NEWSLETTER con Elena Ferrante all’Arena del Sole, e altre amenità (sabato 20 non venite, tanto non ci siamo!)

Orari della prossima settimana:

lunedì 15 novembre dalle 9,30 alle 16,30

giovedì 18 dalle 9,30 alle 15,30

martedì 16, mercoledì 17 e venerdì 19 dalle 9,30 alle 19,30

Chiuse il sabato 20/11!

La settimana successiva torniamo al solito tran tran lun e gio 9,30-16,30 e gli altri giorni 9,30-19,30

Vi aspettiamo qui o in giro per storie!

Dal 17 al 19 novembre all’Arena del Sole in via Indipendenza a Bologna
Umberto Eco Lectures “La scrittura smarginata” in prima assoluta.
L’attrice Manuela Mandracchia interpreta Elena Ferrante: tre speciali lezioni per immergersi negli inediti testi dell’autrice.

Con L’amica geniale ci ha condotto a comprendere cosa fosse la smarginatura, a conoscere Napoli e la difficile vita nei rioni, la vera storia di un forte legame di amicizia che va oltre ogni definizione.
Con La scrittura smarginata invece ci porterà ad addentraci in nuove tematiche, pratiche di scrittura e personaggi a lei cari suddivisi in tre giorni differenti.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a eventibologna@arenadelsole.i

Bookshop a cura di Trame.
Mercoledì 17 novembre alle 20.30 “La pena e la penna” sulle modalità di scrittura da cui originano i romanzi di Elena Ferrante.

Giovedì 18 novembre alle 20.30 “Acquamarina” mostra come i due tipi di scrittura, la “scrittura diligente” e la “scrittura smarginata”, e le loro dinamiche abbiano portato alle scelte stilistiche ed estetiche (“finto realismo”, “uso della prima persona”) che stanno alla base dei suoi primi tre libri.

Venerdì 19 novembre alle 20.30 “Storie, io” illustra il dialogo che ogni testo intrattiene necessariamente con altri testi.

Gli appuntamenti sono realizzati dal Centro Internazionale di Studi Umanistici “Umberto Eco” dell’Università di Bologna e da ERT / Teatro Nazionale, in collaborazione con Edizioni E/O. Il 17 novembre esce nelle librerie italiane il volume “I margini e il dettato” (Edizioni E/O), che raccoglie quattro testi di Elena Ferrante sulla altrui e sulla propria “avventura dello scrivere”.

Dal 13 Novembre al 4 dicembre 2021
la Fondazione Duemila organizza la mostra “Partecipare la democrazia. Storia del PCI in Emilia-Romagna” a Palazzo d’Accursio, Sala Manica Lunga, in Piazza Maggiore 6, a Bologna.
Orari di apertura sono dal lunedì al venerdì 10–18:30, e sabato e domenica 10–18:00 con ingresso gratuito.
La mostra è realizzata con Avanti Popolo e Clionet, Rete degli istituti storici dell’Emilia-Romagna, Archivi regionali UDI, Istituto storico Parri città metropolitana di Bologna, e Home Movies.
Martedì 23 Novembre alle 17 nella Sala Tassinari
Conversazione con Massimo Zamboni, musicista e scrittore, autore di “La Trionferà” (Einaudi, 2021), in dialogo con Pierfrancesco Pacoda, giornalista.
Bookshop in collaborazione con Trame.

Essere comunisti a Cavriago voleva dire usare testa e mani per costruire tutti assieme il proprio cinema, la propria balera, il proprio futuro, in nome dell’emancipazione dell’umanità. Ma anche spedire un telegramma a Lenin e nominarlo sindaco onorario, scontrarsi coi cattolici per il film su Peppone e don Camillo, disperarsi per la morte di Stalin, servire lambrusco e rane fritte alla festa dell’Unità. Essere comunisti era prima di tutto un sentimento: sapere di essere dalla parte giusta del mondo. Massimo Zamboni ci accompagna in questo viaggio nel tempo, a partire da quella piccola Pietroburgo nostrana dove ancora oggi campeggia il busto di Lenin, facendoci precipitare in un’epoca in cui tutto sembrava possibile, persino la rivoluzione.
«E se non saremo noi a vederla trionfare, e se non sarà da noi e avrà altri nomi forse, altri modi, chissà dove, duecento, trecento, mille anni, vedrete: la trionferà.»

