NEWSLETTER dal 10 (reprise) al 18 dicembre come incontri, poi arriva il Natale

Si corre verso il Natale
Lunedì 10 e 17 e giovedì 13 e 20 ci siamo dalle 9,30 alle 16,30 e venerdì 14 dalle 9,30 alle 17,30.
Le domeniche 16 e 23 dalle 11 alle 19.
Lunedì 24 dalle 9 alle 18,30.
Pausa il 25 e il 26 dicembre.
Buone feste se non ci si vede in questi giorni.

Finiamo con gli ultimi incontri di questo anno ricchissimo.

Lunedì 10 dicembre alle 18
presso Virtus Tennis 1925 in via Duccio Galimberti 1 a Bologna
Gianni Clerici e Milena Naldi presentano “Il tennis nell’arte. Racconti di quadri e sculture dall’antichità a oggi” (Mondadori) e ne parlano con Stefano Semeraro.
Bookshop a cura di Trame.

E sempre lunedì 10 dicembre a partire dalle 19,30
a Off in via Testoni 5/A a Bologna
incontro con Gianluca Morozzi e Gli Avvoltoi.
Bookshop in collaborazione con Trame.

Martedì 11 dicembre alle 18 in libreria
Mauro Baldrati presenta “Io sono El Diablo” (Fanucci, collana Nero Italiano).
Ne parla con Pierfrancesco Pacoda.

“Mauro Baldrati in “Io sono El Diablo”, con il suo linguaggio parco, privo di compiacimenti, percorre un’Europa che si preferirebbe non esistesse. Invece c’è, l’abbiamo sotto gli occhi. Pochi saprebbero rendercela evidente con la violenza di uno schiaffo. Serve un virtuosismo non comune. Baldrati ci riesce, con brutalità stilistica mista a echi poetici tutt’altro che inconsapevoli.” Valerio Evangelisti

Il passato e il presente dell’Inglese, con il suo enigmatico volto sfigurato da un solco sghembo che gli attraversa l’occhio coperto da una benda nera, sono avvolti nel mistero. Le sue giornate seguono una disciplina marziale: pur non essendo un clochard, dorme in un campo nomadi abusivo, si sveglia all’alba e cammina tutto il giorno per le strade di una Bologna degradata e sconosciuta ai più, macinando chilometri senza un’apparente meta. La sua vita scorre così, uguale da anni, finché una sera si imbatte in Violeta, una donna albanese in fuga da un passato pericoloso.
È l’incontro tra due solitudini, due anime perse, oscure e affini. Per aiutare Violeta, l’Inglese recupera il suo vecchio nome di battaglia, El Diablo, e si immerge in un frenetico vorticare tra Italia, Inghilterra, Olanda e Albania, tra legami nocivi con la criminalità organizzata, anime corrotte, locali a luci rosse, traffici di merci ed esseri umani.
Per portare a termine la sua complicata e rischiosa missione, El Diablo si troverà scaraventato in un abisso in fondo al quale pulsa il cuore nero del male. Allora sapremo chi è davvero l’Inglese.

Mauro Baldrati, nato a Lugo di Romagna nel 1953, vive a Bologna. Collaboratore di Lotta Continua e redattore di Frigidaire a Roma, nei primi anni Ottanta si è trasferito a Milano, dove ha lavorato per circa un decennio come fotografo free-lance per le maggiori riviste e agenzie. Suoi racconti sono stati pubblicati in varie antologie, sulla rivista Delitti di carta, sul periodico Segretissimo. Ha pubblicato, con altri autori, il saggio La rivolta dello stile (Franco Angeli, 1984), i romanzi Vita complicata di Jimi (Déjà Vu, 1993), La città nera (Perdisa, 2010), Professional Killer (Anordest, 2013).
Ha curato l’antologia Love Out (Transeuropa, 2012), ed è redattore del sito politico-letterario Carmilla.
Con Io sono El Diablo fa il suo esordio nel catalogo Nero Italiano.

