NEWSLETTER dal 4 al 18 febbraio

Una newsletter piena di incontri, ripartendo anche con Virtual Trame sulla nostra pagina Facebook.
Poi TPO, Ateliersi e Biblioteca SalaBorsa.
Gli orari della libreria restano quelli soliti, il lunedì e il giovedì dalle 9,30 alle 16,30, e gli altri giorni dalle 9,30 alle 19,30, tranne la domenica.
L’accesso a Trame è soggetto alle nuove normative, per qualunque cosa dateci un colpo di telefono…

Venerdì 4 febbraio alle 18,30
al TPO in via Casarini 17/5 a Bologna
Presentazione del libro Fascismo Mainstream di Valerio Renzi, edito da Fandango.
Dialogano con l’autore Alice Facchini e Damien Pellegrino.
Bookshop in collaborazione con Trame.
INGRESSO GRATUITO CON SUPER GREEN PASS E FINO AD ESAURIMENTO POSTI.

L’avanzata dell’estrema destra, il successo di tesi xenofobe e suprematiste, l’ingresso nel dibattito pubblico di concetti e riflessioni fino a poco tempo fa ritenuti impresentabili: perché un’ideologia che si riteneva definitivamente sconfitta dalla storia si riaffaccia sullo scenario contemporaneo?

Valerio Renzi, giornalista, da anni si occupa di destre radicali e culture di destra. Caporedattore della cronaca romana del quotidiano online Fanpage.it, ha scritto La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee (Edizioni Alegre, 2015).

Alice Facchini, giornalista, scrive per l’Essenziale (il nuovo settimanale di Internazionale sull’Italia) e Redattore sociale. Si occupa di temi sociali, ambientali e di diritti umani. Ha collaborato con TheGuardian, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Rai3, Altreconomia e altre testate.
Damien Pellegrino, redattore del podcast di cultura e attualità “Ragù”.

Domenica 6 febbraio alle 18,30
all’Ateliersì in via san Vitale a Bologna
presentazione del libro di Ilenia Caleo “Performance materia affetti”, l’autrice dialoga con Fiorenza Menni e Piersandra Di Matteo.
Ingresso gratuito. Bookshop in collaborazione con Trame.

Ilenia Caleo, performer attivista e ricercatrice, pubblica nel 2021 per Bulzoni Editore il libro “Performance materia affetti. Una cartografia femminista” per rispondere alla domanda “come i corpi sono politici oggi?
Il volume indaga quanta potenza creativa esprimono i corpi che la teoria politica non riconosce e quanta politica c’è nelle pratiche performative di cui gli studi teatrali non riescono da dare conto.

Lunedì 7 febbraio alle 18
alla biblioteca SalaBorsa in piazza del Nettuno a Bologna in sala conferenze
incontro con Vanni Santoni, autore di “La verità su tutto” (Mondadori 2022), in dialogo con Loreta Minutilli e Gianluca Morozzi. Incontro realizzato in collaborazione con Mondadori.
Bookshop a cura di Trame. Ingresso gratuito.

Una volta raggiunta la capienza massima consentita non sarà possibile entrare e sostare in piedi.
Si può accedere agli incontri nel rispetto delle norme vigenti sulla prevenzione alla diffusione del Covid.

Cleopatra Mancini è una giovane donna dalla vita tranquilla e soddisfacente quando incappa per caso in un video che la sconvolge al punto da cambiare per sempre il corso della sua esistenza. È un porno amatoriale in cui crede di riconoscere la sua ex ragazza Emma.
Ma cos’è successo a Emma dopo che Cleo l’ha tradita e poi lasciata?
Il senso di colpa di Cleo è la miccia che fa divampare quella che comincia come una semplice crisi di mezz’età, ma che presto si trasforma in un’indagine sul male commesso in passato, alla ricerca di una redenzione. Cleo si mette a studiare ogni tipo di filosofia e pratica religiosa e parte alla scoperta delle più bizzarre realtà spirituali presenti in Italia. Un’esplorazione che la allontana sempre di più dalla sua vita di prima, fino all’adesione a una piccola comunità sugli Appennini.
Al culmine del suo percorso Cleo fonderà a sua volta una comunità, destinata a diventare sempre più grande e potente e ad assumere contorni pericolosamente simili a quelli di una setta.
“La verità su tutto” è la storia di una vita comune che diventa improvvisamente e imprevedibilmente straordinaria: è una lettura coinvolgente e spassosa, dal ritmo incalzante, ed è la prima indagine romanzesca su un tema da sempre dibattuto: il modo in cui nascono e funzionano le comunità religiose e spirituali.