Sempre martedì 23 ottobre alle 21 al Gallery16, in via Nazario Sauro 16/a, a Bologna
presentazione del libro dell’autore irlandese Billy Roche “I racconti di Rainwater Pond” (Battaglia Edizioni).
Ne parleranno Gino Scatasta, docente di Letteratura ingelse dell’Università di Bologna), Beatrice Masi, traduttrice dell’opera e l’autore Billy Roche (in collegamento dall’Irlanda).
Bookshop a cura di Trame.

Prima traduzione italiana dell’opera di Billy Roche, drammaturgo e scrittore molto apprezzato dalla critica irlandese e da autori di fama mondiale come Colm Toibìn e John Banville.
L’opera, scritta con stile caustico, reale e ricco di ironia, descrivere atmosfere bucoliche della vita umana, raccontando le vicende di un piccolo microcosmo “antimetropolitano” intorno allo stagno di Rainwater, nel sudest dell’Irlanda.

NEWSLETTER novembrina di plurime trasferte e poesia da lontano

Eccoci di nuovo, a Trame coi soliti orari, lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30, e i martedì mercoledì venerdì e sabati, dalle 9,30 alle 19,30.

La prossima settimana offrirà anche quattro incontri, virtuali e in trasferta.
Vi aspettiamo qui o là!

Martedì 9 novembre alle 18 per Virtual Trame sulla nostra pagina Facebook

presentazione del libro di Afric McGlinchey “Il fantasma del gatto pescatore”.

Afric Mc Glinchey ne parla con la traduttrice, Elisabetta Fiorucci, e l’autrice dell’introduzione, Maria Luisa Vezzali.
Coordina Lorenzo Mari, il curatore della collana “L’Altra Lingua” della casa editrice L’Arcolaio. Con il sostegno di Paesaggi di Poesia.


Come scrive Maria Luisa Vezzali nell’introduzione del libro la poesia è, da sempre, un «esercizio di disponibilità e interconnessione». Per la seconda volta ospitiamo Afric, irlandese, di origini zimbabweanesi.

Il libro è un invito a proseguire nella flanerie urbana e naturalistica del “gatto pescatore”, all’insegna di una sempre più necessaria «tendenza alla “creolizzazione”», per seguire la lezione del saggista caraibico Édouard Glissant, ripresa anche da Maria Luisa Vezzali nell’introduzione «e alla mescolanza dei punti visti, della memoria, dei registri, persino delle forme metriche».



Afric McGlinchey è poetessa, editor e giornalista culturale di stanza a West Cork, in Irlanda. È autrice dei libri di poesia La buona stella delle cose nascoste e Il fantasma del gatto pescatore, entrambe tradotte in italiano per i tipi dell’Arcolaio. Nel 2019 ha pubblicato il pamphlet surrealista Invisible Insane (Sur Vision). Vincitrice dell’Hennessy Award, e altri riconoscimenti, è stata borsista dell’Arts Council Literature per la scrittura di un memoir ibrido e autofinzionale sulla sua infanzia nomadica tra Irlanda e Africa meridionale, pubblicato nel 2021 con il titolo Tied to the Wind (Broken Sheep Books, 2021).

