflessivo e taciturno, al contrario il cugino Leonardo è vivace, brillante… Sembra una storia di amicizia, di rivalità, di «cotte» a scuola, invece, quando i due aprono la porta di una vecchia biblioteca entrano in un mondo altro… in una stanza piena di orologi sincronizzati. La minaccia è, scaduto il tempo, di essere invasi dagli abitanti del Regno Oscuro. Accade nel romanzo “Il Protettore del Tempo”, fresco esordio di Simona Cantelmi (Severino Colombo, La Lettura – Corriere della Sera)

Tra misteri, stanze oscure e incantesimi, l’autrice conduce il lettore tra le pieghe di un’eterna lotta tra il bene e il male, in cui la resistenza degli oppressi vola verso un’inevitabile metafora storica legata al secolo breve e alle nere dittature. Il romanzo è posto in un delizioso equilibrio tra sogno e realtà… (Librimanent)

Ci sono autori che hanno il particolare dono di rimanere in contatto con la propria parte bambina, di riuscire a giocare con la fantasia, di metterla nero su bianco, di costruire mondi interi, senza bisogno di spiegare “perché”. Ebbene, Simona ha questo meraviglioso dono (Alessandra Grohovaz, Frammenti di Libro)

Tutte le avventure fantastiche prevedono un divieto infranto. Un giorno i cugini Leonardo e Lorenzo aprono la porta della vecchia biblioteca della loro scuola dove scoprono una sala fredda e buia e, con grande stupore, pareti completamente tappezzate di vecchi orologi, tutti sincronizzati.
Anche se Leonardo di orologi se ne intende, non c’è nulla da fare: gli ingranaggi si fermano e gli abitanti del Regno Oscuro entreranno nella nostra dimensione.
Cosa lega l’arrivo di questi invasori agli orologi della vecchia biblioteca dismessa, quando si fermano? Lorenzo crede in una connessione tra essi e i membri di questo regno. Ma in tutte le favole arriva in soccorso degli eroi uno strumento magico, in grado di sconfiggere il nemico là dove le forze del bene non bastano. Dal giorno in cui si fermeranno gli orologi, con l’aiuto di una misteriosa radio ereditata dal nonno Arturo, Lorenzo, con Leonardo e l’amica d’infanzia Manuela, combatterà la battaglia contro il perfido Osibos, Re del Regno Oscuro.
Il Protettore del Tempo è una favola contemporanea che racconta con uno stile fresco, scorrevole e ricco di incursioni nel parlato, la storia immortale del faticoso ingresso dei giovani nell’età adulta, un percorso attraverso il quale i ragazzi prendono coscienza delle proprie capacità.

Simona Cantelmi (Bologna, 1981), laureata in Lettere Moderne, con una tesi in Storia dell’Emilia Romagna nel Medioevo, ha lavorato come redattore per un quotidiano (L’Informazione di Bologna – Il Domani, allegato de La Stampa) e per diversi periodici (allegati de Il Giornale). Attualmente si occupa di comunicazione negli ambiti arte, teatro e musica. È cultore della materia in Storia Medievale all’Università di Bologna e ha curato voci del Dizionario Biografico degli Italiani Treccani. Ha pubblicato monografie e saggi di carattere storico. “Il Protettore del Tempo” è il suo primo romanzo.

Giovedì 26 ottobre alle 17,30
in occasione della Festa della Storia 2017
alla Sala dello Stabat Mater, Biblioteca Archiginnasio in Piazza Galvani, 1 a Bologna
presentazione del libro di Alessandro Marzo Magno “Missione grande bellezza. Gli eroi e le eroine che salvarono i capolavori italiani saccheggiati da Napoleone e da Hitler” (Garzanti, 2017).
Dialoga con l’autore Vincenza Iossa.
Coordina Marco Guidi.
Bookshop a cura di Trame.

Quasi come in un thriller, grazie alla capacità dell’autore di farci leggere il passato come una straordinaria avventura del presente, rivivono le storie coraggiose di quelle donne e di quegli uomini che hanno recuperato e messo in salvo la bellezza del nostro paese.

L’Italia è un enorme museo: nelle sue città, fra le sue colline, lungo le sue spettacolari coste sono nati – e in qualche caso sono tutt’ora conservati – alcuni dei più grandi capolavori artistici della nostra civiltà. Chi non conosce “L’ultima cena” di Leonardo Da Vinci, il “David” di Michelangelo e la “Primavera” di Botticelli? Ma sono tante le opere create in Italia che hanno vissuto destini travagliati: trasportate per il mondo, rubate in guerra, a volte restituite a volte no, spesso perdute. Non c’è da stupirsi che i più temuti personaggi della storia, da Napoleone fino a Hitler, abbiano preso di mira lo stivale d’Europa con i suoi tesori. Ma in loro difesa si sono battuti eroi sconosciuti che hanno rischiato la vita per riportare in patria parte del bottino, e di cui oggi Alessandro Magno ricostruisce le gesta.

