18 e 19 dicembre, in omaggio i biscotti di Kate…. auguri!

Buongiorno a tutte e tutti.

 

Ancora due incontri.

E naturalmente in libreria la nostra personalissima scelta di libri da leggere o regalare.

La mostra di Agnese Baruzzi “All of me. 10 silhouette ascoltando Billie Holiday” resterà visibile fino al 3 febbraio.

Le suggestive figurine sono in vendita a 30 euro in tiratura limitata.   Potete prenotarle dal vivo o tramite posta elettronica.

 

Gli orari di Trame restano i soliti con l’apertura di domenica 18 dalle 11 alle 19.

Sabato 24 dicembre la libreria sarà aperta dalle 10,30 alle 18,30.

 

Chiusura il 25 e il 26 dicembre.

 

Vi auguriamo giorni sereni.

E con la complicità di una cara amica vi regaliamo un ricetta…

La trovate alla fine della newsletter.

Quelle di Trame.

 

 

Domenica 18 dicembre alle 11,30

in libreria

aperitivo laboratorio con Cristiana De Santis in occasione dell’uscita del suo nuovo libro “Grammatica in gioco” (edizioni Dedalo)

 

“A che gioco giochiamo quando pensiamo, parliamo e scriviamo? Un libro per scoprire la grammatica e le sue regole.”

Cristiana incontrerà lettrici e lettori grandi e piccini per raccontarci la sua avventura grammaticale e porterà la sua scatola di parole per giocare a fare insieme alcuni degli esperimenti grammaticali raccontati nel libro.

 

Cristiana De Santis, linguista e madre di due bambini ancora piccoli, è ricercatrice presso l’Università di Bologna. Ha studiato aspetti lessicali e sintattici dell’italiano contemporanea e metafore tra lingua letteraria e lingua comune. Tra le sue pubblicazioni, il saggio “La finalità. Strutture concettuali e forme d’espressione in italiano” (Olschki, 2005, con Gaston Gross e Michele Prandi) e il libro per ragazzi “Fatti di lingua” (Dedalo, 2009).

 

 

Lunedì 19 dicembre alle 18

in libreria

“Il Natale è servito con La Linea” presentazione del libro di Marina Emanuelli “Il Natale è servito. Pranzi natalizi nel mondo” (edizioni La linea Bologna)

Sarà per la giovanissima casa editrice anche un’occasione per salutare amici e conoscenti prima del Natale.

All’incontro segue un aperitivo.

 

Perché a Natale si decora l’albero con palline di vetro o si costruisce il presepe? Sapete che cosa fare se vi trovate in Lituania e desiderate un’annata ricca e prospera?

Ma soprattutto: che cosa si cucina a Natale nelle diverse parti del mondo? Troverete le risposte in questo delizioso racconto itinerante.

Ogni pagina ripercorre la storia di simboli, superstizioni e rituali natalizi giunti a noi dall’elegante e vicina Austria o dalla lontana e maestosa India.

A completare il viaggio troverete semplici e gustose ricette tradizionali dei vari paesi, che vi saranno utili a fare una buona figura con familiari e amici o a non farvi trovare impreparati se passate le festività all’estero.

Il Natale è servito!

 

Marina Emanuelli, una laurea in lingue e un passato da giornalista, ha vissuto per molti anni all’estero.

Viaggiatrice per amore e cuoca per passione scrive il blog “Navi e Zafferano” (http://naviezafferano.blogspot.com).

 

 

Biscotti facili facili di Kate

250 g farina

100 g burro a temperatura ambiente

1 cucchiaino di cremor di tartaro

1 ciotola con dello zucchero muscovado, un cucchiaio raso di spezie  miste in polvere (zenzero, cannella, macis, cardamomo, chiodi di garofano)

Impastare la farina con un po’ di acqua tiepida, aggiungere il lievito ed il burro ed impastare velocemente per ottenere una pasta morbida. Fare dei rotoli larghi un centimetro e lunghi circa cinque centimetri, rotolarli nello zucchero, chiudere ad anello e cuocere a 180°C finché dorati.

Un’alternativa alle spezie: solo zucchero oppure zucchero e nocciole o  mandorle, semi di sesamo o girasole tritate.

 

6, 8, 11, 13 (doppio) e 18 dicembre 2011

Buongiorno a tutte e tutti. 

Eccoci dopo la nostra festa di compleanno a proporvi tre aperitivi festivi, e tre incontri esterni.

E naturalmente la nostra personalissima scelta di libri da leggere o regalare.

La mostra di Agnese Baruzzi “All of me. 10 silhouette ascoltando Billie Holiday” resterà visibile fino al 3 febbraio.

Le suggestive figurine sono in vendita a 30 euro in tiratura limitata. Potete prenotarle dal vivo o tramite posta elettronica.

 

Gli orari di Trame restano i soliti, con le aperture straordinarie di giovedì 8, domenica 11 e domenica 18 dalle 11 alle 19.

Sabato 24 dicembre la libreria sarà aperta dalle 9,30 alle 18,30.

 

E’ sempre possibile prenotare titoli, scrivendo a questo indirizzo email o telefonando al n° 051 233333

 

Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

 

 

Giovedì 8 dicembre alle 12 in punto

in libreria

presentazione del libro di Robert S. Thomas “Il cognome della Rosa (avrà Dio una lampada di scorta?)”

(Titolo originale: “Rosa’s surname (Has God a spare light?)”  traduzione e adattamento Fulvio e Danilo Tomasetta)

Con la partecipazione di Leila Falà e Sergio Rotino.

