Ecco gli orari:
lunedì mercoledì e sabato dalle 9,30 alle 19,30
martedì giovedì e venerdì dalle 9,30 alle 16,30 per variegate trasferte.
A seguire i nostri incontri a trame e in giro per la città ! Vi aspettiamo…
Lunedì 3 giugno alle 18 in libreria

Giovanni Diamanti presenta “Fenomeno Salvini†(Castelvecchi) e ne parla con Donatella Campus.

Matteo Salvini ha reinventato la Lega, portandola dal 3 al 30% in pochi anni. La sua ascesa, da consigliere comunale a figura di punta del governo e dell’area sovranista europea, ha a che fare con diversi fattori. 
La personalità e lo stile di comunicazione diretto e disintermediato; una strategia mediatica costruita con cura, che tiene insieme social network, televisione e presenza sul territorio; l’insistenza su pochi temi-chiave molto sentiti dagli elettori italiani al tempo del populismo, come immigrazione, Europa, pensioni.
Ma chi è, davvero, Matteo Salvini? Come funziona la sua macchina della comunicazione? Qual è il profilo del “nuovo elettore†leghista? Con analisi e dati esclusivi del sondaggio inedito Quorum/YouTrend.

Giovanni Diamanti è cofondatore di Quorum e YouTrend, e stratega della comunicazione specializzato in campagne elettorali. Docente alla Scuola Holden, fa parte del direttivo dell’Associazione Italiana di Comunicazione Politica. Editorialista de Il Gazzettino, collabora come analista politico per Linkiesta.it e Radio Radicale

Donatella Campus è docente di Comunicazione politica e di Modelli di leadership politica presso l’università di Bologna.


Martedì 4 giugno alle 17
presso la Sala dello Stabat Mater alla Biblioteca dell’Archiginnasio a Bologna
“Vent’anni di Q. Sul rapporto tra ricerca storica e narrativa†con interventi di Carlo Ginzburg, Adriano Prosperi e Wu Ming.
L’incontro inaugura la mostra “Come un incendio d’estate secca e ventosa. Vent’anni di Q, un libro rivoluzionario tra storia della stampa e riforma”
Mostra a cura di Marcello Fini e Michele Righini con la collaborazione di Wu Ming.
Bookshop a cura di Trame.
In occasione del ventennale della pubblicazione del romanzo Q di Luther Blissett (Torino, Einaudi, 1999), la Biblioteca dell’Archiginnasio esporrà i propri materiali documentari – testi a stampa, manoscritti, stampe, disegni – riferibili alle vicende narrate nel romanzo e ai personaggi storici che vi compaiono. La mostra sarà anche online con un sito dedicato, in cui saranno presentati, secondo la stessa struttura, i materiali esposti e altri documenti aggiuntivi, alcuni dei quali finora inediti.
Sono previste visite guidate gratuite condotte dai bibliotecari dell’Archiginnasio, curatori della mostra, in collaborazione con Wu Ming.