Maria Luisa Vezzali (Bologna 1964), docente di Materie letterarie alle superiori, è traduttrice di Adrienne Rich (Cartografie del silenzio, Crocetti 2002, e La guida nel labirinto, Crocetti 2011, premio per la traduzione UniBo) e Lorand Gaspar (Conoscenza della luce, Donzelli 2006). Per Raffaelli (2011) ha curato un’edizione dell’Anabasi di Saint-John Perse. In poesia ha pubblicato L’altra eternità (Edizioni del Laboratorio 1987), Eleusi marina (in “Terzo quaderno italiano” a cura di Franco Buffoni, Guerini e Associati 1992), dieci nell’uno (Eidos 2004, disegni e sculture di Mirta Carroli), lineamadre (Donzelli 2007, premio Anterem/Montano), Forme implicite (Allemandi 2011, gioielli e disegni di Mirta Carroli), Tutto questo (Puntoacapo editrice 2018, premio don Luigi Di Liegro 2020).
Fa parte della redazione de “Le voci della luna” e del collettivo di traduttrici WiT (Women in Translation), che ha prodotto Audre Lorde, D’amore e di lotta (Le Lettere, 2018).

Elisabetta Fiorucci è nata a Roma. Dopo la laurea triennale in lingua conseguita alla Sapienza, si è trasferita a Bologna per gli studi di laurea magistrale. Attualmente vive a Bologna e Il fantasma del gatto pescatore è la sua prima traduzione in volume.



Mercoledì 10 novembre alle 18
alla biblioteca SalaBorsa in piazza del Nettuno a Bologna in Sala Conferenze
presentazione di “Introduzione alla World Literature. Percorsi e prospettive” (Carocci).
Ne parlano Silvia Albertazzi, Edoardo Balletta, Maria Chiara Gnocchi, Elena Lamberti e Francesco Vitucci e coordina l’incontro Giulio Iacoli dell’Università di Parma.
In collaborazione con Carocci e Clopex. Bookshop a cura di Trame.

L’accesso al posto a sedere (non numerato) sarà possibile a partire da 45 minuti prima dell’inizio dell’incontro.
Una volta raggiunta la capienza massima consentita non sarà possibile entrare e sostare in piedi.

Partendo da un’idea di letteratura inclusiva e ibridata, che presuppone il superamento di steccati nazionali e strettoie eurocentriche, il volume propone un nuovo approccio al testo, inteso come sistema cognitivo complesso e non solo come prodotto letterario.
Le autrici e gli autori dei saggi suggeriscono un nuovo concetto di World Criticism, per indagare modi e tematiche delle letterature del mondo attraverso la messa a confronto delle opere in una prospettiva globale ma non globalizzata.

Sempre mercoledì 10 novembre alle 19 in punto

al Gallery16 in via Nazario Sauro a Bologna

presentazione del romanzo “Nina sull’argine” di Veronica Galletta (Minimum Fax, 2021).
in collaborazione con Otago Literary Agency. Dialoga con l’autrice Emanuela Piga Bruni. Bookshop a cura di Trame.


Prenotazione tavoli 051.5060789 o messaggio sui social.
Dehor e shop con accesso libero. Tavoli al chiuso con Green Pass. 



Caterina è al suo primo incarico importante: ingegnere responsabile dei lavori per la costruzione dell’argine di Spina, piccolo insediamento dell’alta pianura padana. Giovane, in un ambiente di soli uomini, si confronta con difficoltà di ogni sorta: ostacoli tecnici, proteste degli ambientalisti, responsabilità per la sicurezza degli operai. Giorno dopo giorno, tutto diventa cantiere: la sua vita sentimentale, il rapporto con la Sicilia terra d’origine, il suo ruolo all’interno dell’ufficio.
A volte si sente svanire nella nebbia, come se anche il tempo diventasse scivoloso e non si potesse opporre nulla alla forza del fiume in piena. Alla ricerca di un posto dove stare, la prima ad avere bisogno di un argine è lei stessa. È tentata di abbandonare, dorme poco e male. Ma, piano piano, l’anonima umanità che la circonda – geometri, assessori, gruisti, vedove di operai – acquista un volto.
Così l’argine viene realizzato, in un movimento continuo di stagioni e paesaggi, fino al giorno del collaudo, quando Caterina, dopo una notte in cui fa i conti con tutti i suoi fantasmi, si congeda da quel mondo.
Con una lingua modellata sull’esperienza, Veronica Galletta ha scritto un apologo sulla vulnerabilità che si inserisce in un’ampia tradizione di letteratura sul lavoro, declinandola in maniera personale.

