Questa settimana poesia ad alta voce con Massimo Vitali in piazza Verdi, i tortellini di Filippo Venturi, chef e scrittore, presso ASCOM, poi Silvia Albertazzi che omaggia Leonard Cohen in compagnia di Alberto Sebastiani, infine la nuova mostra della nostra fotografa residente cettina calabrò.
Orari un po’ spezzettati:
lunedì chiudiamo come sempre alle 16,30, mercoledì e giovedì invece alle 15,30 per gestire incontri esterni e varie ed eventuali.
Portate pazienza.
Se avete ordini potete sempre rispondere a questa mail info@libreriatrame.com
Lunedì 24 settembre alle 21
in piazza Verdi a Bologna
ED È SUBITO SERA
Un contest per non dormire di poesia, con Massimo Vitali.
Qualunque sia il vostro rapporto con la poesia, è in crisi. Fatevene una ragione. Fate della poesia un gioco di squadra!
Non nascondetevi
dietro le solite foglie d’autunno,
nel meriggiare assorto,
di un pallido pomeriggio.
Nella prima parte di questo incontro, per voce del conduttore, scopriremo tanti modi per fare pace con la poesia attraversando amore, pioggia, ippopotami, gelati, ascensori, navi, di nuovo amore, piante, vento, scale, sempre amore, statistiche.
Poi ci chiederemo cos’è la poesia, senza darci una risposta, perché la poesia è una lingua che obbedisce alle sue regole, che non ci sono. Però ci sono nomi e cognomi: Viviane Lamarque, Emily Dickinson, Charles Bukowski, Dino Buzzati, Edoardo Galeano, Raffaello Baldini, Edoardo Zuccato, Wislawa Szymborska, Fosco Maraini, Iole Toini, Nino Pedretti, Stefano Benni, Rodolfo J. Wilcock, Eugenio Montale.
Nella seconda parte dell’incontro il pubblico si riunirà in squadre e proverà l’ebrezza di comporre una poesia inserendo tra i versi parole chiave scelte dal conduttore nella prima parte della serata.
Ogni composizione sarà poi letta ad alta voce e giudicata da una severissima giuria che assegnerà un primo, un secondo e un terzo posto.
In palio ai vincitori buoni libri offerti da Trame e drink card per Guasto Village.
Giovedì 27 settembre alle 16
presso ASCOM Palazzo Segni Masetti in strada Maggiore 23
Filippo Venturi presenta “Il tortellino muore nel brodo†(Mondadori), e ne parla con Giancarlo Tonelli e Vincenzo Vottero.
Bookshop a cura della libreria Trame.
Per info 051 6487558
“Mi dispiace davvero, ma ci sono cose nella vita che si possono avere e altre no. Il tortellino al pomodoro proprio no. Il tortellino muore nel brodo.”
Emilio Zucchini, proprietario della trattoria La vecchia Bologna, è uno scapolo impenitente, devoto alla gioia dei suoi clienti e al rispetto ortodosso delle ricette della cucina bolognese. Nicola Fini è il suo amico fraterno che è appena stato abbandonato di punto in bianco dalla moglie, ritrovandosi con due bambini a cui fare da papà single. Joe Solitario è un cantautore disperato che, dopo aver sprecato la sua grande occasione nella finale del più famoso talent show italiano, si improvvisa rapinatore per inseguire la sua ultima speranza: un volo di sola andata verso una nuova vita. Cico Pop e Mangusta sono gli scagnozzi di un boss della malavita locale incaricati di rubare per lui una moneta che non vale niente, ma che ai suoi occhi significa tutto.
Quando, in un campale venerdì mattina, le strade di questi cinque personaggi si incrociano, l’effetto non può che essere deflagrante.
Con il suo immaginario degno di un Tarantino cresciuto all’ombra dei portici di Bologna, Venturi ci regala una galleria di personaggi sgangherati e simpaticissimi e una collezione di perle gastronomiche da far invidia a uno chef stellato.