Giovedì 10 febbraio a partire dalle 18,30
effequ, Libreria Trame e TPO presentano “Campo di battaglia” di Carolina Capria.
Dialoga con l’autrice Ilaria Guberti (cs Làbas e TPO)
Bookshop in collaborazione con Trame.
INGRESSO GRATUITO CON SUPER GREEN PASS E FINO AD ESAURIMENTO POSTI.

Liberarsi dal giudizio sul corpo significa riappropriarsene.
Dal primo sangue alla vecchiaia, il corpo femminile diventa oggetto di discussione, contese, critiche e giudizi. Non soltanto dai media: la stessa società dispone criteri specifici, e talvolta contraddittori. Devi essere forte, ma delicata. Devi essere bella, ma naturale. Devi essere assertiva, ma accondiscendente.
Esiste una maniera di venirne fuori, di non rendere tutto questo una forma di schiavitù?
Attraverso un’accurata, appassionata eppure semplice analisi critica delle convenzioni e imposizioni su ciascuna parte del corpo femminile, Carolina Capria (L’ha scritto una femmina), che da lungo tempo indaga questo tema in chiave ‘pop’, si risponde che la via d’uscita sta nel vedersi per intero, e non dover essere, ma volerlo.

Carolina Capria vive a Milano, dove ha iniziato la propria carriera da autrice per la TV, è stata ideatrice e sceneggiatrice di episodi per serie Piloti e per Camera Café.
È autrice di libri per ragazzi, tra cui 4 amici online! (Piemme 2011), Quasi fratelli (Mondadori, 2013), La circonferenza di una nuvola (Harper Collins 2019).
Insieme a Mariella Martucci è autrice di numerose opere tra cui le serie La Banda delle Polpette (Mondadori 2012-2013), Jo Corallina (Mondadori 2014), e Berry Bees, (Fabbri editori 2018, da cui è tratta la serie animata di Rai Gulp, 2019). È autrice e ideatrice della notissima pagina Instagram L’ha scritto una femmina, con cui promuove la letteratura femminile e abbatte pregiudizi e discriminazioni di genere.

Venerdì 11 febbraio alle 18, per Virtual Trame,
Caterina Falconi autrice di “La volta di troppo” (Clown Bianco) dialoga con Mariano Sabatini.

Rebecca è una donna obesa che da anni non esce dalla sua stanza da letto e passa il tempo facendo la detective al soldo di cuori infranti a caccia di prove del tradimento subito. Il suo terreno di caccia sono i social network: attraverso post, foto, commenti e like è in grado di ricostruire tresche e scappatelle. Delusa e tradita dagli uomini, Rebecca ha un figlio, Angelo, commissario di polizia. Il caso vuole che proprio lui sia chiamato a indagare sull’omicidio di un’antica rivale della madre. E così, madre e figlio si troveranno uniti in un’indagine che porterà alla luce rancori e conflitti mai risolti. Caterina Falconi dà vita a un personaggio indimenticabile, che non si vorrebbe abbandonare nemmeno una volta terminato il libro.