Venerdì 27 ottobre alle 18 in libreria
presentazione del libro di Patrizia Debicke van der Noot “Il ritratto scomparso” (dbooks.it).
L’autrice ne parlerà con Simona Mammano.

Adrienne Lecrouet, grande pittrice e ritrattista, è famosa e apprezzata soprattutto per la sua capacità di rappresentare sulla tela sorprendenti dipinti, che lasciano intuire il carattere e la personalità dei modelli. Quasi riuscisse a scavare nel profondo della loro anima e si appassiona talmente al suo lavoro, da mettere persino in gioco tutta se stessa, legandosi indissolubilmente alle sue opere. E sarà proprio questo legame che la spingerà a sfidare pericolosamente l’ignoto per indagare oltre la coltre di mistero che avvolge la ultradecennale scomparsa, di uno dei suoi ritratti più riusciti.
E come Adrienne Lecrouet, l’autrice riesce a dare vita ai protagonisti, lasciando trasparire ogni sfumatura del loro carattere, della loro personalità, della loro angoscia e delle loro sofferenze. Spiega il perchè della loro affannosa ricerca di una serenità meritata dopo i tragici eventi di cui sono stati loro malgrado testimoni, spettatori o vittime. E riesce a raccontare le angosce, le fobie e le follie del loro carnefice…
Il ritratto scomparso di Patrizia Debicke van der Noot affronta con sobrietà un tema crudo, difficile, inquietante e che si vorrebbe poter cancellare per sempre, nella vita reale.

Patrizia Debicke Van der Noot, scrittrice, ha viaggiato molto e ha trascorso la sua vita fra Italia ed estero. Ha scritto romanzi, romanzi gialli, gialli storici e racconti per svariate antologie (l’ultima Crimini d’Estate, Calibro Novecento, è del 2015) e racconti lunghi. Con Corbaccio ha pubblicato i gialli storici “L’oro dei Medici”, “La gemma del cardinale” e “L’uomo dagli occhi glauchi”. Nel 2012 vince il premio alla carriera al IX premio Europa di Pisa; nel 2013 ha pubblicato “La Sentinella del Papa” (Todaro). Nel 2016 per Parallelo 45 è uscito “L’eredità medicea”.
È collaboratrice editoriale di Delos Book, Mentelocale e Milano Nera, membro di qualità della giuria del premio Nebbia Gialla e organizza conferenze storiche per il FAI, per gli istituti italiani di cultura di Parigi e Lussemburgo, e per l’Università del Lussemburgo.

Sabato 28 ottobre alle 14,30 in libreria
“La mano di Hitchcock. Tutti i segreti della scena della doccia di Psycho”
Seminario a cura di Antonio Paolacci in occasione dell’uscita del romanzo “Piano americano” edito da Morellini.

15 posti con prenotazione obbligatoria.
A info@libreriatrame.com
Ci sono ancora un paio di posti…

La scena della doccia è ancora oggi considerata la più famosa della storia del cinema.
E il film “Psycho” è quasi all’unanimità ritenuto il capolavoro di Alfred Hitchcock.
Non tutti sanno però che il film fu una produzione indipendente perché, nonostante la notorietà del suo autore, i grandi produttori di Hollywood si erano rifiutati di realizzarlo.

In una lezione unica di circa due ore analizzeremo il film, con particolare attenzione alla sua straordinaria scena madre, scoprendo come funziona il più celebrato film indipendente della storia e cosa può ancora insegnarci a proposito delle tecniche narrative.
Perché fu considerato rivoluzionario? In che modo catturò il pubblico? Quali erano le convinzioni di Hitchcock che i grandi produttori non condividevano? Perché la scena della doccia conserva ancora oggi tanta importanza? Come venne ideata e realizzata? Quali sono i suoi effetti sulla percezione dello spettatore?
Rispondendo a queste e molte altre domande, spiegheremo le ragioni di un incredibile successo e sveleremo alcuni grandi segreti dell’arte narrativa.

Alle 17,30
alla libreria Ubik Irnerio in via Irnerio 27 sempre a Bologna
Antonio Paolacci presenterà il romanzo con Andrea Cotti.

