NEWSLETTER di fine gennaio (con poeta)

Eccoci di nuovo.

Uno dei nostri incontri virtuali andrà in onda nel fine settimana.

Per il resto la prossima settimana faremo strani orari tipo:
lunedì 25 dalle 9,30 alle 16,30
giovedì 28 dalle 9,30 alle 13 e il pomeriggio restiamo chiusi
Martedì mercoledì venerdì e sabato ci saremo come sempre dalle 9,30 alle 19,30.

Vi aspettiamo e per ordini e richieste questa mail è sempre buona!

Venerdì 29 gennaio alle 18
per Virtual Trame
Guido Mattia Gallerani presenta “I popoli scomparsi” (PeQuod) in dialogo con Lorenzo Mari.

“I popoli scomparsi” di Guido Mattia Gallerani inaugura la nuova collana di poesia «Quai des Boompjes», pubblicata da peQuod e diretta da Valentino Ronchi, che così introduce il libro nella quarta di copertina: “Raramente si trova così tanto in un libro di poesia. Un lungo lampo, incalzante, partecipe e ironico, a tratti dissacrante, sulle vicende umane, sulla storia dell’umanità. Storia dell’umanità che è, lo si voglia o no, la storia del singolo. La spudorata, rimossa, scandalosa e dolcemente miserrima storia di ognuno di noi.”
Una serie di popoli scomparsi, o sul punto di svanire, che compone, di poesia in poesia, un album archeologico, un repertorio d’umanità diverse. La “resistenza etica” al dissolvimento, il loro destino “tragico” – scrive Mimmo Cangiano nella postfazione – ci restituiscono le nostre stesse ambiguità, quei comportamenti impacciati di fronte all’avanzare della Storia, al mito del “progresso”. Di tutti loro, vinti e sconfitti, restano tracce e rovine a nutrire il nostro immaginario, che Gallerani fa riaffiorare tra le righe delle sue poesie. E la loro immancabile fine andrà riletta come un’altra Storia, alternativa a quella narrata dai vincitori, capace di mutarsi in un racconto poetico di nostalgia, dignità e speranza.

Guido Mattia Gallerani insegna all’Università di Bologna. Collabora con il Poesia Festival della provincia di Modena, città in cui è nato. Ha co-diretto il trimestrale «Atelier: rivista di poesia, critica, letteratura». Nel 2014 ha pubblicato “Falsa partenza” (Ladolfi editore, finalista Mauro Maconi Giovani e Ceppo Under 35), nel 2015 un’edizione commentata assieme ad Alberto Bertoni del “Quaderno di quattro anni” di Eugenio Montale (Mondadori).

Lorenzo Mari vive e lavora a Bologna. Nel 2020, ha pubblicato il saggio “Il taccuino dell’intellettuale. Disegno e narrazione nell’opera di John Berger” (ed. Mimesis), la traduzione di “#Misantropocene. 24 tesi” di Joshua Clover e Juliana Spahr (ed. Modo Infoshop) e, insieme a Matteo Camporesi, di “Memorial Device” di David Keenan (ed. Double Nickels). Ha inoltre partecipato al progetto collettivo “TINA. Storie della grande estinzione” (ed. Aguaplano).

NEWSLETTER di metà gennaio (dalla foresta ad Ork)

Arriva il cambio di mostra a Trame.

Si passerà dalla foresta popolata dai personaggi di Martina Tonello, in cui ci siamo perdute per tutto l’autunno, al pianeta Ork fatto di parole e grafica, proposto da Alessandra Bartucca “Mindy” e da Antonio Peluso “Mork”.

Gli orari della libreria tornano ad essere i soliti, ovvero i lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30, e i martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.

Qualunque sia il colore della nostra zona qui stiamo ad aspettarvi. Con gioia!

Da venerdì 15 gennaio alle 18
in libreria
inauguriamo “Satellites of Ork. Parole e forme da un altro pianeta”.