Caterina Falconi è laureata in Filosofia. Ha pubblicato i romanzi Sulla breccia (Fernandel, 2009); Sotto falsa identità (Galaad Edizioni, 2014); Dimmelo adesso (Vallecchi, 2021). Ha scritto, con Simone Gambacorta, Una questione di malafede. Scambio a due voci sulla scrittura creativa (Duende, 2010). Con Francesca Bonafini, Non avremmo mai dovuto. Le frasi che gli uomini sposati dicono alle amanti (Ad est dell’equatore, 2015). Sempre con Francesca Bonafini, ha co-curato l’antologia La vita invisibile (Avagliano 2021). Per la Lisciani Libri, è autrice dei testi: E invece sì. 55 storie di coraggio, di idee, di passione (2018) con Gianluca Morozzi; Narciso (Collana I Miti raccontati ai bambini 2019); Shoefiti (Collana Black List 2019), Iliade (Collana I Poemi 2019).

Venerdi 18 febbraio a partire dalle 18,30
al TPO in via Casarini 17/5 a Bologna
Edizioni Gruppo Abele e Tpo presentano SENZA PADRONI TARANTO, L’ILVA E IL PALCOSCENICO
Michele Riondino e Piero Ferrante dialogheranno con Fiore Zaniboni e Alessandro Terra.
Bookshop in collaborazione con Trame.
INGRESSO GRATUITO CON SUPER GREEN PASS E FINO AD ESAURIMENTO POSTI.

«Non è la fabbrica in sé il problema. La fabbrica è cemento: cemento, fuoco, fumo, ferro. Ma la fabbrica non è viva, non agisce, non si rigenera. La fabbrica fa quello che l’uomo le dice di fare»
Attore è anche chi «si rimbocca le maniche per mettersi al servizio di un’idea nuova di società». Racconta così il suo mestiere Michele Riondino, interprete del cinema e della tv, noto al grande pubblico nei panni de Il giovane Montalbano. In questa appassionante intervista condotta da Piero Ferrante, Michele Riondino ci parla di Taranto, la sua città, e dell’Ilva, la fabbrica che ha messo a rischio la salute di generazioni di tarantini.
E racconta per quali ragioni ha scelto di schierarsi e di rappresentare, con l’arte e la musica, «il dolore profondo di una terra ignorata».

Michele Riondino è attore per il cinema, il teatro e la tv, dal 2012 è protagonista della fiction Rai Il giovane Montalbano. È impegnato nella sua città, Taranto, nel Comitato dei Cittadini Liberi e Pensanti. Dal 2013 è il direttore artistico del concerto dell’Uno maggio di Taranto insieme a Roy Paci e a Diodato.

Piero Ferrante, pugliese d’origine, vive a Torino dove lavora per il Gruppo Abele. Ha scritto racconti per libri e riviste. Animatore dell’associazione culturale Babelica di Torino, ha curato la raccolta Come spiriti adolescenti. 25 scrittori per Kurt Cobain, Radici Future, 2019.
Gli autori dialogheranno con Fiore Zaniboni, impegnata nel mondo dell’associazionismo da 20 anni, dalla fondazione di un Circolo Arci nella periferia di Bologna nel 2000 che l’ha portata a coordinare un progetto di cooperazione in Romania durato 7 anni. E’ nell’Ufficio di Presidenza di Arci Bologna ed è responsabile circoli e progettazione di Arci Bologna. Milita in Libera Bologna e Micce. Si occupa della tutela e dello sviluppo associazionismo ed è consulente per il Terzo Settore. E’ stata operatrice nelle case rifugio per la Casa delle Donne per non subire violenza di Bologna, si batte contro la violenza ostetrica.
E con Alessandro Terra del TPO.

NEWSLETTER in movimento

Rieccoci, va tutto molto meglio, per fortuna. E grazie a tutte le persone che hanno scritto, e con tanto affetto.

Riprendiamo i soliti orari, quindi lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30 (ma questa settimana per questioni di eventi esterni da gestire allunghiamo entrambi i giorni fino alle 18,30) e martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.

Le normative attorno cambiano molto rapidamente, e le seguiremo con voi.

A seguire gli incontri dei prossimi giorni, ospitati in giro per la città… Buona settimana!