Un romanzo che non lo vuole essere, un’autobiografia non-convenzionale, un racconto tra cinema, letteratura, editoria e realtà.
In bilico tra la narrativa umoristica e un saggio autobiografico sull’arte stessa della narrazione, Piano Americano racconta la storia dello scrittore Antonio Paolacci che, nei giorni in cui sta per diventare padre, decide all’improvviso di smettere di scrivere per sempre.
E così anche il romanzo a cui stava lavorando non esisterà mai, eppure prenderà vita qui, con il racconto delle avventure grottesche di un manipolo di personaggi bizzarri.

Un romanzo insolito, ironico e appassionato, che racconta in un abile gioco di specchi il nostro complesso presente. (Laura Bosio)

Rinunciando a scrivere un romanzo, Antonio Paolacci ha scritto il suo romanzo migliore, nel quale le idee si muovono come se fossero personaggi per rivelare il dramma nascosto dietro l’artificio della letteratura. (Alessandro Zaccuri)

Antonio Paolacci, scrittore, editor, curatore editoriale e insegnante di scrittura creativa, ha ideato e diretto collane letterarie.
Ha inoltre condotto alcuni studi di psicoanalisi del cinema in collaborazione con l’Università di Bologna, a tutt’oggi considerati in ambito accademico i più approfonditi sull’argomento.
Come autore ha pubblicato romanzi, racconti e articoli.

Venerdì 3 novembre dalle 21,30 alle 23,30 in libreria
incontro con Vera Gheno e Bruno Mastroianni, in occasione dell’uscita di “Sociallinguistica” e “Disputa felice” per Franco Cesati editore.
Padrona di casa per la serata l’agitatrice culturale Francesca Santoro.

Prenotazione obbligatoria.
Solo alla mail info@libreriatrame.com
20 posti a disposizione.

Un abbozzo di #disputafelice sulla #sociallinguistica.
Questa non è una presentazione “normale”.
Piuttosto, è un tentativo di viaggio all’interno della testa dell’autrice, Vera Gheno, per capire come le sia venuto in mente di scrivere un libro quasi serio sull’italiano dei social network (e sugli usi e costumi degli italiani che li frequentano).
In questo viaggio, sarà coadiuvata da Bruno Mastroianni, ideologo della “disputa felice” e autore del volume omonimo.
Si può, insomma, parlare di social network oltre i classici luoghi comuni?
E soprattutto, senza staccarsi la testa a vicenda, tra tecnoentusiasti e luddisti di ritorno?

Questa è la serata in cui scoprirlo!

Vera Gheno, sociolinguista, docente universitaria, gestrice del profilo Twitter dell’Accademia della Crusca e traduttrice, ama parlare di lingua dei social, anche se ultimamente è interessata soprattutto a quel che succede quando la comunicazione non va per il verso giusto. Ha all’attivo due libri, “Guida pratica all’italiano scritto” e “Social-linguistica”, e infesta con la sua presenza più o meno ogni social esistente.

Bruno Mastroianni, filosofo, giornalista, autore televisivo, si occupa di web e social in Rai, ma soprattutto sostiene che dissentire senza litigare online è la cosa più bella che ci sia.
Ideologo della #disputafelice, il Bruno-pensiero si trova anche sul suo blog, www.brunomastro.it.

NEWSLETTER Dal 16 al 21 ottobre (ed eventuale HITCH da prenotare per il 28/10)

Eccoci di nuovo con le proposte della settimana.
Si parte martedì 17 col ritorno di Francesca Fiorletta che presenta “Borges non è mai esistito” con Matteo Marchesini.
Mercoledì 18 Andrea Sirotti, traduttore di Chimamanda Adichie, sarà intervistato da Silvia Albertazzi e Loredana Magazzeni.
Venerdì 20 ospitiamo i poeti di “Luce diversa” e il curatore dell’antologia, Sergio Rotino, che dialoga con Matteo Marchesini (un doppio!).
Sabato alle 12 aperitivo con Gianluca Morozzi e il suo mondo parallelo con gli Who supereroi nel nuovo romanzo “Onda sonica di tragicomiche disavventure”.
E nel pomeriggio in sala Borsa si parla di Virginia Woolf con Nadia Fusini, Liliana Rampello ed Elisa Bolchi.
Infine guardate se il 28 volete venire al seminario su Psyco del grande Hitch, tenuto da Antonio Paolacci.
Posti limitati…

Vi aspettiamo.
A Trame e dintorni.

Martedì 17 ottobre alle 18 in libreria
Francesca Fiorletta presenta il suo nuovo libro “Borges non è mai esistito” (L’erudita).
Ne parlerà con Matteo Marchesini.