Ma, soprattutto, costruisce una brillante commedia degli equivoci dal ritmo forsennato, un’esilarante avventura a tinte gialle da gustare tutta d’un fiato.
Filippo Venturi (Bologna, 1972) è uno scrittore e gestore di una trattoria in centro a Bologna. Ha esordito nella narrativa nel 2010 per Pendragon con Intanto Dustin Hoffman non fa più un film, L’indimenticabile Bologna degli anni Ottanta. Per la stessa casa editrice ha pubblicato Forse in Paradiso incontro John Belushi (2012) e Un giorno come un altro (2015). Dal 2016 tiene sulla “Repubblica†la rubrica Dietro al banco, attraverso la quale recensisce i suoi clienti. Nel 2018 ha pubblicato con Mondadori Il tortellino muore nel brodo.
Venerdì 28 settembre alle 18 in libreria
Silvia Albertazzi presenta “Leonard Cohen. Manuale per vivere nella sconfitta†(Paginauno Editore, Milano).
Ne parla con Alberto Sebastiani.
Se è ormai un luogo comune considerare Leonard Cohen un poeta della canzone, è tuttavia raro – per non dire quasi impossibile – trovare critici letterari che si siano occupati della sua poesia per musica o l’abbiano inserita nei loro studi sul romanziere e il poeta. Mentre il grande pubblico può contare su un vasto numero di biografie e analisi delle sue canzoni a opera di critici musicali o esperti del settore, non esistono monografie critiche esaustive che prendano in considerazione l’intera opera di Cohen.
Scopo di questo volume è dimostrare l’appartenenza dell’universo coheniano nella sua totalità al mondo delle lettere e la sua importanza in un contesto di World Literature, senza più separare il poeta e il romanziere dal cantautore.
Prendendo in esame l’intera opera dell’artista canadese, dalle prime prove poetiche degli anni Cinquanta all’ultimo album del 2016, l’autrice dimostra come poesia, narrativa e canzone costituiscano per Cohen un’unica forma espressiva in continua evoluzione, in cui la bellezza dei perdenti e il valore della sconfitta sono esaltati attraverso un uso ipnotico e ammaliante della parola (tanto scritta quanto musicata) che imprigiona chi ascolta o legge in un cerchio magico da cui risulta impossibile uscire, una volta che se ne siano varcati i confini.
Silvia Albertazzi insegna Letteratura dei paesi di lingua inglese e Storia della cultura inglese all’Università di Bologna. Tra i suoi volumi di saggistica si ricordano: In questo mondo, ovvero quando i luoghi raccontano le storie (Meltemi, 2006); Il nulla, quasi. Foto di famiglia e istantanee amatoriali nella letteratura contemporanea (Le Lettere, 2010); Belli e perdenti. Antieroi e post-eroi nella narrativa contemporanea di lingua inglese (Armando Editore, 2012); La letteratura postcoloniale. Dall’Impero alla World Literature (Carocci, 2013); Letteratura e fotografia (Carocci, 2017). É autrice di un romanzo, Scuola di scrittura (Marsilio, 1996) e tre volumi di poesia, La casa di via Azzurra (Kolibris, 2010), Magenta è il colore dei ricordi (La vita felice, 2014) e Finale di stagione (QuDu, 2018).
Alberto Sebastiani è pubblicista, insegnante, ricercatore, collabora con l’Università di Bologna e la Repubblica, lavora a progetti televisivi, culturali ed editoriali, e ha pubblicato numerosi studi di ambito linguistico e letterario, con particolare attenzione al fumetto
e alle interazioni tra i linguaggi.
Sabato 29 settembre alle 18 in libreria
si sfoglia STRATI DI MEMORIA di cettina calabrò.
La mostra fotografica sarà visibile negli orari di libreria fino alla fine di novembre.
La memoria è un dolore in bianco e nero che lo scorrere del tempo colma di sfumature verde muschio.
“Noi siamo la nostra memoria, noi siamo questo museo chimerico di forme incostanti, questo mucchio di specchi rotti.†(Jorge Luis Borges)