All’incontro segue un aperitivo.

 

Domenica 11 dicembre alle 11,30

in libreria

aperitivo con Marilù Oliva e il suo “Fuego” edito da Elliot.

In coincidenza con Regali a Palazzo progetto CNA ospitato a palazzo Re Enzo dall’8 all’11 dicembre.

 

Martedì 13 dicembre alle 17

alla Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio in Piazza Maggiore 6 a Bologna

presentazione del libro di Giancarla Codrignani “Stiano pure scomode signore” (Ed. Cooperativa Libera Stampa)

 

Domenica 18 dicembre alle 11,30

in libreria

aperitivo laboratorio con Cristiana De Santis in occasione dell’uscita del suo nuovo libro “Grammatica in gioco” (edizioni Dedalo)

 

“Sotto la suola dello stivale, tutto il NOIR che della Puglia non avete mai visto: vino e letteratura per conoscere il nostro stivale fuori dagli stereotipi”

presso il Vinificio Brundisium in via Fratelli Rosselli 10/A a Bologna

martedì 6 dicembre 2011  alle 19,30 Giuseppe Merico legge “Io non sono esterno”

martedì 13 dicembre 2011 alle 19,30 Omar di Monopoli legge “Uomini e cani”

 

 

 

Giovedì 8 dicembre alle 12 in punto

in libreria

presentazione del libro di Robert S. Thomas “Il cognome della Rosa (avrà Dio una lampada di scorta?)”

(Titolo originale: “Rosa’s surname (Has God a spare light?)”  traduzione e adattamento Fulvio e Danilo Tomasetta)

Con la partecipazione di Leila Falà e Sergio Rotino.

All’incontro segue un aperitivo.

 

Adamo Gaven vive in un futuro non troppo lontano, all’incirca il 2060, e in un contesto che, a dispetto delle previsioni fantascientifiche del secolo scorso, è molto simile al nostro.

Qualcuno, suo malgrado, lo vuol fare apparire colpevole di un omicidio, quello dell’avvenente prostituta Rosa (Rosa e basta, perché risulterà impossibile risalire al cognome) e dell’attentato ai danni del presidente della nazione e del sindaco della città.

La vicenda si complica quando Adamo, durante la sua fuga, incontra Eva, ragazza bellissima e misteriosa, che inesorabilmente intreccerà il suo destino con quello del protagonista….

Questo romanzo parte come un action-thriller, ma ben presto il lettore comincia ad intuire che non tutto è come sembra, che c’è una scena parallela, o per meglio dire dietro le quinte e che il destino dei protagonisti è nelle mani di un homo faber che ambisce, più o meno consapevolmente, a divenire un Deus faber. Un Dio maldestro però, che inciampa e fallisce quando la fatalità decide di scombinare definitivamente le carte.

 

Robert S.Thomas è nato a Dunedin in nuova Zelanda da padre inglese e madre italiana. Vive nella campagna senese nei pressi di Radicondoli, dove si è trasferito a metà degli anni ottanta. Personaggio oltremodo schivo e riservato, alterna la sua professione di progettista navale con la passione per la scrittura. E’ autore di alcuni racconti di ambientazione marinaresca e, recentemente, di questo romanzo. E’ stato un appassionato lettore di fantascienza americana, in particolare dell’opera di Philip K.Dick, la cui influenza è rintracciabile anche in “Rosa’s surname”, come esplicitamente riconosciuto dall’autore stesso.

 

A causa della riservatezza dell’autore del libro parleranno i traduttori Fulvio e Danilo Tomasetta affiancati dal giornalista Sergio Rotino che assieme a Leila Falà, attrice, leggerà alcuni brani del libro.

L’incontro avrà una colonna sonora curata dai fratelli Tommasetta.

 

 

 

Domenica 11 dicembre alle 11,30

in libreria

aperitivo con Marilù Oliva e il suo “Fuego” edito da Elliot.

(In coincidenza con Regali a Palazzo progetto CNA ospitato a palazzo Re Enzo dall’8 all’11 dicembre).

 

Una torrida estate bolognese, un piromane che gioca col fuoco e una morte strana, molto strana, legata a culti sciamanici. L’autopsia conduce ai locali notturni latino-americani della provincia, il regno della Guerrera, al secolo Elisa Guerra. Capoerista nonché pubblicista e studentessa di criminologia, lei è concentrata in una lotta per la sopravvivenza: gli ostacoli sono il disinganno della vita, la precarietà e un’occupazione di cui si vergogna. Quando l’ispettore Basilica la coinvolge nelle indagini, lei ci si tuffa nel suo modo incosciente, senza riserve, così come balla e beve rum.

Un nuovo viaggio nei controsensi delle notti di salsa e dei personaggi che le animano, molti ammantati di nomi pittoreschi: Princesa, El Tigrón, El ChupaChupa. Smanie di potere, ripicche, desideri muovono i loro passi in caldissimi, sensuali balli e qualcuno forse, nell’ombra, sta macchinando un nuovo delitto.

La Guerrera osserva e fotografa: se inciampa, è per l’incapacità di riconoscere gli imprevisti mascherati. Poco conta che si presentino sotto forma di sconosciuti, di serpenti esotici, di sogni chimici  o di una bellissima voce nera d’oltreoceano giunta dall’oltreoceano. Lei cadrà ma subito dopo si rialzerà, ecco spiegata l’essenza profonda del suo soprannome. Non è del tutto sola, questa lottatrice di capoeira che conosce segreti e perversioni di ballerini e insegnanti di danza: l’amica Catalina, con la sua dolcezza azzurra e i suoi studi di alchimista, l’aiuterà nell’interpretazione esoterica del fuoco e Dante le coprirà le spalle con la saggezza dei suoi versi indelebili.

