NEWSLETTER DAL 3 AL 7 NOVEMBRE

Digerito il passaggio all’ora solare siamo pronte per nuove avventure libresche.
Arriva una settimana che mette a fuoco alcune percorsi di donne, dal blog di Olga Ricci sulle molestie sul lavoro, alla doppia coppia Andraghetti/Piolanti per “Femminile, plurale” ospitate al Banco 32, dalle riflessioni di Sandra Burchi sul lavoro in casa, all’incontro delle due Francesche.
Ci saranno anche un paio di relatori uomini perchè non vogliamo farci mancare nulla.

Prima il sunto, poi le storie.
Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Martedì 3 novembre alle 18 in libreria
presentazione del libro di Olga Ricci “Toglimi le mani di dosso” (Chiarelettere).
Ne parleranno Andrea Adriatico, Rosa Maria Amorevole, Serena Bersani e Mara Cinquepalmi.

Giovedì 5 novembre alle 18,30
al Ristorante Banco 32 presso il Mercato delle erbe in Via Ugo Bassi 23 su via San Gervasio 3/A a Bologna
Fosca Andraghetti «Io, Pru e una sfumatura di giallo» (Carta e Penna edizioni) & Alba Piolanti «Sovversive» (Il Ponte Vecchio).

Venerdì 6 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Sandra Burchi “Ripartire da casa. Lavori e reti dallo spazio domestico” (Franco Angeli).
L’autrice ne parlerà con Federico Chicchi e Mara Cinquepalmi.
Modera l’incontro Silvia Napoli.

Sabato 7 novembre alle 12 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Francesca Marzia Esposito “La forma minima della felicità” (Baldini & Castoldi 2015)
Presenta il libro Francesca Mazzucato e modera l’incontro Massimo Zucchetti, giornalista del Manifesto.

Martedì 3 novembre alle 18 in libreria
presentazione del libro di Olga Ricci “Toglimi le mani di dosso” (Chiarelettere).
Ne parleranno Andrea Adriatico, Rosa Maria Amorevole, Serena Bersani e Mara Cinquepalmi.

Olga Ricci è lo pseudonimo di una giornalista trentenne italiana che oggi lavora come freelance per varie testate nazionali. Olga ha ricevuto avance e ricatti sessuali per mesi, in attesa di un contratto sempre promesso. Per non perdere il lavoro, ha cercato di resistere come ha potuto. La sua storia, che è anche quella di tante donne che magari decidono di tenersi tutto dentro, è diventata prima un blog, “Il porco al lavoro”, ed ora il libro edito da Chiarelettere.
“Toglimi le mani di dosso” si conclude con un decalogo contro le molestie sul posto di lavoro a cura di Rosa Maria Amorevole, nostra collega di GiULiA Emilia-Romagna, esperta in materia di lavoro e contrasto alle discriminazioni e consigliera di Parità per l’Emilia Romagna.

Andrea Adriatico, nato a L’Aquila nel 1966, è architetto, regista e giornalista professionista. Ha lavorato per diversi quotidiani e reti televisive italiane. I suoi film sono stati presentati nei maggiori festival del mondo, dalla Berlinale alla mostra del cinema di Venezia, dal festival di Londra al Lincoln center for contemporary arts di New York. È tra i fondatori di Teatri di vita, il teatro bolognese dedicato alla scena contemporanea. Con il suo teatro ha attraversato per oltre vent’anni molti palcoscenici italiani e stranieri.
Come architetto ha disegnato e realizzato importanti spazi pubblici e privati, inseguendo uno sguardo sul mondo che accomuna i suoi mestieri diversi e vicinissimi.

Rosa Maria Amorevole, esperta di genere e contrasto alle discriminazioni, è formatrice e giornalista. Dal 2008 è Consigliera di Parità per il territorio dell’Emilia Romagna.
Ha trattato il tema delle molestie e della violenza, in qualità di Consigliera di Parità, in stretta relazione con la casistica sviluppata in ambito lavorativo.
E’ stata Consigliera di fiducia per quattro anni in una ASL del Veneto, per il contrasto al mobbing e alle molestie sessuali.
Ha scritto articoli e testi sul contrasto alle discriminazioni, il mercato del lavoro in ottica di genere, parità e pari opportunità in ambito lavorativo.

