Arriva un periodo che può essere di pausa per molti.
Anche Trame sarà in pausa domenica 21 e lunedì 22 aprile.
Ecco le nostre segnalazioni per i prossimi giorni.
Vi aspettiamo.
Domenica 14 aprile alle 20
al Cinema Lumière, Sala Officinema/Mastroianni in piazzetta Pasolini a Bologna
proiezione di THE TRIAL OF RATKO MLADIC (USA-Norvegia/2018) di Henry Singer e Rob Miller (99′).
Segue l’incontro con Dušan Velicˇkovic’, autore del romanzo “Generazione Serbia†(Bottega Errante Edizioni 2018).
Bookshop in collaborazione con Trame.
Nel 2012, a quasi vent’anni dall’inizio del sanguinoso conflitto in Bosnia che costò la vita a circa 100.000 persone, è iniziato a L’Aia il processo contro il generale serbo bosniaco Ratko Mladic’.
Miller e Singer registrano le testimonianze dei sopravvissuti di questa ‘sporca guerra’, compresi i sostenitori di Mladic’.
Fanno da contraltare le sconvolgenti immagini d’archivio che interrogano lo spettatore sulla possibilità di ottenere reale giustizia di fronte a una crudeltà tanto efferata quanto assurda.
Mercoledì 17 aprile alle 18 in libreria
per Paesaggi di Poesia 2019, la rassegna curata da Sergio Rotino
Franca Mancinelli presenta “A un’ora di sonno da qui” (italic pequod) e ne parla con Elisa Vignali.
Con A un’ora di sonno da qui Franca Mancinelli torna a ragionare su quella che è stata la sua prima produzione poetica. Il volume raccoglie e organizza il lavoro oramai irreperibile di questa autrice marchigiana, da Mala kruna (2007) a Pasta madre (2013), aggiungendo alcune prose e una serie di testi che consolidano il senso della scrittura proposta nelle pagine.
Scrittura che, per quanto il titolo spinga in quella direzione, non si veste solo di un “onirismo in avvicinamentoâ€, ma lascia ampi spazi a un reportage del quotidiano, soprattutto del vissuto quotidiano.
Un quotidiano il cui trascorso è privato, personale, e da lì diparte nel tentativo di portare a galla quelle zone dell’inconscio a esso afferenti.
In questa pratica, che è sforzo teso quasi alla narcolessia del nuotatore e attenzione al reale della flâneuse, Franca Mancinelli si approssima alla “soglia di un segreto che mi chiama, come un cane, a muso chino, quando intercetta un punto in cui la vita affiora in un suo denso precipitatoâ€, accompagnando il lettore nello stesso luogo, davanti allo stesso disvelamento.
Franca Mancinelli (Fano, 1981), ha pubblicato Mala kruna (Manni, 2007) e Pasta madre (con una nota di Milo De Angelis, Nino Aragno editore, 2013).
Appare in Nuovi poeti italiani 6, a cura di Giovanna Rosadini (Einaudi, 2012).
Una sua silloge è compresa, con introduzione di Antonella Anedda, nel XIII Quaderno italiano di poesia contemporanea, a cura di Franco Buffoni (Marcos y Marcos, 2017).
Sue brevi prose sono raccolte in Libretto di transito (Amos Edizioni, 2018).
Elisa Vignali (Modena, 1981) si occupa di poesia e narrativa contemporanea. È autrice di un volume sull’opera di Silvio D’Arzo e ha pubblicato interventi critici su autori del Novecento. Collabora con la rivista di poesia e critica letteraria “Atelierâ€. Attualmente insegna in un istituto superiore di Bologna.
Martedì 23 aprile alle 18 in libreria
Alvaro Standardi presenta “Albero e città . La natura in trincea” (Il filo).
Ne parla con Giovanni Trentanovi.
Nella città che è insorta in difesa del bosco urbano dei Prati di Caprara una proposta di riflessione.
“anche se viene condivisa la necessità della presenza degli alberi nella città , non sembra che il cittadino moderno sia consapevole delle funzioni che esso svolge in questo contesto; o meglio, forse le ha dimenticate a seguito della precipitosa e disordinata fuga dalle campagneâ€
Uno sguardo nuovo sul ruolo dell’albero per la vita dell’uomo, che lo mette al centro delle relazioni con l’ambiente cittadino.
Un approccio nei confronti dell’albero e della natura stessa, che, attraverso una visione rispettosa e sensibile, vuole trasmettere le conoscenze essenziali sull’albero e rendere partecipi i cittadini e i lettori alle difficoltà a cui va incontro quando viene costretto in luoghi a lui non naturale, dove il costruito prevale in modo prepotente.
Un percorso nel verde cittadino, dove l’albero speso viene visto dall’autore, come se fosse in trincea e come se vivesse in modo faticoso accanto all’uomo.
Un manuale, quindi, che ci insegna e ci fa riflettere nello tesso tempo, ma che riesce anche a darci delle prospettive diverse.
Una nuova prospettiva per osservare la natura che ci sta accanto.
Alvaro Standardi è stato docente preso la facoltà di Agraria all’Università degli studi di Perugia.
Il suo destino era quello di diventare agricoltore, ma in seguito ha indirizzato i suoi studi verso la parte della natura rappresentata dall’albero, spinto in modo particolare dai ricordi d’infanzia.
Passione e studio, tra Belgio, USA e Italia, hanno portato Standardi a riuscire a clonare l’albero negli anni Ottanta.
Giovanni Trentanovi, dottore forestale e dottore di ricerca in ecologia, è borsista presso l’Università degli Studi di Padova, dove studia l’evoluzione della biodiversità vegetale in paesaggi rurali e urbani; svolge inoltre la libera professione come dottore forestale, occupandosi di pianificazione ecologica e valutazione ambientale.