 

Marilù Oliva vive a Bologna. Insegna lettere alle superiori e scrive. Questo è il suo terzo romanzo, dopo ¡Tú la pagarás! (Elliot, 2010), in cui è comparsa per la prima volta la conturbante e dannata Elisa Guerra, detta La Guerrera, e dopo Repetita (Perdisa Pop, 2009).

Ha pubblicato racconti per il web e testi di saggistica, l’ultimo è uno studio sulle correlazioni tra la vita e le opere del Nobel colombiano Gabriel García Márquez: Cent’anni di Márquez. Cent’anni di mondo (CLUEB, 2010).

Collabora con diverse riviste letterarie, tra cui Carmilla, Thriller Magazine, Sugarpulp.

Il suo sito è www.mariluoliva.net

 

 

 

Martedì 13 dicembre alle 17

alla Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio in Piazza Maggiore 6 a Bologna

presentazione del libro di Giancarla Codrignani “Stiano pure scomode signore” (Ed. Cooperativa Libera Stampa)

con l’autrice partecipano: Simona Lembi, Presidente del Consiglio Comunale, Marco Cammelli, dell’Università di Bologna ed Elisabetta Gualmini, dell’Università di Bologna

La moderatrice sarà Isa Ferraguti.

 

Con la capacità e l’autorevolezza dell’autrice, come dice Clara Sereni in prefazione, “Codrignani riesce a interpretare il mondo, e a darci un modo per leggerlo […] con l’intelligenza di tanta vita, tante letture, tante esperienze: un regalo, ogni volta”.

I corpi delle donne, la politica, il lavoro, la religione, la violenza (di genere) e la nonviolenza, la prostituzione, l’aborto, i movimenti delle donne; questi sono alcuni dei temi che Codrignani affronta in un concentrato di ironia, acutezza e talvolta anche disincanto. Degli articoli riorganizzati e raccolti in volume, sono memorabili “L’onore dei maschi”, “La Chiesa Cattolica che stupra”, “Le in-differenze politiche”.

In chiusura, anche il suo “150 anni: anche noi credevamo”, in cui Codrignani afferma che “la storia non ricorda mai che non è fatta solo dai maschi”.

Nel libro si trova anche l’intervista esclusiva di Tiziana Bartolini all’autrice.

 

Giancarla Codrignani è docente di letteratura classica, giornalista, politologa, teologa e femminista. Profondamente cattolica, è anche una delle figure più rappresentative della cultura nonviolenta in Italia. È stata parlamentare per tre legislature.

 

Informazioni: redazione@noidonne.org    cell 338 9452935

 

La nostra libreria collabora al bookshop.

 

 

 

Domenica 18 dicembre alle 11,30

in libreria

aperitivo laboratorio con Cristiana De Santis in occasione dell’uscita del suo nuovo libro “Grammatica in gioco” (edizioni Dedalo)

“A che gioco giochiamo quando pensiamo, parliamo e scriviamo? Un libro per scoprire la grammatica e le sue regole.”

Cristiana incontrerà lettrici e lettori grandi e piccini per raccontarci la sua avventura grammaticale e porterà la sua scatola di parole per giocare a fare insieme alcuni degli esperimenti grammaticali raccontati nel libro.

 

 

 

Per finire prosegue la collaborazione con la prima rassegna bolognese di storie noir ambientate in Puglia unite alla degustazione di vini rossi di qualità.

“Sotto la suola dello stivale, tutto il NOIR che della Puglia non avete mai visto: vino e letteratura per conoscere il nostro stivale fuori dagli stereotipi”.

presso il Vinificio Brundisium  in via Fratelli Rosselli 10/A a Bologna

 

martedì 6 dicembre 2011  alle 19,30 Giuseppe Merico legge “Io non sono esterno”

martedì 13 dicembre 2011 alle 19,30 Omar di Monopoli legge “Uomini e cani”

Le letture degli autori saranno accompagnate dalla degustazione di vino Primitivo e Negramaro prodotti da Cantine Due Palme.

Organizzazione: Associazione culturale dry_art

Bookshop in collaborazione con Libreria Trame

Per info:        suoni.dryart@gmail.com        www.dry-art.com

 

GIUSEPPE MERICO

“Io non sono esterno”   romanzo, Castelvecchi editore, 2011  finalista al Premio Carver 2011

Ai margini del mondo civile, in una Puglia fatta di solitudini e rumore di treni che passano, un ragazzino viene segregato dal padre nella cantina di casa: storia di una reclusione, di un’infanzia stravolta, di abusi interminabili. Nei sotterranei della sua anima il ragazzino odia l’uomo che lo tiene prigioniero; allo stempo tempo però impara anche a perdonarlo, in un saliscendi continuo di rabbia feroce e amore disperato.

 

Giuseppe Merico vive e lavora a Bologna. Pugliese di nascita, è responsabile del settore narrativa della rivista Argo. Scrive su siti e riviste. Dopo la raccolta di racconti Dita amputate con fedi nuziali, ha pubblicato Io non sono esterno, il suo primo romanzo. Il suo sito è www.scrivoeleggo.com

 

OMAR DI MONOPOLI

“Uomini e cani” romanzo, Isbn Edizioni, 2007 vincitore del Premio Edoardo Kihlgren Opera Prima 2008

In un Salento molto lontano dalle immagini da cartolina, il comune di Languore progetta di trasformare una salina in parco naturale. E gli eventi si mettono in moto.