Pierfrancesco Pacoda è un critico musicale,si occupa di culture giovanili. Ha studiato il nomadismo notturno ed ha pubblicato vari libri sull’argomento. Attualmente collabora con Il Resto Del Carlino, e Consumatori. Ha fondato negli anni ‘90 la Century Vox, etichetta indipendente italiana. Ha scritto molti libri sulla cultura Hip Hop in Italia. Vive e lavora a Bologna.

Mercoledì 12 dicembre alle 18 in libreria
Andrea Apollonio presenta “L’arte borghese della guerra proletaria” (Rubbettino, 2018) e ne parla con Roberto Chiesi.

Un’autobiografia collettiva, che ci riguarda, il cui atto di nascita reca il timbro, nefasto, di piazza Fontana.

Uno spaccato della storia d’Italia al ciclostile – dagli anni di piombo ai Duemila – percorso da fatti che si ripresentano somiglianti, come impressi dalla stessa matrice.
Carlo Donini, in gioventù contiguo al terrorismo rosso prima, all’attività golpistica di destra poi, si trova ad essere un manager spregiudicato, ben inserito negli ambienti milanesi che contano. Egli, oggi, è parte della classe dirigente che domina il Paese: perché se la guerra proletaria è stata persa, per molti la lotta politica si è trasfigurata in un’arte borghese dell’affarismo sfrenato, che non conosce confini tra lecito e illecito. E se tutto era permesso un tempo, in epoca rivoluzionaria, tutto è permesso oggi, nell’era del capitalismo estremo. A meno che quel passato, che sembrava definitivamente sepolto, scacciato dal cinismo del nuovo corso, non si riaffacci prepotente, ingombrante, pericoloso; e non ci si ritrovi in carcere, alla soglia dei sessant’anni, per aver cavalcato disinvoltamente i propri deliri di onnipotenza.
Una partitura ben orchestrata che sa unire, in un contesto di assoluta credibilità e attenzione alle fonti storiche, eventi pubblici a vicende private. Un romanzo che indaga sull’essenza del Potere; e sull’uomo, come ostaggio del proprio destino e della Storia.
Un noir con sullo sfondo una Milano spettrale e vorace, quella del disfacimento politico-giudiziario e del tracollo economico. Un’autobiografia collettiva, che ci riguarda, il cui atto di nascita reca il timbro, nefasto, di piazza Fontana.

Andrea Apollonio, magistrato e dottore di ricerca nell’Università di Pavia, ha scritto e curato numerosi saggi tra cui “Storia della Sacra corona unita” (2016). Con “L’arte borghese della guerra proletaria” (2018), suo secondo romanzo dopo “Come alla ricerca di qualcosa” (2014), ha vinto il premio per scrittori emergenti Building Apulia.

Roberto Chiesi, critico cinematografico e responsabile del Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna, membro dei comitati di redazione di “Studi pasoliniani” e “Cineforum”, è autore e/o curatore, fra gli altri, dei libri Pier Paolo Pasolini La rabbia (2009) e «8 ½» di Federico Fellini (2018).

Giovedì 13 dicembre alle 18
all’Alliance Française di Bologna Via De’ Marchi, 4
presentazione del libro di Valentine Goby “Kinderzimmer – Una luce quando è ancora notte”
Bookshop in collaborazione con Trame.