Veronica Galletta è nata a Siracusa e vive a Livorno. Da ingegnere idraulico ha lavorato quasi vent’anni per un ente pubblico. Con il romanzo “Le isole di Norman” (Italo Svevo Edizioni, 2020) ha vinto il Premio Campiello Opera Prima.


Venerdì 12 novembre alle 18
in biblioteca SalaBorsa in piazza del Nettuno a Bologna

Ben Pastor presenta “La sinagoga degli zingari” (Sellerio editore Palermo, traduzione di Luigi Sanvito) in dialogo con Cesare Cioni.
Bookshop a cura di Trame.


Ingresso gratuito. L’accesso al posto a sedere (non numerato) sarà possibile a partire da 45 minuti prima dell’inizio dell’incontro. Green pass, salvo esonerati, con verifica sul posto. Una volta raggiunta la capienza massima consentita non sarà possibile entrare e sostare in piedi.


Il nuovo capitolo della saga di Martin Bora, l’enigmatico agente segreto e investigatore della Germania nazista, è una drammatica indagine criminale tra il fronte del Don, Stalingrado e Praga, durante l’assedio che ha messo in ginocchio la macchina bellica di Hitler.

Agosto 1942. Le forze tedesche, italiane, rumene e ungheresi si allineano lungo la maestosa ansa del fiume Don in attesa del viaggio verso est, alla volta di Stalingrado.
Il maggiore Martin Bora, comandante della 71ª divisione e agente dell’Abwehr, il servizio segreto della Wehrmacht, riceve l’incarico di salvare una coppia di scienziati rumeni, il professor Nicolae Tincu e sua moglie Bianca Costin, noti per aver lavorato con Enrico Fermi ed Ettore Majorana prima della guerra e impegnati in una rivoluzionaria ricerca scientifica. Ma saranno solo i loro corpi a essere ritrovati: sono stati giustiziati, e i loro effetti personali sono spariti. La missione di Martin Bora si trasforma in un’indagine su un duplice omicidio, su un «piccolo crimine» all’interno del «grande crimine» che è la guerra. Per Bora è di nuovo una sfida, quella che caratterizza tutta la sua esistenza: indagare sui colleghi, gli amici, i superiori, affrontare i dilemmi etici e morali dell’apparato di cui fa parte, sfidare il sistema e allo stesso tempo viverci dentro. 
Ben Pastor ci immerge in pagine drammatiche alternando magistralmente l’intreccio giallo, le dinamiche del mondo privato di Bora, gli strazianti mesi dell’assedio di Stalingrado. E affronta la pulsione di morte che spinge alla conquista e alla violenza, la passione per la vita da cui scaturisce il coraggio più folle. Nella loro collisione si producono le macerie di un’epoca in cui sembra impossibile far rinascere la speranza.

Ben Pastor, nata a Roma, ma trasferitasi ben presto negli Stati Uniti, ha insegnato Scienze Sociali con il ruolo di capo facoltà e poi direttore del programma di Master’s al Vermont College di Norwich University/Military College of Vermont. Da sempre interessata allo studio dei totalitarismi del XX secolo, ha pubblicato per Sellerio il ciclo di Martin Bora (undici titoli), iniziato con Lumen e ora arrivato a La sinagoga degli zingari. I suoi romanzi affrontano temi di etica e psicologia militare nel contesto delle grandi crisi storiche, e sono pubblicati, oltre che in Italia e negli Stati Uniti, in altri quattordici Paesi.

Cesare Cioni si occupa di cinema e letteratura di genere, con particolare attenzione per il noir, la fantascienza e le narrazioni seriali. Oltre a un’attività ventennale di collaborazione con riviste, istituzioni e festival, ha pubblicato Star Trek: Data Astrale 2016.09. Cinquant’anni di Star Trek e con Marcello Rossi Lost Trek. Tutti gli Star Trek che non abbiamo mai visto, e ha collaborato ai volumi Dietro le quinte del Noir e Il mio terzo dizionario delle serie TV Cult.