Il sindaco è giovane e ottimista, Milena bella e spaventata. Nico ha perso tutto, tranne se stesso. Don Titta Scarciglia maneggia e corrompe. I Minghella addestrano cani e figli da combattimento e Pietro Lu Sorgi, l’eremita, annienta chiunque invada il suo territorio. Una tragedia greca, un western corale e inarrestabile.

 

Omar di Monopoli vive e lavora in Puglia, a Manduria. Redattore, grafico, scrittore e sceneggiatore, ha esordito nel 2007 con il romanzo Uomini e cani.

Sono poi seguiti Ferro e fuoco e La legge di Fonzi. Ha scritto per la radio e per il web; suoi racconti e articoli sono pubblicati periodicamente su antologie e siti letterari.

Il suo blog è www.omardimonopoli.blogspot.com.

 

 

TRAME COMPIE 6 ANNI 30/11 & 3/12 + NERO PUGLIA DAL 29/11 AL 13/12

Inizia il periodo più movimentato per il nostro lavoro. E per Trame dicembre offre anche un’occasione particolare.
Sabato 3 saranno sei anni dalla nostra apertura. Proseguiamo nel cammino anche grazie all’affetto di tanti frequentatori, ad una fitta rete di sostegno, alle collaborazioni con la città, fra Università e centri sociali, fra eventi collettivi e presentazioni in biblioteca.
L’entusiasmo non manca, la superciok aiuta nella quotidianità, ma sabato sera non mancheranno polpette e vino bianco.

Gli orari di Trame restano i soliti, si aggiungono le aperture straordinarie di domenica 4, giovedì 8, domenica 11 e domenica 18 dalle 11 alle 19.
Sabato 24 dicembre la libreria sarà aperta dalle 10,30 alle 18,30.

E’ sempre possibile prenotare titoli, scrivendo a questo indirizzo email o telefonando al n° 051 233333

Vi aspettiamo.
Quelle di Trame.

PS ci scusiamo con chi ieri sera sia andato al Dans la Rue. La serata con Valerio Evangelisti è stata rimandata all’ultimo minuto. Potrebbe essere recuperata venerdì 2 dicembre. Cercheremo di aggiornarvi sul nostro sito e su Facebook.

Mercoledì 30 novembre alle18
in libreria
“Cosa mi porto dentro. Piccola mostra di borse handmade con lettura e visita guidata”
A cura di Gesti di Carta

Sabato 3 dicembre dalle 21,30
festa per il sesto compleanno della libreria.
Per l’occasione Agnese Baruzzi inaugura la sua mostra grafica “All of me. 10 silhouette ascoltando Billie Holiday”.
Alle 22 presentazione del libro di Franco Meli “Il mio nome è Frank Sinatra” (Arcipelago edizioni).
L’autore sarà affiancato da Davide Barbieri come interlocutore verbale, e da Checco “Ted Nylon” Garbari coi suoi vinili e le fonovaligie valvolari.
La serata avrà una deriva danzante…

Collaborazione con la prima rassegna bolognese di storie noir ambientate in Puglia unite alla degustazione di vini rossi di qualità.
“Sotto la suola dello stivale, tutto il NOIR che della Puglia non avete mai visto: vino e letteratura per conoscere il nostro stivale fuori dagli stereotipi”.
presso il Vinificio Brundisium in via Fratelli Rosselli 10/A a Bologna
martedì 29 novembre 2011 alle 19,30 Maria Silvia Avanzato legge “Il dito mignolo del diavolo”
martedì 6 dicembre 2011 alle 19,30 Giuseppe Merico legge “Io non sono esterno”
martedì 13 dicembre 2011 alle 19,30 Omar di Monopoli legge “Uomini e cani”

Mercoledì 30 novembre alle18
in libreria
“Cosa mi porto dentro. Piccola mostra di borse handmade con lettura e visita guidata”
A cura di Gesti di Carta
All’incontro segue un aperitivo.

Cosa mi porto dentro: contenitore utilizzato per custodire o trasportare piccoli oggetti d’uso quotidiano.
Generalmente realizzato in vari materiali
Può avere o meno uno o due manici
Può avere o meno un meccanismo di chiusura
Può avere o meno una fodera
Possiede sicuramente una storia
Avrà presto un’anima…

Sabato 3 dicembre la libreria compie sei anni e Billie & Frankie go to Trame…

Sabato 3 dicembre dalle 21,30
festa per il sesto compleanno della libreria.

Per l’occasione Agnese Baruzzi inaugura la sua mostra grafica “All of me. 10 silhouette ascoltando Billie Holiday”.
Alle 22 presentazione del libro di Franco Meli “Il mio nome è Frank Sinatra” (Arcipelago edizioni).
L’autore sarà affiancato da Davide Barbieri come interlocutore verbale, e da Checco “Ted Nylon” Garbari coi suoi vinili e le fonovaligie valvolari.
La serata avrà una deriva danzante…

Agnese Baruzzi vive e lavora a Bologna come illustratrice.
Ha pubblicato vari titoli per ragazzi in Italia e all’estero (Inghilterra, Francia, Spagna, Grecia, Portogallo, Corea, Giappone, Taiwan, Brasile, Canada, Stati Uniti.)
Lavora con agenzie e studi grafici, e svolge laboratori per bambini nelle scuole e nelle biblioteche.
Collabora con l’agenzia Plumpudding illustration di Londra e con la Contea di Västerbotten (Svezia), dove lo scorso ottobre ha partecipato al progetto di promozione della lettura “Give me five”.
www.agnesebaruzzi.com