Dopo i suoi studi in Sciences politiques, Valentine Goby trascorre in Asia alcuni anni dove lavora con associazioni umanitarie su progetti dedicati ai ragazzi di strada. Inizia poi la sua carriera professionale lavorando nelle risorse umane di una grande azienda, ma non abbandona mai la sua passione per la scrittura. Nel 2002 esce per Gallimard il suo primo romanzo: La note sensible. Dopo essersi specializzata in lettere e teatro insegna per otto anni nelle scuole medie per poi tornare ad occuparsi completamente della scrittura e delle iniziative correlate: ateliers, conferenze, presentazioni.
Ha pubblicato numerosi romanzi, alcuni dedicati ai ragazzi, con le principali case editrici francesi tra cui Gallimard e Actes Sud. Tra i titoli più conosciuti Baumes (2014) Le Paquebot dans les arbres (2016 – Prix du roman de L’Hebdo 2016, Roman français de l’année 2016 du journal Le Parisien) e Kinderzimmer (2013 – numerosi premi tra cui Prix des libraires 2014), tradotto in italiano da Edizioni Guanda col titolo Una luce quando è ancora notte.
Il libro racconta la storia di Mila, giovanissima militante nella Resistenza francese che viene deportata a Ravensbrück nell’aprile del 1944 insieme ad altre quattrocento donne. Non ha mai avuto alcuna aspirazione all’eroismo: se ha deciso di aiutare suo fratello e gli altri militanti parigini l’ha fatto per senso del dovere, con la semplicità dei suoi vent’anni. Come le altre prigioniere politiche, prova sollievo nell’apprendere che non sarà fucilata. Non sa nulla del viaggio che l’aspetta, non ha mai sentito nominare Ravensbrück…

Sabato 15 dicembre alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” si riunisce per parlare del libro di Irène Némirovsky “Jezabel”.
Come sempre i viandanti sono bene accetti.

Domenica 16 dicembre alle 12 in libreria
Galatea Vaglio presenta “Teodora, la figlia del circo” (Sonzogno).
E ne parla con Marco Melluso e Diego Schiavo.

Costantinopoli, VI secolo d.C. Nella sfavillante capitale dell’Impero romano d’Oriente, travagliata dagli scontri religiosi e dalla corruzione, i giovani Giustiniano e Teodora sembrano destinati a un’esistenza oscura. Lei è la bellissima figlia di un guardiano del Circo, e di mestiere fa l’attrice, barcamenandosi fra teatri e amanti ricchi e maneschi. Lui è il nipote del generale Giustino, un rozzo militare analfabeta che non riesce ad avere peso a corte. Il destino, però, ha altri piani per loro. Giustiniano, implicato in una serie di rivolte per rovesciare l’imperatore Anastasio, da politico consumato riesce a far salire al trono lo zio Giustino, diventando il più potente ministro dell’Impero. Teodora, invece, sfuggita alla vendetta di un governatore suo ex amante, diventa confidente del patriarca eretico di Alessandria e viene inviata come spia e mediatrice a Costantinopoli, proprio per contattare Giustiniano, alle prese con una complicata e pericolosa trattativa con il papa. Nella capitale di un impero che si estende dalla Persia al Mediterraneo, solo e unico erede di Roma, fra complotti, violenze, intrighi e tradimenti, ha inizio una travolgente storia d’amore e potere sullo sfondo di una delle epoche più complesse e misteriose della storia.

Mariangela Galatea Vaglio, laureata in Lettere classiche all’Università Ca’ Foscari di Venezia e dottore in Storia antica alla Sapienza di Roma, è un’insegnante, una giornalista e una blogger. Ha collaborato con «Il Gazzettino», «Il Sole 24 ore» e «l’Espresso».
Ha pubblicato: “Piccolo alfabeto della scuola moderna” (40k Unofficial 2012), “Didone, per esempio. Nuove storie dal passato” (Ultra 2014), “Socrate, per esempio. Altre storie dal passato” (Ultra 2015) e “L’italiano è bello. Una passeggiata tra storia, regole e bizzarrie” (Sonzogno 2017).
“Teodora” è il suo libro più recente.

Marco Melluso è autore, sceneggiatore, e regista, nonché avvocato e docente universitario di diritto romano per molti anni.
Affascinato dalla Storia, ha una vera passione per raccontare storie. Per il cinema, il teatro e per malacopia.it, il laboratorio creativo e webzine che dirige.
In promozione con “La signora Matilde”, il film di cui è autore e regista assieme a Diego Schiavo, sta girando una nuova docummedia sul Conte Mattei e sull’omonima Rocchetta. Tiene seminari e workshop di storytelling.
Nel corso degli anni, ha curato la regia di vari spettacoli teatrali, tra cui “Parto” con Lella Costa, “Scritto misto” e “Per tanti buoni motivi” con Luciano Manzalini.
Ha scritto, insieme ad Andrea Meli e Diego Schiavo, il romanzo “anche solo Klop” (malacopia, gatti volanti, 2017 II ed.)