NEWSLETTER della fuga a Torino

Trame chiude venerdì 15 ottobre alle 16,30 e riapre lunedì 18 alle 11, per una gita al Salone del Libro di Torino a raccogliere idee e suggestioni.
Ma non rinuncia ad avventure libresche bolognesi, ospite di varie location.
Gli orari saranno quindi un po’ variabili: chiusa sabato 16 e domenica 17 lunedì 18 dalle 11 alle 19,30 martedì 19 e giovedì 21 dalle 9,30 alle 16,30 mercoledì 20 venerdì 22 e sabato 23 ottobre dalle 9,30 alle 19,30…
Ci si vede!

Venerdì 15 ottobre dalle 18
presso il Centro Sociale della Pace (ex Circolo Pavese) in via Del Pratello 53 a Bologna.
presentazione di “Tempi Selvaggi storie di punk e anarchia”, il nuovo romanzo di Roberto Colombari con le illustrazioni di Cesare Ferioli pubblicato da Clueb Editore.
Dialoga con gli autori Guido Cristini, ospite speciale Wu Ming 2.
Accesso a ingresso libero con Green pass. Bookshop in collaborazione con Trame.

“Non c’è concetto migliore e più esaustivo di Tempi Selvaggi in riferimento a quei primissimi ’80. Sono stati selvaggi e formidabili quegli anni. Nessuna nostalgica retorica per momenti in cui eri in costante e serio pericolo. Ne siamo usciti vivi e forti. Forti di una consapevolezza che un altro mondo è possibile. Chi c’era si ritroverà facilmente in queste pagine, chi non c’è stato, ne può intravedere i tratti immaginandoli nella loro spietata crudezza.” (Tony Face Bacciocchi)

Martedì 19 ottobre alle 18
alla Biblioteca SalaBorsa in piazza del Nettuno a Bologna
Vera Gheno presenta “Le ragioni del dubbio” (Einaudi), in dialogo con Francesca Santoro, filologa classica d’animo pop, e giornalista. Bookshop a cura di Trame.
Ingresso gratuito. L’accesso al posto a sedere (non numerato) sarà possibile a partire da 45 minuti prima dell’inizio dell’incontro. Green pass salvo esonerati, con verifica sul posto.

Guardiamoci intorno: quante sono le persone che intervengono nelle discussioni senza alcuna competenza specifica pensando di averla? Quanti criticano gli esperti con un «Io non credo che sia cosí» dall’alto di incrollabili certezze? Ci siamo abituati un po’ troppo a parlare e a scrivere senza fermarci prima un attimo a pensare, e rischiamo cosí di far sempre piú danni. Perché le parole non sono mai solo parole, si portano dietro visioni differenti della realtà, tutte le nostre aspirazioni e le nostre certezze: ovvio che possano generare conflitti e fare male. Ma possono anche generare empatia e fare del bene, se impariamo a usarle meglio. Vera Gheno indaga i meccanismi della nostra meravigliosa lingua, e lo fa con la leggerezza calviniana di chi ammira il linguaggio senza peso perché conosce il peso del linguaggio.

Giovedì 21 ottobre dalle 17,30 
nella Sala Tassinari del comune di Bologna in piazza Maggiore (entrata dal cortile del pozzo)

in occasione di Cool Tour Street 2021 
alle 17,45
presentazione di “La vita invisibile. Racconti di preghiera, pellegrinaggio, miracolo” (Avagliano, 2021), a cura di Francesca Bonafini e Caterina Falconi. Il mistero, l’inesplicabile, l’infinito: quindici scrittori italiani raccontano l’indicibile.
Prenotazione necessaria al numero 051 6487558 o mail a federazioni@ascom.bo.it