Simbolo evidente e naturale della perplessità, il labirinto per Borges era un edificio creato col solo scopo di confondere gli uomini. Sotto il nume tutelare dello scrittore argentino, in una tiepida primavera ha inizio il rapporto fra Anna e Lucio. È il legame proibito per eccellenza: lui il professore di letteratura sudamericana, lei la diligente studentessa. La loro storia ha lo stesso andamento sincopato di chi vaga alla ricerca dell’uscita dal labirinto: momenti di sospensione si alternano a stati di agitazione interiore, nell’incapacità di trovare una soluzione.
Francesca Fiorletta mostra come brevi attimi di vita si trasformino in ricordi cristallizzati attraverso il filtro della memoria.
E accomoagna il lettore verso un finale aperto e inaspettato, di fronte al quale verrà persino da chiedersi se lo stesso Borges sia mai esistito.

Recensione di Borges Non È Mai Esistito – Francesca Fiorletta

Francesca Fiorletta, 1985, vive a Roma, è redattrice di Nazione Indiana, organizzatrice di eventi, ufficio stampa e social media manager per LiberAria Edizioni, CaLibro Festival, e freelance.
Nel 2015 ha pubblicato “More Uxorio”, per Zona Contemporanea. Suoi testi sono presenti in “Repertorio dei matti della città di Roma”, volume collettivo a cura di Paolo Nori per Marcos y Marcos; “Costola” antologia di racconti illustrati a cura di Filippo Balestra per Casa Editrice Gigante, e su diversi blog e riviste culturali (L’Ulisse, Versodove, Alfabeta, e altre).

Matteo Marchesini è nato nel 1979 a Castelfranco Emilia e vive a Bologna. Poeta, narratore e saggista, oltre ad alcuni libri per ragazzi ha pubblicato le satire di “Bologna in corsivo. Una città fatta a pezzi” (Pendragon 2010), i saggi critici di “Da Pascoli a Busi” (Quodlibet 2014), il romanzo “Atti mancati” (Voland 2013, entrato nella dozzina del premio Strega), la raccolta di poesie “Cronaca senza storia” (Elliot 2015) e l’antologia “False coscienze” (Bompiani 2017). Collabora con Radio Radicale, “Il Foglio”, “Il Sole-24 Ore” e il blog “Doppiozero”.

Mercoledì 18 ottobre alle 18 in libreria
presentazione dei libri di Chimamanda Ngozi Adichie, “Quella cosa intorno al collo” e “Cara Ijeawele ovvero Quindici consigli per crescere una bambina femminista” (Einaudi).
Silvia Albertazzi e Loredana Magazzeni ne parlano con il traduttore Andrea Sirotti.

Chimamanda Ngozi Adichie è una della più amate scrittrici viventi di lingua inglese. Nata in Nigeria nel 1977, ha studiato negli Stati Uniti. Con i suoi tre romanzi, “L’ibisco viola” (sul fanatismo religioso), “Metà di un sole giallo” (storia di due sorelle sullo sfondo della guerra del Biafra) e “Americanah” (ambientato tra USA e Nigeria, e tradotto in italiano da Andrea Sirotti), ha raggiunto fama internazionale, ottenuto prestigiosi riconoscimenti e conseguito un notevole successo di pubblico e critica. Sulla condizione delle donne, ha tenuto nel 2012 un importante discorso pubblicato in Italia con il titolo Dovremmo essere tutti femministi e in parte campionato dalla cantante statunitense Beyoncé nella canzone del 2013 Flawless.
“Quella cosa intorno al collo” è una raccolta di racconti in cui si delineano gli aspetti più problematici della società nigeriana, da un lato, e le difficoltà e il senso di non appartenenza che caratterizzano la migrazione negli Stati Uniti, dall’altro. “Cara Ijeawele” raccoglie 15 preziosi consigli per crescere una bambina femminista, ricorrendo alla tradizione letteraria delle scritture morali per delineare in pochi, rapidissimi flash, quanto resti ancora da fare perché l’educazione delle donne corrisponda a una vera e profonda trasformazione di sé e della società tutta.
Entrambi i testi sono tradotti da Andrea Sirotti per Einaudi.

Silvia Albertazzi è docente di letteratura dei paesi di lingua inglese e storia della cultura inglese presso l’Università di Bologna. E’ autrice del primo volume italiano di teoria postcoloniale, Lo sguardo dell’Altro (Carocci, 2000). Il suo ultimo lavoro è Letteratura e fotografia (Carocci, 2017).

