Giornate intense scavallando questo lunghissimo febbraio verso il marzo pazzerello.Â
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Giovedì 29 febbraio alle 20,30 al cinema Perla in via san Donato a Bologna
CineclubB presenta “Frutto proibito” di Billy Wilder, preceduto dalla presentazione del libro di Ivan Cipressi edito da UtOrpheus.
La nostra libreria affianca il cineclub, inoltre il film è molto bello e si vede raramente. Siateci!
Venerdì 1° marzo alle 19 al Circolo della Pace di via del Pratello 53
per la rassegna letteraria Book Makers
Maria Pia Simonetti presenta “Cavallo azzurro vestito rosso†edito da Passigli.
Bookshop in collaborazione con Trame.
Undici racconti che sono altrettante riflessioni sul senso perduto delle cose, come a riscoprirne e rilanciarne il significato nelle nostre esistenze. perché un senso c’è sempre, come nel lungo e bellissimo “cari saluti da Salimbù”, dove sarà proprio tra le righe del racconto che una figlia e una madre riusciranno finalmente a ricomporre la loro difficile storia.
L’autrice converserà  con Balanzone e con la signora Maria, due burattini animati da Enza Fanti.
Lunedì 4 marzo dalle ore 19 al Rapsodia Caffè, in Via Bertiera 10 a Bologna,
si terrà un nuovo appuntamento del ciclo di incontri ANCHE POETA.
Paola Loreto presenta il libro “La memoria del corpo” (Crocetti, 2007) e altri testi editi e inediti.
Bookshop in collaborazione con Trame.
Il pubblico è invitato a partecipare con letture e spunti sul tema “Il corpo e la poesia, il corpo della poesia”.
Martedì 5 marzo alle 18 in Sala Conferenze al 2° piano della Biblioteca SalaBorsa in piazza del Nettuno a Bologna
Flavio Vanetti parla del suo libro “Il nome della rosea†(edizioni Lit) con Paolo Francia.
Bookshop a cura di Trame.
Un giornale in espansione, anzi in pieno boom. Un luogo centrale nella mitologia del giornalismo degli anni Ottanta e delle sue tirature record, ma anche un posto pieno di storie e di personaggi ai limiti dell’assurdo, in cui mentre si faceva questo mestiere ai massimi livelli ci si poteva persino divertire, e non poco.
Flavio Vanetti, che ha lavorato alla Gazzetta dello Sport dal 1982 al 1989 (quando passò al Corriere della Sera), ci racconta quei sette anni, nei quali il rigore del lavoro e dei servizi si sposava a momenti incredibilmente spassosi.
Mercoledì 6 marzo alle 17 a San Giorgio in Poggiale in via Nazario Sauro 20/2 a Bologna
Perché non basta più un lavoro qualsiasi: Alberto Orioli e Aldo Bottini presentano “Il Lavoro del Lavoro†(Il Sole 24Ore) in dialogo con Diana Cavalcoli, giornalista del Corriere della Sera.
Bookshop a cura di Trame.
Mezzo di sostentamento, modalità di realizzazione dei propri talenti, veicolo per esercitare appieno una cittadinanza consapevole: finora era semplice definire il valore e il ruolo del lavoro. Ora tutto sta cambiando: la centralità del lavoro, il valore del tempo e della retribuzione, la scala delle priorità , è una rivoluzione sociale prima ancora che economica e probabilmente culturale. La pandemia ha cambiato il modo di lavorare, ma ha indotto una percezione nuova del valore lavoro: non il lavoro per vivere, né tantomeno vivere per lavorare, ma piuttosto cercare un lavoro che abbia significato per sé e per la società .
Il lavoro intreccia il rapporto tra le generazioni, lo scambio dei saperi, la dialettica dell’innovazione, la cultura della gerarchia, il rapporto tra talento e necessità sociali: non è una semplice attività umana. Rimane la quintessenza dell’essere umani.
In questo dialogo tra il giornalista e il giuslavorista il lavoro diventa così l’occasione per discutere sì di nuove regole, di diritti, di nuove o vecchie discriminazioni, ma anche di ciò che sta velocemente mutando nel costume sociale, nelle nuove parole d’ordine.