Martedì 25 gennaio alle 20
al Gallery16 in via Nazario Sauro a Bologna
presentazione del libro “RAFFASOFIA – ll libro per trovare la felicità-tà-tà” (ed. Pienogiorno) alla presenza dell’autrice, Marina Visentin in dialogo con Franz Campi e con le letture di Melissa Matrone.
Gli eventi si svolgono in osservanza del DPCM attualmente in vigore. Prenotazione consigliata con messaggio sui social o chiamando lo 051.5060789.
Shop con accesso libero. Accesso al bar e agli eventi con green pass rafforzato.
Bookshop a cura di Trame.

RAFFASOFIA, manuale perfetto per trovare la felicità a suon di Carrà. Un libro senza genere e senza età, che coniuga nel quotidiano la filosofia di vita dell’amatissima Raffaella, per vivere a colori, accogliendo ogni sfumatura delle differenze del mondo.
Lo ha scritto la filosofa pop Marina Visentin, già autrice del bestseller Finalmente ho capito la filosofia, alla ricerca della formula per far risplendere la Raffa che è in noi. Allegramente, serissimamente, a passo di Tuca tuca.

Marina Visentin è nata a Novara, e da oltre trent’anni vive e lavora a Milano. Giornalista, traduttrice, consulente editoriale, una laurea in filosofia e un lontano passato da copy-writer in un’agenzia di pubblicità. Ha collaborato con varie testate nazionali, scrivendo di cinema e altro; ha pubblicato testi di critica cinematografica, saggi sulla storia del cinema, libri di filosofia e psicologia, e romanzi.

Giovedì 27 gennaio a partire dalle 20
al cinema Bellinzona in via Bellinzona 6 a Bologna (parcheggio gratuito in cortile ionterno)
con il Cineclub Bellinzona serata “Il mestiere di vivere: diventare grandi!”
Due film ormai divenuti culto, STAND BY ME [Rob Reiner, 1986] e MOONRISE KINGDOM [Wes Anderson, 2012], due storie intense e incredibili che raccontano un percorso di crescita, spesso accompagnato da traumi e difficoltà, ma anche da momenti indimenticabili.
Una imperdibile #doublefeature in compagnia di Manlio Castagna, autore del bellissimo libro “116 film da vedere prima dei 16 anni” (Mondadori 2021), che ci guiderà nei boschi di Castle Rock fino al campo scout Ivanhoe!
Bookshop a cura di Trame.

Alle ore 20 STAND BY ME di Rob Reiner [USA/1986]- pausa ristoro e alle 22:15 – MOONRISE KINGDOM di Wes Anderson [USA/2012]
i film sono proiettati in lingua originale, sott. italiano
SINGOLO film: €6,00 DOUBLE FEATURE: €10,00 prenotabile l’ingresso: https://bit.ly/3mAtB3u

Venerdì 4 febbraio alle 18,30
al TPO in Via Casarini 17/5 a Bologna
presentazione del libro “Fascismo Mainstream” di Valerio Renzi, edito da Fandango.
Dialogano con l’autore Alice Facchini e Damien Pellegrino.
Ingresso gratuito con supergreenpass, fino ad esaurimento posti.
Book corner a cura di Libreria Trame.

L’avanzata dell’estrema destra, il successo di tesi xenofobe e suprematiste, l’ingresso nel dibattito pubblico di concetti e riflessioni fino a poco tempo fa ritenuti impresentabili: perché un’ideologia che si riteneva definitivamente sconfitta dalla storia si riaffaccia sullo scenario contemporaneo?
Valerio Renzi, giornalista, da anni si occupa di destre radicali e culture di destra. Caporedattore della cronaca romana del quotidiano online Fanpage.it, ha scritto La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee (Edizioni Alegre, 2015).
Alice Facchini, giornalista, scrive per l’Essenziale (il nuovo settimanale di Internazionale sull’Italia) e Redattore sociale. Si occupa di temi sociali, ambientali e di diritti umani. Ha collaborato con TheGuardian, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, Rai3, Altreconomia e altre testate.

Damien Pellegrino, redattore del podcast di cultura e attualità “Ragù”.