Bookshop a cura di Trame

C’è una vita invisibile che dimora in ognuno di noi, custodita con cura oppure respinta o soffocata. È un istintivo moto interiore che incarna il desiderio di cogliere un mistero impossibile da afferrare razionalmente, ma che può essere abbracciato nella sua indecifrabilità. La dimensione sconfinata e vertiginosa della significazione genera una scommessa metafisica. E ci sono voci che, raccontando, creano mondi attraverso i quali giunge a noi una scintilla di infinito. La letteratura racchiude in molteplici forme l’ineludibile domanda di senso che sgorga dalla nostra condizione di animali linguistici. Talvolta accade che questa domanda si condensi nel pronunciare, con fede, la parola Dio. Ma Dio si scorge anche nel dubbio, o in assenza di fede. C’è, tra le righe di ogni scrittura. Perfino quando il grido scaturito dalla mancanza della risposta volge alla bestemmia. 
In questo libro, quindici scrittori messi di fronte alla sfida di narrare l’invisibile, provano a tradurre in parole la vita immateriale – tanto invisibile quanto indicibile, eppure così vera – della nostra spiritualità.



Gli autori sono: Ariase Barretta, Elisabetta Bucciarelli, Alessandro Defilippi, Mascia Di Marco, Caterina Falconi, Beatrice Monroy, Alessandro Morbidelli, Demetrio Paolin, Carmen Pellegrino, Emanuele Ponturo, Patrizia Rinaldi, Mariano Sabatini, Eduardo Savarese, Andrea Tarabbia, Alessandro Zaccuri. Postfazione di Francesca Bonafini.
Il ricavato dei diritti d’autore e di curatela di questo volume sarà devoluto all’associazione A Ruota Libera di Napoli, che offre a persone diversamente abili l’opportunità di socializzare, coltivare i propri talenti, integrarsi nella comunità. 


Le curatrici sono: Francesca Bonafini (Verona, 1974), autrice dei romanzi “Mangiacuore” (Fernandel, 2008), “Casa di carne” (Avagliano, 2014), “La cattiva reputazione” (Avagliano, 2016). Con “Celestiale” (Sinnos, 2018) si è classificata terza al Premio Letteratura Ragazzi di Cento.
E Caterina Falconi è autrice dei romanzi “Sulla breccia” (Fernandel, 2009), “Sotto falsa identità” (Galaad Edizioni, 2014). Con Francesca Bonafini ha scritto “Non avremmo mai dovuto. Le frasi che gli uomini sposati dicono alle amanti” (Ad est dell’equatore, 2015). Il suo ultimo libro è “Dimmelo adesso” (Vallecchi, 2021).

Autori che parteciperanno alla presentazione: Andrea Tarabbia (Saronno, 1978) ha scritto, tra gli altri, “Il peso del legno” (NNEditore, 2018) e “Madrigale senza suono” (Bollati Boringhieri, 2019), con cui ha vinto la LVII edizione del Premio Campiello; e Ariase Barretta, nato a Napoli, vive a Madrid. Ha pubblicato i romanzi “Litany” (2010), “Darkene” (2012), “Psicosintesi della forma insetto” (2014), “H dalle sette piaghe” (2015), “Living Fleshlight” (2018), tutti editi da Meridiano Zero, e “Cantico dell’abisso” (Arkadia, 2021).

Il relatore è Sergio Rotino che vive e lavora a Bologna. Ha pubblicato il romanzo “Un modo per uscirne” (Abramo editore, 2009). Successivamente pubblica “Loro” (Dot.com press, 2011), suo esordio in poesia, cui seguono “Altra cosa da inventare” (Isola, 2013), “Cantu maru” (Edizioni Kurumuny, 2017) e narrazioni (Seri editore, 2021). Dal 2010 organizza a Bologna la rassegna “Paesaggi di poesia”. Giornalista senza tesserino per sua scelta, ha collaborato con le pagine culturali di varie testate. Ha prestato la sua voce alla redazione culturale di Radio città del capo. Collabora con Radio Oltre.


Sempre giovedì 21 ottobre alle 20,30
al cineclub Bellinzona in via Bellinzona 6 a Bologna (parcheggio dietro al cine)
Proiezione di “Amazing Grace” di Sidney Pollack e Alan Elliot [USA/1972-2018, 87′] (vers. originale, sott. italiano).
Ingresso prenotabile sul sito del cineclub.
Laura Gramuglia, speaker, dj, autrice, introduce il film. Bookshop a cura di Trame.