Su “Il mio nome è Frank Sinatra”:
“Pochi cantanti hanno saputo plasmare lo showbiz come «The Voice», dalle grandi orchestre swing degli anni Quaranta a Hollywood. E questo con un grave handicap iniziale, l’origine «etnica», che addossa all’artista tutti i pregiudizi sugli italiani degli americani Wasp, biondi e con gli occhi chiari. Anche Frank aveva intensi occhi azzurri e per questo era soprannominato «Old Blue Eyes», ma per il resto il suo fisico tradiva l’origine non anglosassone. «Il punto di partenza obbligato per comprendere Sinatra uomo e artista è la realtà italo-americana di Hoboken nella quale nasce e cresce: il tema dell’immigrazione italiana negli Stati Uniti non può essere eluso». Muovendo da queste premesse, Francesco Meli riscrive il mito Sinatra, e opera da profondo conoscitore della storia americana nell’analisi storico-sociale, e da appassionato quando descrive i frutti canori di Frank.
Narra un’epopea: dalla guida della madre Dolly agli inizi come cantante per Harry James e Tommy Dorsey, al lancio della carriera solistica, aiutato da arrangiatori come Alex Stordahl, Nelson Riddle (nei classici dischi Capitol) fino alle produzioni con Don Costa e Quincy Jones, incrociando sia la canzone di Broadway sia il jazz.
Tra le pagine fanno capolino i nomi che hanno popolato quella vicenda: l’amicizia con compositori come Van Heusen, le registrazioni con Basie ed Ellington e il rat pack con Sammy Davis Jr e Dean Martin. Amici, ma anche rivali: Meli riporta una dichiarazione emblematica di Bing Crosby: «Un cantante come Frank Sinatra compare una sola volta nella vita. Perché è dovuto succedere proprio nella mia di vita?».
Se le analisi musicali sono intrise di entusiasmo, quando si entra nella sfera pubblica e privata l’autore si muove cauto.
Le amicizie pericolose (il boss Giancana) e quelle ai massimi livelli della politica (J.F. Kennedy) presentano un intreccio tra corruzione, potere e sesso che viene ricostruito con precisione, ma senza i pruriti scandalistici oggi consueti.”
articolo di Franco Bergoglio sulla rivista Jazz (marzo 2011).

Francesco Meli è professore associato di “Studi Americani” presso l’Università IULM di Milano. “Visiting e Fulbright Scholar” presso la Columbia University di New York, ha pubblicato saggi e articoli su alcuni classici autori della storia letteraria americana, in particolare Melville, Thoreau e Steinbeck. Ha introdotto in Italia i nomi più significativi, quali Momaday, Ortiz, Lance Henson, Silko e Welch, della contemporanea letteratura nativa americana, forse la più viva tra quelle emerse negli Stati Uniti negli ultimi decenni. Inoltre, oltre che alla storia culturale e musicale della città di New York, ha rivolto l’attenzione verso il cosiddetto “carattere nazionale” americano e le problematicità identitarie poste dalla presenza degli italo-americani.

Ecco la collaborazione con la prima rassegna bolognese di storie noir ambientate in Puglia unite alla degustazione di vini rossi di qualità.
“Sotto la suola dello stivale, tutto il NOIR che della Puglia non avete mai visto: vino e letteratura per conoscere il nostro stivale fuori dagli stereotipi”.
presso il Vinificio Brundisium
in via Fratelli Rosselli 10/A a Bologna
martedì 29 novembre 2011 alle 19,30 Maria Silvia Avanzato legge “Il dito mignolo del diavolo”
martedì 6 dicembre 2011 alle 19,30 Giuseppe Merico legge “Io non sono esterno”
martedì 13 dicembre 2011 alle 19,30 Omar di Monopoli legge “Uomini e cani”

Le letture degli autori saranno accompagnate dalla degustazione di vino Primitivo e Negramaro prodotti da Cantine Due Palme.
Organizzazione: Associazione culturale dry_art
Bookshop in collaborazione con Libreria Trame

Per info:
suoni.dryart@gmail.com www.dry-art.com

MARIA SILVIA AVANZATO
“Il dito mignolo del diavolo”
racconto inedito
vincitore del Premio Nero di Puglia 2011

Nardò, poco lontano da Lecce. Una madre fragile, troppo giovane, viene punta da una taranta. In un rituale senza tempo, gli abitanti del paese si armano di tamburelli, cercano di correre ai ripari. Il coperchio però è ormai stato sollevato e il più orribile dei segreti familiari riemerge dal passato. Una madre uccisa da una verità da nascondere a ogni costo, un figlio che non riuscirà mai a dimenticare.

Maria Silvia Avanzato vive e lavora a Bologna. Scritttrice a tutto tondo, oscilla tra gialli per ragazzi, chick-lit, articoli di crimonologia, romanzi di formazione e racconti noir. Molti i racconti premiati e antologizzati. Il suo sito è www.mariasilviaavanzato.it

GIUSEPPE MERICO
“Io non sono esterno”
romanzo, Castelvecchi editore, 2011
finalista al Premio Carver 2011

Ai margini del mondo civile, in una Puglia fatta di solitudini e rumore di treni che passano, un ragazzino viene segregato dal padre nella cantina di casa: storia di una reclusione, di un’infanzia stravolta, di abusi interminabili. Nei sotterranei della sua anima il ragazzino odia l’uomo che lo tiene prigioniero; allo stempo tempo però impara anche a perdonarlo, in un saliscendi continuo di rabbia feroce e amore disperato.

