NEWSLETTER dal 14 al 19 ottobre (Trame e dintorni)

Ecco gli incontri della prossima settimana, ben assortiti come sempre.

Orari i soliti: lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30 e gli altri giorni dalle 9,30 alle 19,30. Niente domeniche, per ora

Vi aspettiamo!

Lunedì 14 ottobre riapertura speciale dalle 20,30
e alle 21
 LA SERE VI LEGGE
 Chimamanda Adichie

Come ben sapete i posti a sedere sono una ventina, e la lettura durerà circa un’ora, la libreria riaprirà verso le 20,30, se volete star comodi siate puntuali, che alle 21 la Sere vi legge!!!
#LaSerevilegge approda alla Libreria Trame per una serata di racconti al femminile. Una lettura ad alta voce per conoscere le donne di Chimamanda Ngozi Adiche, in continuo divenire tra Nigeria e Stati Uniti. Donne che si mostrano senza veli, scoprendo timori, sogni e dolori che ne segnano le esistenze; donne sole, vittime di matrimoni combinati con mariti che non amano e dai quali non sono amate; donne tradite e infine donne che combattono per la propria indipendenza e identità.
Le letture sono tratte da “Quella cosa intorno al collo” di Chimamanda Ngozi Adiche (Einaudi).

Serena (alias la Sere) ha scoperto il suo amore per i libri ben prima di imparare a leggere, grazie a genitori anni ’70 che l’hanno svezzata a biscotti Plasmon e filastrocche di Gianni Rodari, favole di La Fontaine e storie di Mario Lodi. Con un libro sempre in borsa, ora è una lettrice molto selettiva che scrive di libri sul suo blog e ama leggere ad alta voce per amici e sconosciuti.

Martedì 15 ottobre alle 17,30
al Museo del Risorgimento in Piazza Carducci 5 a Bologna
David I. Kertzer presenta “Il papa che voleva essere re” (Garzanti) e ne parla con la storica Francesca Sofia.
Bookshop a cura di Trame.

Novembre 1848. Pochi giorni dopo l’assassinio del suo primo ministro avvenuto nel cuore di Roma, papa Pio IX si ritrova prigioniero nel suo stesso palazzo: l’onda rivoluzionaria che sta sconvolgendo l’Europa sembra poter mettere fine al potere temporale se non addirittura all’istituzione stessa del papato. Così, travestito da semplice parroco, il pontefice scappa da una porta secondaria e parte per l’esilio. Eppure, solamente due anni prima, la sua elezione aveva generato profondo ottimismo in tutta Italia: dopo il pontificato repressivo di Gregorio XVI il popolo guardava al nuovo, giovane e benevolo papa come all’uomo che avrebbe traghettato lo Stato Pontificio verso la modernità, forse persino favorendo la nascita di un’Italia unita.

David Kertzer possiede il raro talento di riportare in vita gli eccezionali protagonisti di queste vicende – Napoleone III, Garibaldi, Tocqueville, Metternich – e, unendo una narrazione avvincente e cinematografica all’accuratezza dell’analisi storica, getta nuova luce sul declino del potere religioso in Occidente e sulla nascita della moderna Europa.

David I. Kertzer insegna Italian studies presso la Brown University. Con “Il patto col diavolo”, dedicato ai rapporti fra Pio XI e Mussolini, ha vinto il Premio Pulitzer nel 2015.

Martedì 15 ottobre alle 18 in libreria
Prisca Amoroso presenta “Pensiero terrestre e spazio di gioco. L’orizzonte ecologico dell’esperienza a partire da Merleau-Ponty” (Mimesis) e ne parla con Francesco Di Maio e con Paulo Fernando Lévano.

Il progetto di fondo di questo libro è la costruzione di un concetto di “soggetto” che renda conto del momento ecologico, inteso come orizzonte dal quale il soggetto emerge, con conseguenze epistemologiche ed etiche. Dalla rivoluzione scientifica ai viaggi spaziali, il nostro ancoraggio alla Terra – questo grande inaggirabile che, per Husserl prima, per Merleau-Ponty poi, si corrisponde con il corpo vivo – si è indebolito, facendosi più mediato. Che ne è, allora, del gioco che coinvolge il soggetto e il mondo? È possibile pensare la Terra come un oggetto? È necessario rinunciare a parlare di soggettività?