Girato nel 1972 da Sidney Pollack e rimasto fermo per oltre 47 anni a causa di questioni tecniche e legali, ‘Amazing Grace’ è riportato alla luce, sugli schermi di tutto il mondo, da Alan Elliot. «Un miracolo», l’ha definito il The New Yorker, presentato con plauso unanime di pubblico e critica al DOC NYC Festival, alla Berlinale 2019 e al Taormina Film Festival. È il film concerto realizzato nel gennaio del 1972 durante la registrazione dal vivo dell’omonimo album di Aretha Franklin, ‘Amazing Grace’, nella Chiesa Battista New Bethel a Watts, South Los Angeles. Ad accompagnare la diva nell’esecuzione c’è il coro gospel della stessa chiesa, diretto dal maestro Alexander Hamilton, e visibile alle spalle della Franklin.

NEWSLETTER topesca (con ponte patronale e incontri vari)

Trame resta chiusa domenica 3 e lunedì 4 ottobre!

E sabato 9 ottobre chiuderà alle 18,30 per correre al TPO!

Venerdì 8 ottobre a partire dalle 17
si apre lo scaffale dei Topi, nella casa dei Topi.

Questo il messaggio da parte di Trame e dei Topipittori:

“Trame è diventata una Casa dei Topi.
A parte che già il nome – Casa dei Topi – fa molta simpatia, noi siamo molto contenti di essere entrati in questa rete di librerie indipendenti legate da uno stretto rapporto con la casa editrice Topipittori (i Topi, per l’appunto) perché non siamo una libreria specializzata per bambini e ragazzi, ma ci piace molto offrire una scelta accurata di titoli anche ai più piccoli, proprio come facciamo con i nostri clienti adulti.
Ci sembra che far parte di questo gruppo sottolineai ancora una volta la nostra determinazione a essere una “libreria di carattere”.
C’è quindi da festeggiare con noi.
Ci saranno i Topipittori, i loro libri, la vostra libraia, un brindisi diffuso, senza “assembrarsi” naturalmente, e qualche piccola sorpresa”

Venerdì 8 ottobre alle 18
continua la collaborazione con DryArt con Made in Manifattura > SUONI 2021 / preview – ottava edizione
incontri al centro Costa in Via Azzo Gardino 48 a Bologna
con il contributo della Regione e bookshop in collaborazione con Trame.

Diego Alli Alligatore presenta “Giovani, musicanti e disoccupati. L’underground italico nel 2020” (Arcana, 2021) e a seguire showcase di Suz feat. Davide Angelica, interviene William Piana (Radio Città Fujiko)

Sabato 9 ottobre dalle 19
al TPO in via Casarini 17 a Bologna
presentazione di “Miss stress” di Anita Dadà edito da Fandango.
L’autrice dialoga con il progetto Inside Porn.
Bookshop a cura di Trame.

“Peso quarantacinque chili per un metro e settantanove coi tacchi. Questa cosa del sono alta uno e settantanove coi tacchi, dove coitacchi va detto così, tutto attaccato a uno e settantanove, ovvero uno e settantanovecoitacchi, è nata il giorno in cui ho conosciuto il mio medico di base.
Non ne avevo mai avuto uno mio prima, perché durante gli anni dell’università mi affidavo ai favori dei dottori conosciuti durante il lavoro di ragazza immagine nel night club, vicino via Veneto.
Il locale era frequentato più che altro dai professionisti che hanno gli studi lì in centro: avvocati, magistrati, senatori, politici di municipio, medici specialisti, commercialisti, notai. Professioni, le loro, tutte simili a quelle dei clienti che incontro oggi per le pratiche fetish.”
Nessuno la tocca, nessuno fa sesso con lei. Il fetish è nella vita di Viola uno spazio di esplorazione e di gioia, un momento creativo in cui inibizioni e pregiudizi saltano, perché il fetish è in ogni casa e in ogni desiderio. Anche se nessuno lo ammette.
Anita Dadà scrive un romanzo sorprendente, che ribalta la nostra prospettiva sulla sessualità e sul piacere, che parla di libertà e di erotismo a chiunque abbia voglia di scoprire quant’è divertente e giocoso il desiderio.
E tu che feticismo hai?