NEWSLETTER del buon Anno (in emergenza)

La libreria Trame farà un pit stop di durata imprevedibile per assistenza ad un familiare in periodo postoperatorio.
Ci è impossibile, fino alla settimana dell’Epifania, garantire un’apertura, regolare o irregolare che sia.
Ce ne rammarichiamo e contiamo sulla vostra comprensione.
Speriamo davvero in in 2022 molto leggero!
Buon tutto!

Trame

ORDINI VIA MAIL PLEASE

PS di Nicoletta

purtroppo da casa non posso connettermi, nè essere attiva sui social, cercherò da passare di tanto in tanto per raccogliere ordini e comunicazioni

NEWSLETTER delle feste

Si corre verso la fine dell’anno, augurando a tutte e tutti giorni pieni di relazioni e pensieri belli.

Qui nel frattempo ospitiamo la mostra di Federica Ferraro, inaugurata con BilBOlBul 2021, e la pazzesca vetrina da lei decorata.

E in una intera parete è stata raccolta la mostra autografa “Poesie al muro” per mantenere vivo il legame di Trame con il progetto al momento silente e pulsante dei “Paesaggi di poesia”.

Gli orari dei prossimi giorni sono lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16, i giorni festivi dalle 12 alle 18, gli altri giorni dalle 9,30 alle 19,30.

Venerdì 24 dicembre ci saremo dalle 8,30 alle 18 e saremo in pausa il 25 e 26 dicembre.

Se avete desideri di letture rispondete alla mail e si prova ad accontentarvi, ma senza alcuna certezza, un po’ in tema con il periodo che si sta attraversando.

🙂

Martedì 7 dicembre alle 18
alla Biblioteca SalaBorsa in piazza del Nettuno a Bologna
presentazione del libro “Questo è domani. Gioventù, cultura e rabbia nel Regno Unito. 1956 – 1967” (Paginauno, 2020).
L’autrice, Silvia Albertazzi, dialoga con Gino Scatasta e Valentina Vetri.
Bookshop a cura di Trame.

Il 1956 è un anno-chiave nella storia inglese: mentre la crisi di Suez porta alla definitiva perdita di potere del Regno Unito sullo scacchiere mondiale, l’invasione sovietica dell’Ungheria è motivo di ripensamento degli ideali marxisti da parte di chi già ipotizzava un socialismo all’inglese. Tre eventi, al cui centro si pongono i giovani, la gente comune e l’idea di una cultura “ordinaria”, fondata sul recupero dell’esistente, si segnalano: il primo programma del Free Cinema; il debutto del dramma Ricorda con rabbia, e la mostra This Is Tomorrow.
Scopo di questo lavoro è dimostrare quanto questi avvenimenti del 1956 abbiano influenzato la scena culturale successiva – dagli angry young men alla new wave cinematografica alla pop art, dai Beatles alla swinging London – imponendo l’idea di una via britannica alla cultura, in grado di porsi come autentico “modo di vita”, oltre che corpus di lavoro intellettuale e immaginativo. Comune ai tre eventi è uno stesso proposito: “porre l’arte in una prospettiva spazio-temporale che confida nel futuro per essere completata”. Si tratta ora, a più di sessant’anni di distanza, di verificare come – se – quelle proposte sono state “completate”, osservandole da quell’allora lontanissimo futuro che oggi è il nostro presente.

Silvia Albertazzi insegna Letteratura dei Paesi di lingua inglese e Storia della cultura inglese all’Università di Bologna. Tra i suoi lavori: Lo sguardo dell’Altro (Carocci, 2000; 4°rist. 2011); La letteratura postcoloniale (Carocci, 2013); Letteratura e fotografia (Carocci, 2017); Leonard Cohen. Manuale per vivere nella sconfitta (Paginauno, 2018). Collabora con Alias, supplemento letterario del Manifesto.

Gino Scatasta insegna insegna Letteratura Inglese e Culture mediali anglofone nell’Università di Bologna. Fra le sue pubblicazioni: Il teatro di Yeats e il nazionalismo irlandese, 1890-1910 (Pàtron, 1996); The Invention(s) of Charles Dickens. Riletture, revisioni e riscritture (curato con F. Zullo, Bononia University Press, 2014) e Fitzrovia, o la Boheme a Londra (Il Mulino, 2018).