Proprio a partire dal gioco, percorreremo, con il supporto di una selezione di testi, alcuni importanti snodi del discorso contemporaneo sul rapporto soggetto-mondo.

Prisca Amoroso è dottoressa di ricerca in Philosophy, Science, Cognition, and Semiotics presso l’Università di Bologna. È membro del centro di ricerca Officine Filosofiche dello stesso ateneo. È autrice di numerosi saggi sui temi del gioco, della soggettività, dell’ecologia in riviste specializzate.

Francesco Di Maio é studente di Semiotica a Bologna. È membro di PreTesti, Prospettive Italiane e officinaMentis. Nel tempo libero, legge cose.

Paulo Fernando Lévano è filosofo e si interessa di linguaggio e storia della scienza. Dal 2016 è uno degli organizzatori del seminario di ecosofia di ubiminor presso il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Unibo.

Mercoledì 16 ottobre alle 18 in libreria
Massimo Allegrezza presenta “Mabundi, In viaggio con Bloom” (Prospero) e ne parla con Diletta Rusolo.

“Un ultraottantenne con la curiosità di un bambino, gli occhi fermi e provati di chi è uscito vivo da tre guerre, le urla festanti di gruppo di bambini sconosciuti sono la struttura nella quale trovano riparo anche un autista amante del reggae e delle escursioni in montagna, una vecchietta che vende erbe e tace, e un cammello. Come tutte queste figure (e parecchie altre) riescano a rimanere cucite insieme forse solo Bloom alla fine lo sa. E ne sono sicuro perché ero lì con lui.”

Angola, Danimarca, Ecuador, Iraq, Palestina, Saint Vincent e Grenadines, Sudan: Mabundi è un caleidoscopio di avventure, una collezione di persone incontrate lungo il cammino, una sequela di episodi vissuti, un lucido (be’, non proprio sempre!) sguardo sulla quotidianità.

Massimo Allegrezza, classe ‘79 e originario di Senigallia (AN), attualmente lavora come cooperante in Iraq. Oltre dieci anni come educatore gli hanno fatto maturare una certa inclinazione all’accoglienza e l’esperienza sul campo una spiccata capacità di adattamento. Mette nello zaino un po’ di entrambe ogni volta che riparte. Scrivere è il suo modo di rielaborare, digerire e condividere, mentre cerca di capire che piega far prendere alla sua vita. 

Diletta Rusolo, nata sotto le due torri nel 1980, da bambina dipinge e scrive poesie, da ragazza
sogna di fare l’attrice di teatro. Si laurea prima in Criminologia e poi in Neuroscienze. Attualmente impegnata nello studio dei linguaggi specifici dell’arte terapia come strumento di cura. Lavora come psicologa clinica per l’Ausl di Bologna, il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna e per Opengroup.




Giovedì 17 ottobre alle 21,30
al Gallery 16 in via Nazario Sauro a Bologna
Lucio Mazzi presenta il volume di Vito Vita “Musica Solida. Storia dell’industria del vinile in Italia” (Miraggi edizioni).
Partecipano Oderso Rubini (Harpo Bazaar, Italian Records) e altri ospiti a sorpresa.
Reperti in vinile su fonovaligia di Checco Ted Nylon Garbari.
Bookshop a cura di Trame.

“Musica Solida, cioè la musica incisa su supporto fisico, che sia ceralacca, vinile o cd, contrapposta a quella attuale, liquida o, come uno dei discografici intervistati nel volume la definisce efficacemente, gassosa.
La musica del passato, che spesso ha rivestito un ruolo rilevante socialmente e culturalmente, raccontata attraverso la storia di chi in Italia l’ha fabbricata, cioè le case discografiche, dalle origini in forme ancora artigianali fino agli sviluppi del secondo dopoguerra e del boom dei 45 giri, per arrivare ai decenni successivi e alle crisi dovute all’evoluzione tecnologica dei supporti, fino ad arrivare alla quasi totale eliminazione di essi e alla sostituzione dei solchi dei vinili con una serie di 1 e 0.
Un pretesto per riscoprire, attraverso la ricerca storica, le radici culturali di questo mondo musicale che è stata arte ma anche scienza al servizio dell’arte.”