Loredana Magazzeni, insegnante e scrittrice, si muove nel campo della critica letteraria militante, con particolare interesse per la poesia prodotta da donne in Italia e nel mondo anglofono, e ha concluso un dottorato di ricerca sulla storia dell’educazione delle donne.

Andrea Sirotti, nato a Firenze, dove insegna lingua e letteratura inglese, fa parte delle redazioni di «Semicerchio», «El Ghibli» e «Interno Poesia». Dal 1999 svolge l’attività di traduttore letterario, soprattutto di poesia e di narrativa postcoloniale, traducendo e curando testi per Einaudi, Giunti, Rizzoli, Le Lettere, Quarup, ecc. Opera come promotore di eventi letterari, collaborando all’organizzazione di festival di poesia internazionale. Dal 2000 al 2008, insieme a Vittorio Biagini, ha curato per il Comune di Firenze i concorsi di poesia giovanile “Nodo sottile”. Insieme a Shaul Bassi ha pubblicato nel 2010 Gli studi postcoloniali. Un’introduzione, per i tipi de Le Lettere, Firenze. Negli ultimi anni si è dedicato alle attività di scout letterario e di consulente editoriale freelance.

Venerdì 20 ottobre alle 18 in libreria
presentazione dell’antologia poetica “Luce diversa” curata da Sergio Rotino.
Matteo Marchesini parlerà col curatore.

Angela Cocchi, Mariangela Barletta, Rosanna Rosini, Rossana Gallio, Valeria Rossi, Sante Serra, Angela Soriani, Anna Bastelli, Elio Manini, Paola Elia Cimatti, Marilena Ermilli, Nadia Minareti, Paola Venturoli, Maria Rosa Fiorini, Anna Maria Boriani, Valeria Palmieri.
Sedici autori trovano posto in questa antologia, proponendo ciascuno due poesie frutto di un percorso laboratoriale in cui suggerimenti, indicazioni, stimoli e revisioni si sono susseguiti lungo dodici incontri serrati.
Alcuni dei risultati migliori trovano ora ospitalità nelle pagine di “Luce diversa”, documento tangibile di quanto sia produttiva e utile l’inutile arte della poesia.
L’antologia, pubblicata da Ogni uomo è tutti gli uomini edizioni per conto dell’Università Primo Levi, lo testimonia perfettamente.
E sottolinea la vitalità e la capacità creativa dei partecipanti al corso tenuto presso gli dell’Università nell’Anno accademico 2016/2017.

Sabato 21 ottobre alle 12 in libreria
aperitivo con Gianluca Morozzi in occasione dell’uscita di “Onda sonica di tragicomiche disavventure” (Skira).
Letture a cura di Daniela Bortolotti.

Nel nostro mondo, gli Who sono una venerata e amata rock band. Ma c’è un universo parallelo, Terra-3, in cui le cose sono andate diversamente, e gli Who sono dei supereroi.
Nel nostro mondo, i Despero sono una poco amata e sfortunata rock band. Il leader Kabra è abbattuto dagli insuccessi e terrorizzato da una causa di plagio, il tastierista suona con dei guanti sagomati per non toccare la tastiera, il batterista Lobo rallenta le canzoni con la sua inguaribile tristezza. L’unico raggio di sole in questo gruppo al nadir della carriera è Celeste, la bella e giovane chitarrista nonché fidanzata di Kabra.
Ma tutto cambia quando, su Terra-3, l’eroico Tommy Walker, il Pinball Wizard, cede alla sua parte oscura e inizia a distruggere qualunque cosa, spalleggiato da Zio Ernie, dal Cugino Kevin e dalla Acid Queen. Gli Who dovranno seguirlo tra gli universi, attraversando uno specchio distrutto.
Cosa succederà a Celeste, detta Quadrophenia Girl per le sue multiple personalità?
E quale nuova, tragicomica sventura colpirà i Despero attraversando i mondi paralleli?

Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971. Ha esordito nel 2001 con il romanzo Despero (Fernandel) e ha raggiunto il successo nel 2004 con Blackout (Guanda), da cui è stato tratto il film omonimo. Ha pubblicato finora 24 romanzi e 212 racconti. Oltre che scrittore, è musicista e conduttore radiofonico. I suoi ultimi romanzi sono Lo specchio nero (Guanda) e Confessioni di un povero imbecille (Fernandel).