Valentina Vetri insegna Lingua Inglese all’Università di Bologna. Ha un Phd in Translation Studies dell’Università di Birmingham. Ha al suo attivo traduzioni di Wilde, Chesterton, J. K. Jerome, traduzione e cura dei sottotitoli di film e saggi di teoria della traduzione.

Martedì 14 dicembre alle 20
al Gallery16 in via Nazario Sauro 16 a Bologna
Ivano Porpora presenta “Un re non muore” (Utet), e dialoga con Marcello Fois.
Prenotazione tavoli 051.5060789 o messaggio sui social.
Dehor e shop con accesso libero. Tavoli al chiuso con Green Pass.
Bookshop a cura di Trame.

«Sono giunto alla conclusione che non tutti gli artisti sono giocatori di scacchi, ma che tutti i giocatori di scacchi sono artisti.» Marcel Duchamp.

In una delle definizioni più celebri e precise riferite agli scacchi, il campione del mondo Garri Kasparov definì il gioco delle sessantaquattro case «lo sport più violento che esista», mirato alla distruzione mentale dell’avversario. Per Anatolij Karpov, che con Kasparov diede vita a un’interminabile contesa per il titolo di migliore al mondo, gli scacchi sono una combinazione di arte, scienza e sport. E non è certo un caso se Marcel Duchamp ne rimase rapito al punto da abbandonare una carriera di artista acclamato e rivoluzionario per dedicarsi agli scacchi a tempo pieno, sfidando tra gli altri Salvador Dalí, la scrittrice Eve Babitz e il compositore John Cage. Del resto, chiunque abbia provato il piacere tattile di spostare un pezzo sulla scacchiera sa che gli scacchi sono molto più di un semplice passatempo. Per Ivano Porpora, romanziere e insegnante di scrittura, gli scacchi non sono solo una passione folgorante, ma un filtro attraverso cui leggere la realtà. Il matto affogato, il gambetto, l’apertura spagnola e le sue varianti diventano un simbolo, ogni strategia una metafora, ogni scelta un bivio cruciale verso l’unico destino possibile di una partita: l’ultima mossa fatale. Dal trionfo più glorioso alla disfatta più epica, ogni partita è una narrazione a sé stante, frutto dell’unione e dello scontro di due personalità uniche capaci di trasformare la fitta trama di combinazioni in un’opera.

Ivano Porpora è nato nel 1976 a Viadana, in provincia di Mantova. Ha pubblicato i romanzi La conservazione metodica del dolore (Einaudi, 2012), Nudi come siamo stati (Marsilio, 2017) e L’Argentino (Marsilio, 2018). Tiene corsi di scrittura e collabora con studi di psicoterapia, per i quali conduce percorsi basati sulla narrazione. È direttore della scuola di scrittura Penelope Story Lab.

Marcello Fois, nato a Nuoro nel 1960, vive e lavora a Bologna da molti anni.
Autore non solo in ambito letterario, ma anche teatrale, radiofonico, e televisivo.
Suo ultimo lavoro “L’invenzione degli italiani” (Einaudi).

NEWSLETTER dei 16 anni (in giro e a Trame con BilBOlBul)

Trame compie 16 anni il 3 dicembre. Passate per un saluto!

Per festeggiare avremo in libreria per BilBOlBul 2021 la mostra SE NON DISEGNI NON DISEGNERAI di Federica Ferraro
a partire da mercoledì 1 dicembre alle 18 con orari fino al sabato 4 dicembre dalle 9,30 alle 19,30.
Domenica 5 apertura speciale dalle 12 alle 18.

“Se non disegni non disegnerai” è un mantra, un consiglio, quasi una costrizione. È l’ostinazione che prevale su ogni debolezza. La mostra è la raccolta di ogni tentativo compulsivo di trovare uno spazio per sé anche quando non c’è.