Giovedì 6 giugno alle 18
alla Fondazione 2000 in Piazza dell’Unità 4 a Bologna
Luca Martini presenta “Mio padre era un comunista“ (Morellini 2019) e ne parla con Luigi Tosiani, segretario della Federazione PD Bologna. Modera l’incontro Alberto Sebastiani, giornalista de La Repubblica.
Bookshop a cura di Trame.
A 30 anni dal 1989 la generazione che ha visto cadere il Muro di Berlino fa pace con i propri padri che vissero l’epoca delle grandi ideologie contrapposte, del Sessantotto e della contestazione. Uomini come tutti, con un grande desiderio di giustizia e tante imperfezioni.
Virginio è un uomo di successo che vive un’esistenza agiata alla guida di una importante azienda meccanica dell’Emilia Romagna. Alla soglia dei 50 anni si ritrova fare i conti con il proprio passato che torna a bussare alla porta con una violenza inattesa: un padre comunista che gli ha insegnato valori ingombranti che non ha mai pienamente condiviso, un’automobile maledetta, segnata dal sangue e da una storia oscura e misteriosa che viene da lontano; una madre assente ma presente nel ricordo e nella capacita di evocare sensazioni e paure non sopite e mai del tutto dimenticate dal protagonista. Un viaggio a ritroso alla ricerca di una redenzione difficile ma necessaria, sconfiggendo ad uno ad uno i fantasmi di quell’infanzia che non è stato capace di combattere da bambino, autentiche ombre paurose e misteriose di una vita trascorsa tra sensi di colpa e desiderio di rivalsa.
Luca Martini (1971), bolognese, è presente in numerose antologie e riviste letterarie, ed è autore di circa trecento poesie, monologhi teatrali, una settantina di racconti, romanzi e favole illustrate. Tra le sue pubblicazioni più recenti: il romanzo Il tuo cuore è una scopa (Tombolini Editore, 2014), le raccolte di racconti L’amore non c’entra (La Gru, 2015) e Manuale di sopravvivenza per bambini invisibili (Pequod, 2018), la raccolta collettiva di memorie Il nostro due agosto (nero) (Tombolini Editore, 2015) e il libro per bambini Il coccodrillo che voleva essere drago (D Editore, 2017). Insieme a Gianluca Morozzi ha curato, tra le altre, le antologie di racconti Più veloce della luce (Pendragon, 2017) e Vinyl – storie di dischi che cambiano la vita (Morellini, 2017). Insieme a Barbara Panetta ha curato l’antologia On the radio – storie di radio, dj e rock’n’roll (Morellini, 2018).
Sempre giovedì 6 giugno a partire dalle 18
in piazza Verdi a Bologna
arriva la quinta edizione di Piazza Letteraria.
Trame supporta il bookshop.
“All’interno di BATTI IL TUO TEMPO festival – VII ed. un’anima pulsante ogni anno con ardore prende spazio: è l’idea della sublime condivisione di esperienze artistiche, è il corpo materiale di chi si mette in gioco per dedicarsi ad uno spazio collettivo, creato dal basso e dai bisogni di tante studentesse e tanti studenti che nelle aule universitarie a volte si sentono soffocare, dove idee ed esplosioni di senso hanno bisogno di riversarsi nelle piazze e nelle strade.
Abbiamo bisogno di raccontare e di essere raccontati, di porre al centro quelli che sono i nostri discorsi: la crisi, l’ondata di eventi politici, lo scatenarsi della bestia razzista, l’ascesa al governo di lega e 5 stelle, la risposta delle tanti e dei tanti attraverso i movimenti sociali, il femminismo, la transizione ecologica e la questione ambientale.
Ogni attore in campo ha un suo posto e chi scrive, chi recita, chi suona ha una sua modalità di rappresentare tutto ciò. Nel costruire nuove narrazioni abbiamo bisogno di un luogo che ci rappresenti, che sia orizzontale e trasversale. Piazza Verdi negli anni ha ospitato molte e molti di noi nelle più svariate forme: incontri pubblici, assemblee, eventi musicali e culturali, manifestazioni politiche.
Una piazza, un evento culturale costruito dal basso, per la città e nella città che respira crediamo che possa essere una parziale risposta alle esigenze di chi vive una zona sempre più sotto i riflettori della governance, che fendendo a colpi di riqualificazione e tentativi di gentrificazione pretende di trasformare un luogo in cui ogni giorno costruiamo percorsi di socialità , condivisione di saperi e proposte culturali, espressione di una zona universitaria eterogenea, che parla lingue e dialetti differenti, in continuo movimento, un bacino di bisogni e desideri.
Il 6 giugno questa poliforme intenzione di narrazione si alternerà in tante voci, dalle 18 alle 00 scrittori e scrittrici, musicist*, teatranti, studenti e studentesse, poeti, attori e attrici, dj’s, rapper si susseguiranno in performance/reading di 10-15 minuti ciascun*.
Durante l’iniziativa troveranno spazio anche case editrici indipendenti e librerie, incursioni artistiche ed esposizioni di ogni tipo.
Sabato 8 giugno alle 14,30 in libreria
si chiude la stagione primaverile di “letture sul sofà â€, e il percorso nella letteratura giapponese, con il libro “Maschere di donna†di Enchi Fumiko, edito da Marsilio.
L’incontro è come sempre aperto a tutti.
Per chi volesse fare i “compiti delle vacanze†la lettura prevista per settembre è “Viaggio alla fine del millennio†di Abraham Yehoshua (Einaudi).

Sempre sabato 8 giugno alle 18
Dario Pontuale presenta “Certi ricordi non tornano” (CartaCanta) e ne parla con Valentina Ruvoli.

La Fortezza è una fabbrica di liquori ormai in disuso, compressa fra il Barrio e il Fiume. Tra i palazzi del quartiere periferico svetta il civico 49, ultimo baluardo di resistenza nei confronti della Panopticon, la società proprietaria dell’impianto che vorrebbe trasformare in un moderno centro commerciale. È qui che Michele, sedici anni, viene sorpreso a scrivere una grossa O con una A all’interno su un muro dell’edificio da Alfiero, un condomino con gli occhiali alla Pertini.
“L’inizio è insolitamente conradiano – un uomo cade in mare mentre un’onda si abbatte su una scialuppa. Ma subito una parola incrina, o semplicemente dissona, nell’immagine quasi sovratemporale da romanzo d’avventura di mare. È una parola ipercontemporenea: “resilienzaâ€. Utile a leggere l’intero romanzo come una meditazione narrativa sul tema, o meglio ancora: un racconto lungo in cui lampeggia quel lemma come la chiave di un enigma.†(dalla prefazione di Paolo Di Paolo).
Dario Pontuale (Roma, 1978): scrittore, critico letterario e studioso di letteratura Otto-Novecentesca. Autore dei romanzi La biblioteca delle idee morte (2007), L’irreversibilità dell’uovo sodo (2009), Nessuno ha mai visto decadere l’atomo di idrogeno (2012), Certi ricordi non tornano (2018) e del racconto I dannati della Saint George (2015). Della biografica critica Madame Bovary di Gustave Flaubert: L’intramontabile Emma (2013), Il baule di Conrad (2015), Le malle de Joseph Conrad – Edition Zeraq, Bordeaux, (2016), La Roma di Pasolini (2017) e della raccolta di saggi Ciak si legge (2016) e Una tranquilla repubblica libresca (2017). Ha curato edizioni di Flaubert, Maupassant, Zola, Musil, Stevenson, Melville, Conrad, Svevo, Salgari, Tolstoj, Puskin, Cechov. Co-autore del documentario indipendente P.P.P. profezia di un intellettuale.
Fondatore, insieme a Paolo Di Paolo, della rivista letteraria Passaporto Nansen, collabora con la rivista salgariana Il corsaro nero.