Il pianeta Ork nasce nel 2017 dopo alterne vicende e con la volontà di dare spazio a tutto quello che la Terra rigetta o a cui non dedica lo spazio che meriterebbe, alle forme di scrittura che passano inosservate, all’arte che segna le nostre città e di cui pochi si accorgono.
Nasce come spazio di pensiero libero e di ricerca, poi come blog, su wordpress (https://morkmindyork.wordpress.com/) e su facebook attraverso la pagina “Mork Mindy Ork”. Nasce nell’idea di un “qui si può” preso egregiamente a prestito da “Musica per vecchi animali”, film del 1989, codiretto da Stefano Benni, in cui il motivo del viaggio, surreale e picaresco in cui si traduce la sostanza del film, è la ricerca di una possibilità, un desiderio, un’utopia.
Uno spazio in cui un bambino possa giocare a pallone, una ragazzina possa fuggire verso la sua storia di libertà, un uomo possa incontrare la sua donna e ciascuno sé stesso, un angolo di mondo in cui si possa recuperare il senso perduto delle cose, fuori dalla velocità e dalla superficie solo scalfite dalla catastrofe pandemica in corso. Il modo è nelle parole e nelle immagini: la scelta di recensire a modo nostro i libri esclusi dai massimi sistemi dando loro voce (Mindy) e forme (Mork), di segnalare mostre o espressioni di sé relegate a spazi che pochi sanno. Questo è Ork.

Alessandra Bartucca “Mindy” nasce a Tropea, in Calabria, da cui si trasferisce per vivere dal 2001 a Bologna, città in cui si laurea in Giurisprudenza, svolge lavori in settori diversi e riprende il filo dell’amore mai sopito per le Lettere.
Frequenta l’Accademia Drosselmeier, svolge uno stage in una casa editrice che dedica una collana alla letteratura per l’infanzia, collabora con un’altra in qualità di redattrice e correttrice di bozze, frequenta il corso di editing della Scuola Belleville a Milano, scrive saltuariamente per qualche rivista, partecipa al progetto di una Guida Sentimentale di Bologna presso Trame e a quello di riscrittura dei risvolti vittoriniani ai “Gettoni” Einaudi sotto la direzione di Giacomo Verri, collabora come redattrice per un testo di saggistica pubblicato dalla Editrice Bibliografica, e fonda, insieme al compagno, il blog di recensioni “Mork Mindy Ork” dove trova spazio ciò che è fuori dai massimi sistemi.

Antonio Peluso “Mork” nasce a Napoli nel 1978. Si è diplomato al Liceo Artistico di Napoli, ha lavorato come corniciaio nella bottega paterna parallelamente agli studi letterari universitari non portati a termine e, dal 2008, dopo vari giri, vive a Bologna, città di cui si è innamorato a prima vista.
Pittore, intarsiatore, musicista, appassionato di fotografia, ha realizzato diverse mostre a Bologna e Napoli.
Ha lavorato per botteghe artigiane, in particolare a Bologna presso l’ebanista Savigni, da cui ha appreso l’arte dell’intarsio ligneo (nel 2018 la sua mostra di tarsie lignee dedicate alle porte di Bologna, “Il Cerchio di Legno”, riceve il Patrocinio del Comune di Bologna), pubblicato per Mediagraph e come vignettista per il periodico umoristico “Il Cacchio” (riesumazione lo-fi di “Cuore”), ha esposto per “Comix for Equality” nell’ambito di Bilbolbul e dal 2017, insieme alla sua compagna, gestisce il blog “Mork Mindy Ork”, di cui cura la parte illustrativa.

NEWSLETTER DEL NUOVO ANNO (non bisestile)

Ringraziamo lettrici e lettori che hanno accompagnato la libreria durante questo anno bisestile, davvero classico e impegnativo, e siamo pronte ad avventurarci nel 2021 (non è un numero primo, speriamo sia comunque un anno piacevole e leggero).

Chiudiamo l’anno giovedì 31 dicembre con una apertura dalle 9,30 alle 16,30.

Riapriamo lunedì 4 gennaio dalle 9,30 alle 16,30, e martedì 5 dalle 9,30 alle 19,30.

Restiamo chiuse anche mercoledì 6 e da giovedì 7 gennaio si torna alla normalità.

Vi aspettiamo, e vi regaliamo, per iniziare bene, una puntata di Virtual Trame che sarà caricata sulla pagina facebook della libreria durante la nostra pausa.

Auguri di cuore!