Inoltre:
venerdì 26 novembre alle 18 nella Piazza Coperta della Salaborsa in piazza del Nettuno a Bologna
l’associazione Error Academy – Errori Associati presenterà il “Seminario difficilissimo”, evento riservato agli Erroristi più audaci.
Bookshop a cura di Trame.

Una presentazione difficilissima e ardimentosa dei libri e dei corsi, frutto delle menti e delle penne, dei nostri Erroristi preferiti e condotta impavidamente da Clelia Sedda, con Gianumberto Accinelli, Piero Formica, Alberto Piancastelli, Roberta Giallo, Vittorio Riguzzi, Annagiulia Gramenzi, Eugenio Barbanti.
Si inaugurerà ufficialmente ERROR ACADEMY, un innovativo programma formativo per “Aspiranti Erroristi” ricco di corsi e laboratori a partire dal primo trimestre del 2022.
E in più potrete cimentarvi con:
#lettopersbaglio un format a cura di ErrorDay nell’ambito del Patto per la Lettura (Pattoletturabo.it) di Bologna: una azione di comunicazione e coinvolgimento dei lettori, e con Il Grande Concorso #sbagliatevi, infine con Vuoti a leggere, installazione presso Sala Borsa, dove scatterete un selfie con il vostro libro preferito.

Sabato 27 novembre alle 18 al Gallery16 in via Nazario Sauro a Bologna
Presentazione di “Elettra sulle molle” di Roberto Cavosi, uno dei titoli della collana di letteratura teatrale ‘i gabbiani’ diretta e curata per le Edizioni Primavera dalla scrittrice Federica Iacobelli che dialogherà con l’autore.
Bookshop a cura di Trame.

Elettra sulle molle ha dietro e dentro la storia del teatro greco antico e non solo: l’Orestea di Eschilo, le Elettra di Sofocle e di Euripide e, più vicine a noi, tra le tante, quelle di O’Neill o Yourcenar. Ma custodisce pure molte altre storie: dalla Storia, dalla letteratura, dalla cronaca. Il dolore muto, inascoltato, cieco alla verità, è divenuto per Elettra un conflitto insanabile con la madre e per Crisotemi una malinconia che cova il desiderio di un amore autentico, capace di pietà e comprensione, impossibile in quest’universo chiuso, volgare, familistico, fatto di lacci, sottomissioni, omertà, violenza domestica, sessismo, indifferenza e disprezzo. Eppure c’è ancora poesia nei dialoghi serrati attraverso cui, per chi legge o guarda, tutto accade.

Roberto Cavosi, nato a Merano nel 1959, si è trasferito a Roma per frequentare l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Ha lavorato come attore, appassionandosi alla scrittura teatrale per dedicarvisi poi quasi esclusivamente dalla fine degli anni Ottanta. I suoi lavori sono stati prodotti dai più prestigiosi teatri italiani e sono andati in scena anche in Francia, Gran Bretagna, Belgio, Lettonia, Slovenia e Romania. La City University of New York e il St Hilda’s College di Oxford gli hanno dedicato una serie di studi e molte tesi di laurea hanno analizzato il suo lavoro.
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Ha ideato per Radio Rai originali radiofonici e trasmissioni tra cui Teatrogiornale. Attualmente è docente di drammaturgia all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica.

Domenica 28 novembre alle 17 al Centro Sociale Culturale Villa Paradiso in via Emilia Levante 138 a Bologna
Milena Magnani presenta il suo nuovo romanzo “Io alla taranta ci credo” (Kurumuny). Dialogheranno con lei i poeti Sergio Rotino e Michele Bellazzini, leggerà la meravigliosa Giuliana D’Angelo e le musiche saranno di Andrea D’Arpa.
Il libro è in vendita a Trame.