Sabato 21 ottobre alle 17
in Auditorium Enzo Biagi presso la biblioteca Sala Borsa a Bologna
“L’altro sguardo. Leggere Virginia Woolf”
Ne parleranno Nadia Fusini, Liliana Rampello ed Elisa Bolchi, socie fondatrici della Italian Virginia Woolf Society.
Bookshop a cura di Trame.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

“Credo che vorrei, per l’avvenire, quest’esistenza più umana: dissiparmi prodigalmente tra gli amici, sentire la vastità e il gusto del vivere umano”

Lo sguardo di Virginia Woolf sul mondo fu sempre diagonale, molteplice, altro; per questo motivo resta ancora oggi potente e attuale per raccontare la mente umana e la società.

Per tutti i suoi lettori, per coloro che sanno condividere lo stesso gusto per la letteratura e la vita, è nata l’associazione Italian Virginia Woolf Society che vuole promuovere e diffondere l’opera e il pensiero della scrittrice in Italia e diventare un punto di riferimento per tutti coloro i quali vogliano avvicinarsi a Virginia Woolf o ai membri del Bloomsbury group, per motivi di studio, di lavoro, o per puro interesse personale.

Sabato 28 ottobre alle 14,30 in libreria URGENTE PRENOTARE
“La mano di Hitchcock. Tutti i segreti della scena della doccia di Psycho”
Seminario a cura di Antonio Paolacci in occasione dell’uscita del romanzo “Piano americano” edito da Morellini.
15 posti con prenotazione obbligatoria. L’incontro è gratuito.

La scena della doccia è ancora oggi considerata la più famosa della storia del cinema.
E il film “Psycho” è quasi all’unanimità ritenuto il capolavoro di Alfred Hitchcock.
Non tutti sanno però che il film fu una produzione indipendente perché, nonostante la notorietà del suo autore, i grandi produttori di Hollywood si erano rifiutati di realizzarlo.

In una lezione unica di circa due ore analizzeremo il film, con particolare attenzione alla sua straordinaria scena madre, scoprendo come funziona il più celebrato film indipendente della storia e cosa può ancora insegnarci a proposito delle tecniche narrative.
Perché fu considerato rivoluzionario? In che modo catturò il pubblico? Quali erano le convinzioni di Hitchcock che i grandi produttori non condividevano? Perché la scena della doccia conserva ancora oggi tanta importanza? Come venne ideata e realizzata? Quali sono i suoi effetti sulla percezione dello spettatore?
Rispondendo a queste e molte altre domande, spiegheremo le ragioni di un incredibile successo e sveleremo alcuni grandi segreti dell’arte narrativa.

Un romanzo che non lo vuole essere, un’autobiografia non-convenzionale, un racconto tra cinema, letteratura, editoria e realtà.
In bilico tra la narrativa umoristica e un saggio autobiografico sull’arte stessa della narrazione, Piano Americano racconta la storia dello scrittore Antonio Paolacci che, nei giorni in cui sta per diventare padre, decide all’improvviso di smettere di scrivere per sempre. E così anche il romanzo a cui stava lavorando non esisterà mai, eppure prenderà vita qui, con il racconto delle avventure grottesche di un manipolo di personaggi bizzarri.

NEWSLETTER DAL 9 AL 14 OTTOBRE (fulmini e saette!!!)

Eccoci di nuovo.
Intanto confermiamo che la libreria ha rinnovato le convenzioni con Arena del Sole, Teatro Betti di Casalecchio e Teatro Duse per i propri lettori.
Basta presentarsi con il nostro segnalibro timbrato, chiedetecene uno alla cassa.

Inoltre la libreria sarà aperta lunedì anche nel pomeriggio per un firmacopie.
E giovedì, dalle 19,30 in poi, per una festa di non compleanno.
Gli altri giorni si spazia da Charlie Mingus alla rivista Zapruder, dagli Stati d’animo di Beniamino Sidoti, alla raccolta di firme conto la Bossi Fini, per arrivare al gruppo di lettura che si confronta su Kent Haruf, e alla nuova mostra della nostra fotografa “quasi” residente Cettina Calabrò.

In grassetto il sunto, poi le storie.
Siateci, con noi, anche giovedì.
Trame.

A partire dal 4 fino al 31 ottobre in libreria
parte la 5a edizione “Colletta del libro e della cartoleria per la scuola del carcere: regali un libro e doni una speranza a detenuti e minori disagiati”.

Regalare un libro a chi vive nel disagio, come piccola opportunità di rinascita è il senso della Colletta del Libro e della Cartoleria, giunta alla sua V edizione. L’iniziativa si svolge in moltissime librerie e cartolerie di Bologna e provincia, associate a Confcommercio Ascom Bologna, dal 4 al 31 ottobre 2017.