Sabato 2 gennaio 2021 alle 18
per Virtual Trame sulla pagina facebook della libreria
Silvia Albertazzi presenta “Questo è domani. Gioventù, cultura e rabbia nel Regno Unito 1956 – 1967” (paginauno 2020) in dialogo con Gino Scatasta.
La colonna sonora è a cura del dj vinilico Checco “TedNylon” Garbari.

Il 1956 è un anno-chiave nella storia inglese: mentre la crisi di Suez porta alla definitiva perdita di potere del Regno Unito sullo scacchiere mondiale, l’invasione sovietica dell’Ungheria è motivo di ripensamento degli ideali marxisti da parte di chi già ipotizzava un socialismo all’inglese. Tre eventi, al cui centro si pongono i giovani, la gente comune e l’idea di una cultura “ordinaria”, fondata sul recupero dell’esistente, si segnalano: il primo programma del Free Cinema; il debutto del dramma Ricorda con rabbia, e la mostra This Is Tomorrow.
 Scopo di questo lavoro è dimostrare quanto questi avvenimenti del 1956 abbiano influenzato la scena culturale successiva – dagli angry young men alla new wave cinematografica alla pop art, dai Beatles alla swinging London – imponendo l’idea di una via britannica alla cultura, in grado di porsi come autentico “modo di vita”, oltre che corpus di lavoro intellettuale e immaginativo. Comune ai tre eventi è uno stesso proposito: “porre l’arte in una prospettiva spazio-temporale che confida nel futuro per essere completata”. Si tratta ora, a più di sessant’anni di distanza, di verificare come – se – quelle proposte sono state “completate”, osservandole da quell’allora lontanissimo futuro che oggi è il nostro presente.

Silvia Albertazzi insegna Letteratura dei Paesi di lingua inglese e Storia della cultura inglese all’Università di Bologna. Tra i suoi lavori: Lo sguardo dell’Altro (2000; 4°rist. 2011); La letteratura postcoloniale (2013); Letteratura e fotografia (2017; 1° rist. 2018). Per Paginauno ha pubblicato Leonard Cohen. Manuale per vivere nella sconfitta (2018). Collabora con Alias, supplemento letterario de Il Manifesto.

Gino Scatasta insegna Letteratura Inglese e Culture Mediali Anglofone presso l’Università di Bologna. Oltre al volume su Fitzrovia, ha scritto sul teatro di W.B. Yeats, sulla letteratura irlandese, su Dickens, Oscar Wilde e la letteratura tardo-vittoriana. Ha tradotto romanzi, saggi e fumetti e da qualche anno si occupa delle rappresentazioni di Londra in letteratura, di Jack lo Squartatore, della scena letteraria e artistica inglese fra le due guerre mondiali e delle culture pop contemporanee.

NEWSLETTER festosa dei 15 anni di Trame

Certo ci saprebbe piaciuto ballare al TPO… e lo faremo appena possibile! Per il momento ci inventiamo altri modi di godere per il traguardo dei tre lustri 🙂

Evviva il compleanno liceale di Trame! 15 anni insieme a tutte le persone che vengono in libreria, ci leggono sui social, con cui abbiamo condiviso storie e presentazioni. Ne siamo orgogliose!

Per il momento soliti orari, lunedì e giovedì dalle 9,30 alle 16,30, e martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9,30 alle 19,30.

Due aperture speciali, domenica 13 e domenica 20 dicembre dalle 10,30 alle 18,30.

Giovedì 24 dicembre dalle 8,30 alle 18…

Per ordini e richieste scriveteci, faremo il possibile per accontentarvi!

TRAME 15 anni insieme 3 dicembre 2005-3 dicembre 2020

Abbiamo continuato a crescere e a cambiare, ancora, sempre, dall’inizio di questa avventura libresca. Proviamo un sentimento forte, un legame con questa città e il suo territorio, e con tante altre persone e luoghi che tenacemente resistono.
Il 3 dicembre 2020, a quindici anni dall’apertura della nostra libreria, festeggeremo, con la Festa degli alberi 2020.
Saremo in compagnia di Baba Jaga, un progetto tra arte e natura immerso tra le colline dell’Appennino, realtà culturale che conosciamo da molto tempo.
Ci piacerebbe che ci fosse un filo sottile pulsante, per questo nascerà un frutteto di Trame per ringraziarvi di questi primi 15 anni di vita.
Vi invitiamo quindi a sostenere questo desiderio, donando un albero da frutto, per trovarci, appena si potrà, a goderne assieme la bellezza.