Anita Dadà è nata il 2 giugno 1984. È fotografa e body performer. “Miss Stress” è il suo primo romanzo.

NEWSLETTER di fine mese (con pausetta)

Ospitiamo da qualche giorno la nuova mostra Poesia al muro, visibile nei soliti orari, lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30 e martedì mercoledì venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.

Saremo chiuse domenica 3 e lunedì 4 per la festa patronale…

Oggi iniziamo una collaborazione con gli ospitali amici di Gallery 16…

Martedì 28 settembre alle 21 al Gallery 16 in via Nazario Sauro a Bologna
tutti in gita alla Bassona Beach con Mauro Baldrati, autore, in dialogo con Pierfrancesco Pacoda, giornalista.

“Bassona Beach, la riviera tribale degli anni ’80” edito da Clown Bianco, è un fotogramma dimenticato tra le pagine di Frigidaire, la rivista che, negli anni ’80, ridefinì l’estetica dei consumi culturali. Era una zona “liberata”, una sorta di Isola delle Rose con le proprie regole, nella quale per essere accettato dovevi passare attraverso riti iniziatici. Questo lembo di terra rimane così, per un breve tempo, impresso sulla mappa di un nomadismo globale che passa per Goa e Ibiza, per i full moon parties e lo sciamanesimo rock. La riviera della vita notturna è irrimediabilmente lontana, ma se la Bassona fosse stata una spiaggia di Ibiza, i suoi bonghisti sarebbero stati invitati a battere le loro congas in cerchio intorno a una esclusiva pista da ballo per festeggiare l’arrivo di una celebrità. In questo quasi inaccessibile angolo di Romagna, invece, hanno semplicemente scelto di “accendersi”. (Dalla prefazione di P. Pacoda)

Continuiamo con About Stories che è la rassegna di eventi organizzata da About Bologna (magazine online e associazione di promozione sociale) e Porta Pratello (spazio e progetto di cultura e solidarietà nato da Arci Bologna, Caritas Bologna e Cooperativa Idee In Movimento) in programma giovedì 16 23 e 30 settembre dalle 19 a Porta Pratello (via Pietralata, 58), all’interno di Porta Pratello Summer Ground.
Porta Pratello Summer Ground è organizzata da Arci Bologna, Caritas Bologna e Coop.
Idee in movimento all’interno di Bologna Estate.
Giovedì 30 settembre dalle 19.30: Show #NarrandoBO, spettacolo di Leonardo Bianconi, Leo Merati e Giulia Quadrelli, che riuniranno su uno stesso palco linguaggi diversi tra loro: dalla poesia alla stand- up comedy, dal teatro di narrazione alla musica, dalle performances alle videoinstallazioni. Gli attori di #NarrandoBO intervisteranno anche un ospite speciale: Cristina Portolano, illustratrice e fumettista, autrice di “Quasi signorina” (Topipittori, 2016) “Non so chi sei”(Rizzoli Lizard, 2017) e “Io sono mare” (Canicola, 2018) e “Francis Bacon la violenza di una rosa” (Centauria, 2019).
Bookshop in collaborazione con Trame.


E alle 21: Dj Set di Green Everywhere

E saremo anche con
Made in Manifattura > SUONI 2021 / preview – ottava edizione a cura di Dry Art
Al centro Costa in Via Azzo Gardino 48 a Bologna
con il contributo della Regione.
Venerdì 1 ottobre alle 18 Roberta Giallo “Web Love Story” (Pendragon, 2021) presentazione e showcase, con Laura Gramuglia (Radio Capital).

Bookshop in collaborazione con Trame.