NEWSLETTER dal 14 al 17 febbraio

La prossima settimana arriva.
Con un saggio sul bacio.
L’esordio di Vito di Battista nella narrativa (ci conoscemmo per il progetto Outbook periodo ipotetico curato da Vito, Andrea e Letizia per il decennale della libreria!).
E sabato la poesia di Stefano Iori.
Vi aspettiamo in libreria.

Trame

Mercoledì 14 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro di Belinda Cantone “E forse il bacio” (Mucchi) (tradotto dal francese di Chiara Contini).
A parlare del percorso di traduzione e degli aspetti letterari del libro saranno presenti Benedetta De Bonis (docente di letteratura francese e francofona dell’Università di Bologna) e Catia Nannoni (docente di linguistica francese e traduzione).

Una volta, Pablo Picasso affermò che i temi fondamentali dell’arte sono «la gravidanza, la nascita, la sofferenza, l’assassinio, la coppia, la morte, la rivolta – e forse il bacio».
Una dichiarazione che attribuiva al bacio, a questo piccolo atto della vita quotidiana, un’importanza davvero inaspettata.
E in effetti, nasca dall’amore, dall’amicizia o da un sentimento di fraternità, il bacio è sempre un segno nobilissimo della nostra umanità, perché si offre come un dono e come un riconoscimento dell’alterità.
Concepito nella forma di un dialogo a tre voci, questo breve saggio mette in scena sensazioni, significati, rituali e abitudini di quello che può forse essere considerato il gesto più bello del desiderio – un tema peraltro ricorrente in gran parte dei libri di Belinda Cannone.
Lasciando interagire finzione e riflessione, ricordi sensuali e citazioni letterarie, l’autrice riesce qui a tradurre con parole profonde e suggestive tutto ciò che silenziosamente si concentra nel tenero e intimo abbandonarsi alle dolcezze di un bacio.

Belinda Cannone, parigina con antenati siciliani, è romanziera e saggista; e insegna Letteratura comparata presso l’Università di Caen. Tra le sue opere di narrativa si segnalano i romanzi: Dernières promenades à Petrópolis, Le Seuil, Paris 1990, L’Ile au nadir, Quai Voltaire, Paris 1992, Trois nuits d’un personnage, Stock, Paris 1994, Lent Delta, Verticales, Paris 1998, L’homme qui jeûne, L’Olivier, Paris 2006, Entre les bruits, L’Olivier, Paris 2009, Le don du passeur, Stock, Paris 2013, Nu intérieur, L’Olivier, Paris 2015.
Oltre a vari studi di estetica musicale e di critica letteraria (tra cui: La Réception des opéras de Mozart, 1793-1829, Klincksieck, Paris 1991, L’oeuvre de Zola, Gallimard, Paris 2002), la sua folta produzione saggistica comprende: L’Écriture du désir, Calmann-Lévy, Paris 2000 (Prix de l’essai de l’Académie Française 2001), Le Sentiment d’imposture, Calmann-Lévy, Paris 2005, Gallimard-Folio, Paris 2009 (trad. it. Il sentimento d’impostura, Edizioni di Passaggio, Palermo 2011), La Bêtise s’améliore, Stock, Paris 2007, La Tentation de Pénélope, Stock, Paris 2010, Le Baiser peut-être, Alma, Paris 2011 (trad. it., E forse il bacio, Mucchi 2017), S’émerveiller, Stock, Paris 2017.

Venerdì 16 febbraio alle 18,30 in libreria
Vito di Battista presenta “L’ultima diva dice addio” (uscito il 15 febbraio 2018 da SEM – Società Editrice Milanese).
Con lui Andrea Agliozzo e Letizia Colopi.

È la notte di capodanno del 1977 quando Molly Buck, stella del cinema di origine americana, muore in una clinica privata alle porte di Firenze. Davanti al cancello d’ingresso è seduto un giovane che l’attrice ha scelto come suo biografo ufficiale. È lui ad avere il compito di rendere immortale la storia che gli è stata data in dono. E forse molto di più.
Inizia così il racconto degli eventi che hanno portato Molly Buck prima al successo e poi al ritiro dalle scene, lontana da tutto e da tutti nella casa al terzo piano di una palazzina liberty d’Oltrarno, dove lei e il giovane hanno condiviso le loro notti insonni.
Attraverso la maestosa biografia di un’attrice decaduta per sua stessa volontà, “L’ultima diva dice addio” mette in scena una riflessione sulla memoria e sulla menzogna, sul potere della parola e sulla riduzione ai minimi termini a cui ogni esistenza è sottoposta quando deve essere rievocata. Una romanzo dove i capitoli ricominciano ciclicamente con le stesse parole e canzoni dell’epoca scandiscono lo scorrere del tempo, mentre la biografia di chi ricorda si infiltra sempre più nella biografia di chi viene ricordato.

Vito, Andrea e Letizia sono nati in un arco di tempo che va dal 1985 al 1990 (anche se uno dei tre mente spesso sulla propria età).
Si conoscono nei corridoi del 32 di via Zamboni e nel 2015 si laureano in Poesia del Novecento.
Nello stesso anno, per festeggiare i 10 anni, la libreria Trame li accoglie per realizzare insieme Outbook, un progetto che dà voce ai lettori di Bologna attraverso fotografie e documentari video.
Oggi, Andrea Agliozzo è dottorando in Letteratura italiana e vive a Parigi, Letizia Colopi si barcamena nel mondo della pubblica istruzione e tutti e tre si ritroveranno di nuovo per presentare il romanzo d’esordio di Vito di Battista.

Sabato 17 febbraio alle 18 in libreria
presentazione del libro di Stefano Iori “Lascia la tua terra – Sinfonia del congedo” (Fara editore).
Dialogherà con l’autore il poeta e critico bolognese Giancarlo Sissa.

Il libro è la quarta opera poetica di Iori. L’autore accoglie le avvisaglie dell’ultima ora e la sua poesia lascia la terra anzitempo, “per donarsi al cielo”, per volare nel nulla, tra i dubbi, fino allo stupore e oltre. Versi brevi e asciutti, sinestesie e ossimori, verbi declinati all’infinito: una raffinata corazza a difesa della scrittura, per renderla fluida, non gemente a possibili cadute prosaiche, capace di superare l’aliquota del pensiero.
Un viaggio spirituale declinato laicamente, sebbene ispirato alla tradizione della cultura ebraica.
Il libro contiene frammenti di lettura di Flavio Ermini, Gio Ferri, Rosa Pierno e Ida Travi.

Stefano Iori è direttore responsabile dei Quaderni del Premio Letterario Giuseppe Acerbi e della rivista di poesia Versante Ripido, nonché direttore artistico di Mantova Poesia – Festival Internazionale Virgilio e del Sirmio International Poetry Festival.

A cura di Versante ripido, associazione e rivista, www.versanteripido.it. 348 2929478

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