Un racconto corale, una tela che intreccia le vite dei personaggi.
La voce narrante ci accompagna a esplorare, conoscere e ri-conoscere il Salento e le sue contraddizioni: la bellezza densa di storie dell’Orto dei Tu’rat e la cieca ferocia di chi lo dà alle fiamme. La storia che mescola sapientemente tradizione e modernità, versi dei poeti e canti popolari, inizia con un ricovero in ospedale quando Donata, protagonista e voce narrante, in preda alla febbre alta, tra tremori e scuotimenti, perde lucidità.
L’intossicazione da veleno fa riaffiorare quella “malesciana” che complica la naturalezza dei rapporti con il mondo. Sebbene qualcuno le abbia detto “non farla tanto lunga, balla ca te passa”, le cure “contemporanee” prevedono cocktail di psicofarmaci che la portano a perdere il contatto con la realtà e a precipitare in uno stato alterato che si mescola a suggestivi richiami ancestrali. Sembra quasi che il veleno del ragno le abbia dato “na capacità”.
Emerge qui un Salento immaginifico che diventa tangibile nei volti e nelle persone che questa terra continuano a coltivarla, raccontarla e a custodirne l’anima. Persone realmente esistenti che hanno donato impegno e cuore alla propria terra e proposti dall’autrice come personaggi per celebrarli donando loro l’immortalità di cui è capace la letteratura.


Venerdì 3 dicembre alle 18
alla Cineteca di Bologna in via Azzogardino
presentazione del libro “Jazz cosmopolita ad Accra. Cinque anni di musica in Ghana” di Steven Feld (il Saggiatore, 2021).
In collaborazione con il Saggiatore e Trame.
L’autore dialoga con Carlo Serra e Stefano Zenni.

Etnomusicologo, antropologo, musicista e filmmaker americano, Steven Feld atterra per la prima volta ad Accra, capitale del Ghana, nel 2005. In cinque anni l’incontro e la collaborazione con gli artisti locali destruttureranno completamente le sue certezze sul jazz, costringendolo a imparare daccapo una musica che credeva di conoscere bene.
“In un mondo in cui prendono sempre più piede razzismo e xenofobia, estremismo nazionalista e ostilità verso i migranti, sono sempre più convinto di quanto valgano i legami cosmopoliti e la solidarietà fra realtà differenti nella storia del jazz”.

 A seguire la proiezione di 
A POR POR FUNERAL FOR ASHIRIFIE (USA/2009) di Steven Feld (60’)
Por por erano i clacson a trombetta presenti sui vecchi camion in legno tipici del Ghana. La musica por por è quella inventata da un’organizzazione sindacale di autisti quando l’arrivo dei clacson elettrici soppiantò i tradizionali cornetti, protagonisti, insieme a campanelli, percussioni e voci di questa musica jazz, usata principalmente ai funerali. Come quello di Nelson Ashirifie Mensaore, animatore di questo movimento musicale, che il film documenta mettendo a confronto la musica por por e il funerale jazz di New Orleans.


Infine dal 1° al 5 dicembre all’Arena del Sole in via Indipendenza a Bologna
va in scena “Se questo è un uomo” dall’opera di Primo Levi, uno spettacolo di Valter Malosti.
Riduzione del 20% per le clienti e i clienti di Trame.

La voce di Levi ha fatto parlare Auschwitz in tutto il mondo: da oltre settant’anni racconta ai lettori di tutte le età la verità sullo sterminio nazista.
Nel centenario della nascita di Levi, Valter Malosti ha firmato la regia e l’interpretazione di “Se questo è un uomo” (forse il libro di avventure più atroce e più bello del ventesimo secolo) portando per la prima volta in scena direttamente il romanzo, e dunque la voce di questa irripetibile opera prima, senza alcuna altra mediazione.
Una voce che nella sua nudità sa restituire la babele del campo – i suoni, le minacce, gli ordini, il rumore della fabbrica di morte.

Segnaliamo giovedì 2 dicembre alle 18
l’ incontro di Valter Malosti in dialogo con Wlodek Goldkorn, giornalista e scrittore di origini polacche, e Domenico Scarpa, consulente letterario-editoriale del Centro Studi Primo Levi che con lo stesso Malosti ha curato la condensazione scenica dello spettacolo.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a eventibologna@arenadelsole.it