Giuseppe Merico vive e lavora a Bologna. Pugliese di nascita, è responsabile del settore narrativa della rivista Argo. Scrive su siti e riviste. Dopo la raccolta di racconti Dita amputate con fedi nuziali, ha pubblicato Io non sono esterno, il suo primo romanzo. Il suo sito è www.scrivoeleggo.com

OMAR DI MONOPOLI
“Uomini e cani”
romanzo, Isbn Edizioni, 2007
vincitore del Premio Edoardo Kihlgren Opera Prima 2008

In un Salento molto lontano dalle immagini da cartolina, il comune di Languore progetta di trasformare una salina in parco naturale. E gli eventi si mettono in moto.
Il sindaco è giovane e ottimista, Milena bella e spaventata. Nico ha perso tutto, tranne se stesso. Don Titta Scarciglia maneggia e corrompe. I Minghella addestrano cani e figli da combattimento e Pietro Lu Sorgi, l’eremita, annienta chiunque invada il suo territorio. Una tragedia greca, un western corale e inarrestabile.

Omar di Monopoli vive e lavora in Puglia, a Manduria. Redattore, grafico, scrittore e sceneggiatore, ha esordito nel 2007 con il romanzo Uomini e cani.
Sono poi seguiti Ferro e fuoco e La legge di Fonzi. Ha scritto per la radio e per il web; suoi racconti e articoli sono pubblicati periodicamente su antologie e siti letterari.
Il suo blog è www.omardimonopoli.blogspot.com.

incontri dal 23 al 27 novembre 2011

Eccoci a ruzzolare verso l’ultimo mese dell’anno, ma novembre ci offre ancora libri e discussioni, un incontro al Parri e due incontri al Dans La Rue, di questi curiamo il bookshop, due incontri qui in libreria, e ancora in corso la mostra di Cettina Calabrò.

 

Vi aspettiamo.

 

Quelle di Trame.

 

Mercoledì 23 novembre alle 18

nella sala ex Refettorio dell’ Istituto Storico Parri in via Sant’Isaia 20 a Bologna

presentazione del libro di Marco Cavina “Nozze di sangue. Storia della violenza coniugale” (edizioni Laterza)

 

Mercoledì 23 novembre alle 21

al Dans La Rue in via Avesella a Bologna

presentazione e dibattito su “Tina” con Pino Cacucci.

L’incontro sarà preceduto da un aperitivo alle 19.

 

Giovedì 24 novembre alle 18

in libreria

“La torre d’Avorio e altre storie” reading di brani sulla violenza di genere a cura di Hecate Associazione Culturale con Alice Reina e Rosella Ciman su testi di Alice Reina.

 

Sabato 26 novembre alle 11,30

in libreria

presentazione del libro di Antonella Cristofaro “Il ramarro” (edizioni Associate)

L’autrice ne parlerà con Raffaella Costi.

All’incontro segue un aperitivo.

 

Domenica 27 novembre alle 21

al Dans La Rue in via Avesella a Bologna

Valerio Evangelisti presenta il suo nuovo libro “One Big Union” (Mondadori 2011)

 

 

Mercoledì 23 novembre alle 18

nella sala ex Refettorio dell’ Istituto Storico Parri in via Sant’Isaia 20 a Bologna

presentazione del libro di Marco Cavina “Nozze di sangue. Storia della violenza coniugale” (edizioni Laterza)

 

«La violenza maritale è stato un elemento fisiologico e accettato del matrimonio, legalmente fino a tutto l’Antico Regime, socialmente ben oltre. E occorre ovviamente tener sempre presente che il ‘sommerso’ in questa materia fu – un tempo come e più di oggi – di enormi dimensioni, anche se le mogli d’Antico Regime non erano affatto inerti dinanzi alle vessazioni coniugali, e anche se le istituzioni medievali e moderne furono spesso tutt’altro che svagate nell’affrontarne gli abusi più eclatanti. Quel che resta di tanti ‘inferni coniugali’ nelle loro formulazioni giudiziarie rappresentò – un tempo come e più di oggi – la punta di un iceberg. Dietro alle mura domestiche si occultò un’infinità di violenze, talora gravi, talora modeste, talora nemmeno avvertite come tali e accettate con rassegnato fatalismo. Un certo modo di intendere la violenza coniugale è, sul piano formale, definitivamente tramontato, ma sulle leggi continuano a piovere le meteoriti sociali del vecchio ordine.»

Marco Cavina interpreta le fonti dottrinali (i teologi, i precettisti morali, i giuristi, i politici), consulta le fonti letterarie e quelle processuali, le confronta con la cultura dominante dal Medioevo in poi per esaminare gli ambiti nei quali maggiormente la violenza si è manifestata, facendoci scoprire l’anima nera del matrimonio dietro lo stereotipo tranquillizzante dell’armonia del focolare.

 

Intervengono con l’autore, che è docente di Storia del diritto medievale e moderno presso l’Università di Bologna, Luca Alessandrini, Direttore dell’Istituto Storico Parri e Lucia Ferrante, docente di Storia delle donne e di genere presso l’Università di Bologna

 

 

Mercoledì 23 novembre alle 21

al Dans La Rue in via Avesella a Bologna

presentazione e dibattito su “Tina” con Pino Cacucci.