Sperando in una primavera di vicinanza e nuove fioriture, per incontrarci in collina in una giornata speciale tra libri ed alberi.

Anna, Nicoletta e Orsola per Trame
Chiara e Bruno per Baba Jaga
Trame è in via Goito 3/c a Bologna e Baba Jaga si trova a Cà Colmello Via Gesso 21 Sassoleone Casal fiumanese Bologna

Per informazioni, e per scegliere e donare per il vostro albero scrivere a info@babajaga.it

Ogni albero avrà nome di bimbo, di famiglia, di amico/a, amante…o di chi vorrete voi.
Saranno alberi di specie antiche, per preservare frutti dal sapore intenso e dalla storia che viene dal lontano passato.
Scegliete un albero e prenotatelo entro il 10 dicembre, lo pianteremo con cura e in primavera ci incontreremo in collina in una giornata speciale tra libri ed alberi.

Contributo: 20 euro per chi (singola persona, famiglia, gruppo, compagnia teatrale, associazione) vorrà donare un albero, esserne il custode simbolico, vederlo crescere, sapere che quassù c’è un albero da venire a trovare.

– Ciliegio – Albicocco – Pesco – Prugno – Melograno – Melo – Caco – Mandorlo

Importante: per i donatori affinchè sia più semplice per noi, lasciateci
– mail + recapito telefonico – nome da scrivere sul cartello dell’albero – albero prescelto (se alcuni alberi saranno già prenotati, vi indicheremo quali ancor possibile da donare)

Inoltre ospiteremo una speciale edizione di Paesaggi di poesia 2020 per Virtual Trame.

In occasione dei 15 anni di Trame, il 3 dicembre, riparte l’avventura di Paesaggi di poesia, rassegna di presentazioni in ambito di poesia ideata e curata da Sergio Rotino, Lorenzo Mari e Luciano Mazziotta, con sei brevi video, dedicati soprattutto alla traduzione o alla curatela di grandi autori nazionali e internazionali, che saranno ospitati sulla pagina Facebook della libreria a partire dai giorni successivi a scadenze ravvicinate.

A raccontarci i vari paesaggi di questa forma d’arte, non vi saranno direttamente gli autori, ma i traduttori e/o i curatori del libro proposto. Per questa serie virtuale di Paesaggi di poesia, si è deciso di non usare la formula dell’intervista, ma si è chiesto a ognuno degli invitati di esporsi senza contraddittorio.
Ognuno di essi parlerà del libro attraverso il suo operato e le motivazioni che hanno portato a pubblicarlo, così da rendere viva sulla pagina la voce dell’autore.

Sono sei brevi interventi, delle pillole, attraverso cui Paesaggi di poesia intende dare spazio ad alcuni mestieri dell’editoria poetica, nello specifico quello del traduttore e del curatore. Mestieri importanti e decisivi nella riuscita di un’opera e della sua divulgazione.

A parlare di Rainer M. Rilke sarà Giusi Drago, traduttrice del volume “Dalla misura delle stelle” edito da Ponte alle grazie (2019), mentre di René Daumal dirà un altro importante traduttore qual è Damiano Abeni. È lui ad aver tradotto “Controcielo” di Daumal, edito per Tlon nel 2020. Anna Ruchat interviene invece sul lavoro di traduzione che ha operato sui testi di Stefan Hyner, edito da Ibis edizioni quest’anno, per “Cuore vince”.
Chiara Portesine ci parlerà invece del genio di Corrado Costa, di cui ha curato “Opere poetiche, vol. 1” (Argolibri, 2020). Altro curatore, Tommaso Di Dio. Suo il lavoro per a “La primavera e tutto il resto” di William C. Williams, maestro della poesia nordamericana, edito sempre quest’anno. Ancora un titolo Ibis edizioni.
A chiudere la serie di video, Lorenzo Mari, che ha curato nel 2019 la realizzazione di “Zurita. Quattro poemi”, volume del cileno Raúl Zurita Canessa, edito per Valigie Rosse nella traduzione di Alberto Masala.