Vito Vita (Torino 1964), cresciuto “a pane e canzonette condite con hit parade”, nella seconda metà degli anni Settanta ha lavorato a Radio Incontri, radio libera torinese. Negli anni Ottanta ha scritto recensioni e articoli di musica su «Gioventù Operaia». Nel 1987 ha cofondato la band rock demenziale Powerillusi. Ha scritto per varie riviste musicali, tra cui «Raropiù», «BEATi voi!», «Storie di giovani pop», «Nuovo ciao amici» e «Musica leggera». Ha collaborato al libro a cura di Walter Pistarini Fabrizio De André. Canzoni nascoste storie segrete (Giunti 2013), e ai volumi Le ragazze dei capelloni. Icone femminili beat e yé-yé 1963-1968 a cura di Franco Brizi (Coniglio 2010) e Da Mameli a Vasco. 150 canzoni che hanno unito gli italiani a cura di Maurizio Becker (Coniglio 2011). Attualmente scrive per «Vinile» e «Prog Italia».

Venerdì 18 ottobre alle 18 in libreria
Luca Bombardieri e Tommaso Pippucci presentano “Le fate amare” (Valigie Rosse) e ne parlano con Matteo Marchesini.
Si dice che qualcuno porterà un ukulele!

Quando la Bruna del Lago, principessa di Giovacchia, viene rapita dal malefico Insultàno per farne la propria sposa, soltanto un’impresa ardimentosa potrà riportare a re Belando l’incantevole figlia. Un’impresa degna di due paladini come Urlando e Fluendo, discendenti di una interminabile genia di cavalieri: Le fate amare sarà quindi il resoconto, picaresco ed esuberante, dell’avventura che questi due protagonisti, districandosi tra bisticci linguistici, fraintendimenti e slittamenti di significato, decideranno di intraprendere per ricondurre a casa la giovane perduta. Un cammino tortuoso fatto di bizzarre brigate, rivoluzioni, luoghi incantati, tradimenti e provvidenziali alleanze, e al termine del quale la perpetua lotta tra Bene e Male verrà giocata sulla capacità di riconoscere i propri puoi in mezzo a mandrie di buoi.
Romanzo cavalleresco a tratti paradossale, Le fate amare, come evidenzia Dente nella prefazione, è un libro che «vi disintegra la lingua» e in cui «le parole si scambiano i significati come fossero vestiti con cui vestirsi e svestirsi per gioco, per divertirsi».

Luca Bombardieri e Tommaso Pippucci pubblicano una prima raccolta di prose con il titolo Trompe l’oeil, trompe l’oreille (Zona Editore).
Da questo libro viene adattato una performance per il teatro rappresentata nei due anni successivi in vari teatri e festival in Italia e all’estero mentre sue riduzioni, in forma di sketch, sono apparse in televisione e trasmesse per radio (Radio 3 Suite, RadioRai; Maurizio Costanzo Show, Canale 5).
Nel 2013-2015 collaborano con Rai Radio 3, con il programma “La lingua batte”, a cura di Cristina Faloci e Giuseppe Antonelli, e prendono parte a varie manifestazioni (Giornata ProGrammatica, Radio Rai 3, Olimpiadi dell’Italiano, MIUR, Accademia della Crusca, Italian Writers, New York University).
“Le Fate Amare” (2019) edito da Valigie Rosse è il loro primo romanzo.

Sabato 19 ottobre ore 18 in libreria
in occasione di Paesaggi di Poesia 11a edizione
presentazione del libro di Luigi Di Ruscio “Poesie scelte 1953-2010” (Marcos Y Marcos).
Massimo Gezzi, curatore dell’antologia dedicata al poeta marchigiano, ne parla con Luciano Mazziotta e Sergio Rotino.