L’incontro sarà preceduto da un aperitivo alle 19.

 

Tina Modotti: donna, migrante, attrice, fotografa, amante e rivoluzionaria. Una vita senza freno in un mondo in accelerazione nei primi anni del secolo, vissuta nella voglia di un mondo diverso, scaldata sotto il sole messicano e congelata nelle terre di Russia. Una vita immortalata da un obiettivo, come testimonianza, come denuncia, come arte.

Pino Cacucci ne ha cercato le tracce in Messico e ne ha scritto la vita. Ne parleremo con lui, accompagnati dalla proiezioni delle fotografie di Tina.

 

Pino Cacucci è nato nel 1955 ad Alessandria, cresciuto a Chiavari (Ge), e trasferitosi a Bologna nel 1975 per frequentare il Dams. All’inizio degli anni ottanta ha trascorso lunghi periodi a Parigi e a Barcellona, a cui sono seguiti i primi viaggi in Messico e in Centroamerica, dove ha poi risieduto per alcuni anni. All’attività narrativa affianca un intenso lavoro di traduttore. Fra le sue opere “Tina” (edizioni Feltrinelli): una biografia ma anche un romanzo.

L’avventura di una donna, un’artista, una rivoluzionaria di bellezza e fascino straordinari, amica e amante di artisti, cittadina del mondo che consacrò la vita ad arte e rivoluzione, “Sotto il cielo del Messico” (edizioni Photology) che ricrea per scene e dialoghi la vita di Tina Modotti in Messico tra il 1923 e il 1930.

Prima di questi aveva pubblicato nel 1988 per Agalev Edizioni “I fuochi le ombre il silenzio”, in cui raccontava le sue prime ricerche su Tina con varie interviste a chi l’aveva conosciuta o dedicato studi alla sua vita e alla sua epoca, libro ormai introvabile.

 

La nostra libreria cura il bookshop.

 

 

Giovedì 24 novembre alle 18

in libreria

“La torre d’Avorio e altre storie” reading di brani sulla violenza di genere a cura di Hecate Associazione Culturale con Alice Reina e Rosella Ciman su testi di Alice Reina.

All’incontro segue un aperitivo.

 

C’era una volta una donna che aspettava il principe azzurro, lassù sulla torre del castello, aspettava, guardando all’orizzonte…passò un giorno, due, una settimana, un mese, e lei continuava ad aspettare, chiusa nella torre del castello. I mesi mutarono in anni, ma all’orizzonte non si vedeva nessuno. Un giorno la donna si voltò e vide il suo viso nello specchio. Si alzò, andò verso la porta, girò la maniglia e scese le scale della torre. Sellò il suo cavallo bianco e cominciò a cavalcare, libera, verso l’orizzonte.

 

“La torre d’Avorio e altre storie” è un reading di favole moderne, storie di donne per riflettere e trovare altri finali, nuove storie, per raccontare il viaggio che porta dalla violenza alla riscoperta di sè, dalla torre-prigione ai prati in cui cavalcare.

 

L’Associazione Culturale Hecate nasce nella primavera 2010 dall’incontro di diverse professionalità nel campo del teatro e della comunicazione con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura teatrale, l’arte letteraria ed artistica in genere promuovendo iniziative d’animazione, di conoscenza ed educazione della pratica teatrale per sviluppare la conoscenza e l’uso del linguaggio teatrale con particolare riferimento alle situazioni di disagio, nell’infanzia e nell’adolescenza così come nell’età adulta.

Crediamo che la pratica teatrale sia uno strumento per sviluppare e stimolare il bisogno espressivo e comunicativo presente in ogni persona, la riscoperta e l’acquisizione delle possibilità comunicative, espressive e di integrazione della persona; perseguendo altresì l’affermazione dello sviluppo, dell’identità, della crescita della persona anche finalizzati al riequilibrio e alla gestione del disagio, sia in contesti individuali che di gruppo.

Riteniamo il Teatro uno strumento di aggregazione e di condivisione: in quest’ottica finalizziamo la nostra attività a ciò che comunemente viene chiamato “Teatro Sociale”.

 

 

 

Sabato 26 novembre alle 11,30

in libreria

presentazione del libro di Antonella Cristofaro “Il ramarro” (edizioni Associate)

L’autrice ne parlerà con Raffaella Costi.

 

All’incontro segue un aperitivo.

 

Come il ramarro cambia aspetto facendo la muta, così il cambiamento personale può portare alla creazione di un altro io.

È quello che succede a Michele, 24 anni, figlio della Roma bene del quartiere di Prati. Ma il cambiamento di Michele non è solamente una maturazione personale, bensì qualcosa di più profondo, che lo trasformerà in un’altra persona. Perché la ribellione non serve, se procede per stereotipi.

Attraverso il rapporto con la sorellina Lidia, il cane Micosch e la domestica Maria, che “si innamora. E sembra un’altra”, Michele vive episodi che simboleggiano il cambiamento che man mano avviene in lui. Ma è soprattutto la scoperta e l’adesione ai rituali del mondo Giapponese che lo porteranno a trovare il proprio equilibrio interiore e ad ammettere davanti agli altri e a sé stesso la propria omosessualità, simbolo della sua “muta”.

 

Antonella Cristofaro è nata a Roma nel 1958 e non ha vent’anni: ne ha molti di meno. Infatti insegna lettere (e cartoline) nel carcere di Rebibbia, sia al “femminile” che all’Alta Sicurezza, dove spera di veder arrivare, prima o poi, un bassotto dai capelli incatramati.