Diego Schiavo è sound designer, autore, sceneggiatore, regista. Scrive commedie per il teatro ed il cinema. Dopo “La signora Matilde”, il film di cui è autore e regista assieme a Marco Melluso, sta girando una nuova docummedia sul Conte Mattei e sull’omonima Rocchetta.
Ha collaborato, tra gli altri, per e con: Peter Greenaway, Emir Kusturica, Giuseppe Bertolucci, Giorgio Diritti, Davide Ferrario, Vasco Rossi, Lucio Dalla, Lella Costa, Luciano Manzalini, Syusy Blady e Patrizio Roversi, il centro Tempo Reale di Luciano Berio, Ducati Moto, Piquadro, IMA group…
I suoi lavori hanno ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali.
Ha scritto, insieme ad Andrea Meli e Marco Melluso, il romanzo “anche solo Klop” (malacopia, gatti volanti, 2017 II ed.)

Lunedì 17 dicembre alle 17,30
presso la Sala dello Stabat Mater alla Biblioteca dell’Archiginnasio in piazza Galvani 1 a Bologna
Presentazione del libro di Leonard Bernstein “Scoperte” (Il Saggiatore).
Intervengono Giovanni Gavazzeni e Guido Giannuzzi.
Bookshop a cura di Trame.

Quella di Leonard Bernstein, compositore e direttore d’orchestra statunitense tra i più innovativi e travolgenti, è stata un’opera di scavo nella cultura musicale e sociale durata cinquant’anni, dalle astrazioni delle “Piano Variations” di Aaron Copland del 1930, alle lotte fra gang nella New York anni cinquanta di West Side Story, all’evaporazione delle avanguardie agli albori degli ottanta, passando per il terrore nucleare, la lotta per i diritti civili, la Guerra fredda, la strage in Vietnam.

Martedì 18 dicembre
Ariston tour: dediche di Sara Colaone sul graphic novel “Ariston” (Oblomov edizioni, 2018)
Le librerie che accoglieranno Sara sono:
ore 13 – 14.30 > Libreria Ubik, via Irnerio 27
ore 18 – 19.30 > Libreria Trame, via Goito 3/c
ore 19.30 – 20.30 > Libreria Modo Infoshop in via Mascarella 24/b

Armata di carta, pastelli e bicicletta, Sara Colaone (Gran Guinigi 2017 come Miglior disegnatrice e da poco conclusa la mostra personale a Lucca Comics & Games) dedica il nuovo fumetto “Ariston” (Oblomov edizioni) nelle librerie indipendenti del centro di Bologna, scegliendo di fare un piccolo tour per incontrare con calma i lettori e regalargli un disegno originale su ogni copia di Ariston.

E se non arrivate in tempo, una copia di Ariston firmata vi aspetterà in libreria fino a quando potrete passare.
Se volete prenotarla a Trame rispondete a questa mail.

“Ariston” è il nuovo romanzo grafico di Sara Colaone e Luca de Santis, già autori con Francesco Satta di “Leda” (Coconino Press, 2016), che vi trascinerà in una “Casa di bambola” adriatica.
L’hotel Ariston è infatti un luogo reale, Un ritratto dell’Italia e dei suoi vizi, che nel trentennio fra Dopoguerra, boom economico e inizio della crisi degli anni ’70, vede l’intrecciarsi delle storie di donne lontane dalla prima linea.
Donne, che ogni giorno con le proprie parole e azioni debbono confermare il proprio ruolo sociale e politico.
Donne che se non hanno libertà di scelta, si ribellano e se la prendono.

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