La Colletta del Libro e della Cartoleria è realizzata e promossa dalla Federazione Librai e dalla Federazione Cartolai Confcommercio Ascom Bologna.
Durante le giornate della colletta, i volontari presenti nei negozi aderenti al progetto inviteranno i clienti a comprare e donare libri e materiale di cartoleria alla scuola del carcere e agli studenti del Centro per l’Istruzione degli Adulti “CPIA Metropolitano”.
Servono libri in brossura per motivi di sicurezza per arricchire la biblioteca interna del carcere, e per il centro di istruzione, un piccolo gesto di vicinanza.

Lunedì 9 ottobre alle 15
al Conservatorio di Bologna in piazza Rossini 2 a Bologna
il jazzista e scrittore americano Krin Gabbard incontra il pubblico in occasione dell’uscita della biografia “Charles Mingus. L’uomo la musica il mito.” (edizioni EDT in collaborazione con Siena Jazz).
Intervengono Francesco Martinelli, curatore dell’edizione italiana del libro, e Stefano Zenni, docente al Conservatorio di Bologna.
All’incontro seguirà, a partire dalle 17 circa, un firmacopie presso la nostra libreria.

Di formazione classica e di ascendenza mista (aveva nonni cinesi, svedesi e africano-americani), Charles Mingus è stato uno dei più importanti innovatori musicali del Ventesimo secolo. Compositore, interprete e produttore discografico, la sua celebre e romanzata autobiografia, “Peggio di un bastardo”, ha contribuito molto a creare l’immagine di un uomo tormentato e selvaggio: un genio musicale eccentrico e idiosincratico, con un debole per le donne e soggetto a violente esplosioni di rabbia; ma anche un inguaribile romantico. Facendo ampio riferimento a fonti e documenti inediti o sconosciuti ai precedenti studiosi, Krin Gabbard sottopone il mito autobiografico a un attento lavoro di verifica. Dopo aver illustrato gli eventi artistici e biografici più importanti, Gabbard dedica infatti un approfondito esame a Mingus come scrittore e come compositore-musicista. Si domanda perché abbia dedicato così tanto spazio nella sua vita all’auto-analisi e ne racconta la lotta per sentire riconosciuta la propria complessa identità razziale in una società da cui era identificato semplicemente come “nero”; illustra inoltre quanto i problemi di salute fisica e mentale abbiano influito sugli alti e bassi della sua carriera musicale. Mettendo in discussione a leggenda, Gabbard racconta tuttavia come Mingus abbia saputo creare un complesso e inimitabile linguaggio costituito da emozioni che non si limitano al solo mondo musicale. Ne ricorda il rapporto con le arti plastiche, con le avanguardie e la presenza nel repertorio cinematografico. Il risultato è quello di un’articolata visione dell’opera di Mingus situata in un panorama che va ben oltre la musica, per abbracciare il contesto sociale, politico e culturale americano, anche attraverso gli incontri con altri artisti e musicisti di primo piano.

Martedì 10 Ottobre alle 17
alla Sala dello Stabat Mater alla Biblioteca Archiginnasio a Bologna
La rivista Pandora, Donzelli editore, e la Biblioteca comunale Archiginnasio presentano il libro “Germania/Europa. Due punti di vista sulle opportunità e i rischi dell’egemonia tedesca”.
Il bookshop è a cura di Trame.
Saranno presenti gli autori Angelo Bolaffi, filosofo della politica, già direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Berlino, e Pierluigi Ciocca, economista, già vicedirettore generale della Banca d’Italia.
Ne discuteranno con Carlo Galli, professore di Storia delle Dottrine Politiche presso l’Università di Bologna e Tonia Mastrobuoni, corrispondente dalla Germania per La Repubblica.
Introduce Giacomo Bottos, Direttore rivista Pandora e modera Lorenzo Mesini, segretario di redazione rivista Pandora

Sempre martedì 10 ottobre alle 18 in libreria
FAKE. VERO FALSO VEROSIMILE Presentazione del numero 39 di “Zapruder. Rivista di Storia della Conflittualità Sociale”

In un’epoca di ampio dibattito pubblico sulle cosiddette fake-news vogliamo ragionare assieme su cosa significa vero e falso nella ricerca storica, quali sono i canoni di autenticità di una fonte.
Ormai ampiamente tramontata la visione positivistica del documento e l’idea della storia come ricerca del Vero, indagare il falso ha ancora un senso; a patto di chiarirne metodi, fini e confini.
Un tema importante sia per la ricerca storica, sia per sviluppare una maggiore consapevolezza critica rispetto alla miriade di testi e immagini con cui ci confrontiamo ogni giorno.