Ha fatto esperienze al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove è stata assistente di cattedra di Giuseppe De Santis (detto Pippo). Non contenta, ha lavorato anche con Cesare Zavattini.

In seguito, ha trovato modo di scrivere il suo primo romanzo “All’altezza delle labbra” (Avagliano editore), un noir ambientato a Roma, forse perché Roma conteneva tutto il noir necessario.

Adesso ci riprova con “Il Ramarro”.

 

Raffaella Costi è nata a Bologna, ha letto “Il Ramarro” e le è piaciuto. Di solito legge il libro, prima di vedere il film e “Il Ramarro” sarebbe un bel film.

 

 

 

Domenica 27 novembre alle 21

al Dans La Rue in via Avesella a Bologna

Valerio Evangelisti presenta il suo nuovo libro “One Big Union” (Mondadori 2011)

 

Valerio Evangelisti torna ad una sua antica passione: le pratiche di lotta negli Stati Uniti. Un libro di un’attualità sconvolgente. La prosa di uno dei più grandi autori italiani racconta le vicende degli Industrial Workers of the World, un’organizzazione così utopica nei propri propositi da perdere di realtà storica. Eppure c’erano gli wobblies, laggiù sulla West Coast… Li sentiremo rivivere dalle parole di uno degli autori di Carmilla on line che a Dans La Rue si sentirà libero di dare la propria versione sul legame tra allora e ora.

 

http://www.eymerich.com/blogengine/

 

La nostra libreria cura il bookshop.

 

 

 

 

libri per Humus a Radio Città del Capo novembre 2011

Marino Buzzi

Un altro bestseller e siamo rovinati (edizioni Mursia)

 

Rocco Pinto

Fuori catalogo: storie di libri e di librerie (edizioni Voland)

 

Aidan Chambers

Siamo quello che leggiamo crescere tra lettura e letteratura (edizioni Equilibri)

 

Gabriel Zaid

I troppi libri leggere e pubblicare in un’epoca di abbondanza  (edizioni Jaca Book)

 

I primi 4 titoli hanno in comune il tema del libro.

Marino Buzzi e Rocco Pinto raccontano il mestiere del libraio.

Buzzi parte dal suo blog “Cronache dalla libreria” e ne scaturisce una raccolta di racconti su acquirenti e colleghi che si tramuta in una commedia degli equivoci…

Pinto scrive un’autobiografia passionale, sospesa fra sogno e realtà, piena di altri libri e altre storie… Un piccolo libro suggestivo che mette a fuoco anche la parte artigianale del nostro lavoro.

Chambers offre una vera raccolta di strumenti di lavoro per bibliotecari, librai, educatori e genitori, e la sua autobiografia narrata tramite i tascabili Penguin è insinuante.

Zaid ragiona sull’economia della cultura con efficacia, mettendo in scena il cambiamento in atto nell’editoria, la sospensione fra solito e nuovo, e l’avvento del digitale.

 

Concita De Gregorio

Così è la vita imparare a dirsi addio (edizioni Einaudi)

 

Elisabeth Badinter

Mamme cattivissime? La madre perfetta non esiste (edizioni Corbaccio)

 

Il libro di Concita De Gregorio affronta il tema della morte e della vecchiaia con la sua solita agilità, è strutturato per articoli brevi, imperniati di solito su una singola storia o persona, pieno di suggerimenti di testi e film che permettano di riflettere sul lutto, sulla scomparsa di una persona cara, sulla difficle ma non impossibile accettazione dell’età che avanza.

Elisabeth Badinter, filosofa femminista francese, ritrova dopo “L’amore in più, storia dell’amore materno” il tema della maternità. Il libro nell’edizione francese si intitola “Il conflitto. Donna e madre” e racconta con grande partigianeria come in un periodo di crisi economica una deriva sulla tradizione risospinga molte donne in una dinamica di maternità naturale spinta all’accesso (che può portare con una semplificazione eccessiva di ruoli a rifugiarsi nella maternità accettando la spinta perenne che pian piano fa scivolare fuori dal mercato del lavoro, questa è la mia lettura di questo testo stimolante e provocatorio).

 

Silvia Aquilini Katia Brentani

Ti lascio una storia da raccontare (Edizioni Nuova S1)

 

Nicolas Barreau

Gli ingredienti segreti dell’amore (edizioni Feltrinelli)

 

Due romanzi d’amore, il primo ambientato a Bologna e scritto a 4 mani, alterna una storia ottocentesca fra la giovane Carolina, malmaritata, e il viaggiatore Henri Beyle, e una moderna in cui la giovane restauratrice Gemma, restaurando quasi 200 anni dopo nel cimitero monumentale la tomba di Carolina, trova un’amicizia e un pacchetto di lettere antiche da cui ricostruire la propria e l’antica storia d’amore. Ben costruito e assai piacevole.

 

Alan Bennett

Due storie sporche (edizioni Adelphi)

Con la solita penna acuminata Bennett inscena due figure femminili immerse in scenette boccaccesche di sicuro effetto, una consapevole, l’altra ipocrita fino all’autolesionismo.

 

Geraldine Brooks

L’isola dei due mondi (Edizioni Neri Pozza)

Brooks, già autrice di vari romanzi storici, racconta la storia di Caleb, il primo laureato nativo americano ad Harvard, e di Bethia, ragazza che vorrebbe avere la stessa possibilità di studiare. Un’amicizia difficile, quasi impossibile, raccontata con intensità e affetto.