Di Ruscio, nato a Fermo nel 1930 e morto a Oslo nel 2011, è uno di quegli autori che in vita hanno scontato una marginalità editoriale capace di offuscarne il valore delle opere. E a poco gli è valsa la stima e l’attenzione di poeti quali Fortini, Quasimodo, Majorino o Porta.
La semiclandestinità editoriale è legata solo in parte al fatto che Di Ruscio sia stato un operaio emigrato in Norvegia per lavorare. Di fatto, il valore dei suoi versi carichi di una capacità propulsiva senza eguali ha iniziato a essere apprezzato soprattutto da un pubblico giovane, solo dopo la sua morte.
Conferma di questo apprezzamento è proprio Poesie scelte, autoantologia con innesti attentamente studiati da parte di Massimo Gezzi, che nel gire di breve tempo ha visto esaurirsi le prime due edizioni.
Non un grido flebile di aiuto, ma la sacra coscienza, anche rabbiosa, sempre centrata, di chi lo conosce e lo vive in esperienza diretta, urticante, pelle contro pelle.

Luigi Di Ruscio (Fermo, 27 gennaio 1930 – Oslo, 23 febbraio 2011) è stato un poeta, scrittore e saggista italiano. Da citare fra le sue pubblicazioni Non possiamo abituarci a morire (1953) Istruzioni per l’uso della repressione (1980), L’iddio ridente (2008).

Massimo Gezzi è nato nelle Marche nel 1976. Poeta (Il mare a destra, 2004; L’attimo dopo, 2009; In altre forme/En d’autres formes/In andere Formen, 2011), critico letterario, traduttore, è insegnante di italiano presso un liceo di Lugano, dove risiede. Dal 2014 fa parte del comitato di lettura dei Quaderni italiani di poesia contemporanea Marcos y Marcos.

Infine dal 16 al 18 Ottobre in Zona Universitaria
Trame collabora con il bookshop di Alma Riot

“WELCOME TO ALMA RIOT è il nostro benvenuto agli studenti e alle studentesse che arrivano quest’anno a Bologna; è il bentornato a chi se ne è allontanato anche solo per l’estate; è un’anticipazione di ciò che ci aspettiamo dall’Università: con questa tre giorni di iniziative noi desideriamo, fin da subito, portare il nostro sguardo sulla zona universitaria, il punto di vista di studenti e studentesse soffocati da un’immagine sempre più cupa e meno attraversabile di questi spazi, interamente voluta e costruita da chi pretende di amministrare questa porzione di città, Comune e governance universitaria.
Per noi questa zona non deve e non può essere uno spazio di mero passaggio nel quale venire riempiti di contenuti che non ci riguardano, per provare a scalare le gerarchie di una qualche azienda; per noi questa zona deve invece essere un luogo in cui mettersi in gioco in prima persona, da attraversare attivamente, una fucina di idee e uno spazio di confronto costante, di socialità e di cultura costruita dal basso.
Pensiamo che sia fondamentale costruire un modo nostro di vivere la zona universitaria, che parta da noi e che sia antifascista, antirazzista e antisessista.
Durante le giornate di “Alma Riot” anche quest’anno ci riapproprieremo dei nostri tempi e dei nostri spazi all’interno e all’esterno dell’Università, ma soprattutto ci riapproprieremo di quei discorsi che troppo spesso il capitale distorce e piega al proprio desiderio di profitto.

MERCOLEDì 16/10 @ Via Zamboni 32 alle 17 presentazione del libro “Idee di una comunista sessualmente emancipata” di Aleksandra Kollontaj, con Margherita Grazioli.
E presentazione del laboratorio sul genere: CYBILLA. A seguire aperitivo

GIOVEDì 17/10 @ Piazza Verdi alle 20 “Poesiabbestia” POETRYSLAM con Messìa e Mezzopalco
A seguire dj set

VENERDì 18/10 @ Via Zamboni 38 alle 19 ECOLOGIA POLITICA dibattito con Salvo Torre e Alice dal Gobbo.
Poi presentazione del laboratorio di ecologia politica: UNTIL THE REVOLUTION
A seguire RECLAIM THE STREET in via Zamboni con TimeShift Bologna

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