Mercoledì 11 ottobre alle 18 in libreria
Beniamino Sidoti presenta “Stati d’animo” (Rrose Sèlavy, 2017)
Ne parlerà con Marco Dallari e Paolo Rinaldi.

E se le emozioni fossero dei territori da attraversare? Se i sentimenti fossero nazioni?
In 25 cartoline Sidoti racconta un viaggio “componibile” attraverso gli Stati d’animo, regioni interiori ricche di ripide montagne e di strani popoli, di balli silenziosi e di fiumi: perché il racconto permette davvero di attraversare le emozioni, di viverle o di immaginarle, di costruirle come qualcosa in divenire.
Durante l’incontro si parlerà del libro, lo si leggerà, vi si giocherà costruendo sentieri un po’ surreali e un po’ fatti della stessa materia dei sogni. Una piccola presentazione ufficiale con il gusto di stare insieme.

Beniamino Sidoti si occupa da anni di storie e giochi, e di come gli uni si intreccino con gli altri: è consulente editoriale, autore e formatore, specializzato sui temi di lettura e scrittura.

Marco Dallari (pedagogista, Università di Trento) studia e lavora con bambini e ragazzi, con ciò che parla di come si impari o si trasformi ciò che si fa: si occupa di arte e di bello, ma anche di lettura e di pedagogia.

Paolo Rinaldi è grafico editoriale e per questo libro ha realizzato grafica, impaginazione, loghi e splendidi collage, a partire dagli archivi della New York Public Library e del MET.

Giovedì 12 ottobre a partire dalle 19,30 in libreria
Il gruppo “RCDCviva”, gli autori e le (ex) voci di quella che un tempo fu Radio Città del Capo,
in occasione del suo 30° anniversario presentano:
UN BUON NON COMPLEANNO!
1987-2017 la radio non compie 30 anni.

Venerdì 13 ottobre alle 20,30
alla Casa del Popolo Tosarelli di Corticella in via Bentini, 20 a Bologna
presentazione del libro di Luigi Manconi e Federica Resta “Non sono razzista, ma. La xenofobia degli italiani e gli imprenditori politici della paura” (Feltrinelli editore).
Alessandro Bergonzoni ne discuterà con Luigi Manconi.
Bookshop a cura di Trame.
Durante la serata sarà possibile firmare per sostenere la proposta di legge popolare “Ero straniero”, per cambiare la Bossi-Fini.

“Non sono razzista, ma” illustra un meccanismo psicologico tanto elementare quanto diffuso, che mira a prendere le distanze dalle parole e dagli atti che ci tradiscono e contraddicono ciò che pensiamo di essere, o che magari vogliamo far intendere di essere. Ma ormai è entrata in crisi l’interdizione morale nei confronti di parole e atti xenofobi, che aveva costituito una sorta di presidio linguistico e culturale, ma anche sociale e politico, rispetto al ricorso a pratiche di esclusione e discriminazione. Forse davvero sta cadendo il tabù del razzismo nella società italiana. Luigi Manconi e Federica Resta lanciano un grido d’allarme in questo pamphlet: l’intolleranza etnica ha trovato spazio nel discorso pubblico e nella sfera politica, legittimando comportamenti fino a ieri censurati, grazie a figure pubbliche che fanno del proprio ruolo istituzionale una risorsa significativa di produzione e legittimazione dell’ostilità sociale nei confronti dello straniero.

L’incontro si svolge in occasione de La Notte Rossa 2017 ed è organizzato da Fondazione Duemila in collaborazione con Arci, Acli, Associazione Radicali sotto le due Torri, Chiesa Metodista di Bologna e Scuola di italiano By Piedi.
Per maggiori info: www.fondazioneduemila.it

Sabato 14 ottobre alle 14,30 in libreria
il gruppo “letture sul sofà” ha il suo incontro mensile.
Al centro del dibattito il romanzo che ha chiuso la carriera di Kent Haruf “Le nostre anime di notte” (NN edizioni).

Ne è stato tratto un film coprodotto e interpretato da Jane Fonda e Robert Redford, che si sono ritrovati a 50 anni dal loro successo “A piedi nudi nel parco”.
Il gruppo è aperto anche a chi non avesse letto il libro ma volesse sperimentarne l’atmosfera.

Sempre sabato 14 ottobre alle 18 in libreria
parte “chaos” mostra fotografica di cettina calabrò

“Dunque per primo fu il Chaos”
secondo Esiodo.

Di fuoco e d’aria.
Di acqua e terra.
Di vento e luce.
E di forme rubate per un istante di infinito piacere.

O “L’origine del mondo”
secondo me.

La mostra sarà visibile fino al 1° dicembre negli orari di libreria.