Serena Bersani, bolognese, giornalista professionista, lavora da oltre vent’anni nella carta stampata e si è occupata a lungo di cronaca nera e giudiziaria. Per Newton Compton ha pubblicato Bologna giallo e nera. Esperta di linguistica, ha pubblicato i libri Professione giornalista e, con Giuseppe Pittàno, L’italiano. Le tecniche del parlare e dello scrivere. Appassionata di storia locale, è autrice per Newton Compton 101 di “Donne che hanno fatto grande Bologna” e di “Il giro di Bologna in 501 luoghi”.
Da anni impegnata nell’attività sindacale, è presidente dell’Associazione stampa Emilia-Romagna, già componente del consiglio direttivo nazionale dell’associazione Giulia (Giornaliste unite libere e autonome).

Mara Cinquepalmi è giornalista professionista freelance (Pagina99, Dataninja.it I viaggi del Gusto, Wired, Consumatrici.it), con attenzione al datajournalism e questioni di genere.
Per Datamediahub, hub sui media italiani e sul giornalismo (http://www.datamediahub.it), si occupa di genere e informazione. Cura Un certo genere di sport stories.dataninja.it/uncertogeneredisport/, osservatorio sugli stereotipi sessisti nell’informazione sportiva.
Da aprile 2013 è la coordinatrice di GiULiA Emilia-Romagna. Da maggio 2013 è nel Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna.

Giovedì 5 novembre alle 18,30
al Ristorante Banco 32 presso il Mercato delle erbe in Via Ugo Bassi 23 su via San Gervasio 3/A a Bologna
Fosca Andraghetti «Io, Pru e una sfumatura di giallo» (Carta e Penna edizioni) & Alba Piolanti «Sovversive» (Il Ponte Vecchio).

Il progetto autunnale si chiama “Femminile, plurale” ed è ideato e condotto dalle autrici Katia Brentani e Lorena Lusetti, da tempo nostre complici.
Questo è il terzo di quattro incontri con scadenza quattordicinale.
Sul palco accogliente del Banco 32 due autrici che si confronteranno sui propri romanzi più recenti e in genere sulla propria scrittura.
Debora Pometti leggerà alcuni brani accompagnata da Romano Romani alla chitarra.

Il bookshop è a cura della Libreria Trame.
E per coloro che acquistano uno dei libri presentati il ristorante propone l’aperitivo con un cartoccio del fritto e un calice di vino a 5 euro.

Venerdì 6 novembre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Sandra Burchi “Ripartire da casa. Lavori e reti dallo spazio domestico” (Franco Angeli).
L’autrice ne parlerà con Federico Chicchi e Mara Cinquepalmi.
Modera l’incontro Silvia Napoli.

Il volume propone una riflessione sui nuovi equilibri fra bisogni e aspirazioni, spazi e tempi, percezione di corpi e identità generati dalle nuove condizioni in cui la casa è anche luogo di lavoro per molte donne in ruoli di consulenti, collaboratrici, freelance.
Il tema è molto attuale nel momento di rapido cambiamento dei nuovi mercati lavorativi.

Sandra Burchi svolge attività di ricerca e di didattica presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa.
Fa parte della redazione di Iaph Italia e collabora con la rivista DWF.
Ha curato con Teresa Di Martino il volume “Come un paesaggio. Pensieri e pratiche tra lavoro e non lavoro” (Iacobelli Editore, Roma 2013).

Federico Chicchi è professore associato di Sociologia de lavoro presso il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna.
Autore di vari saggi e ricerche, ha scritto “Soggettività smarrita. Sulle retoriche del capitalismo contemporaneo” (Bruno Mondadori Milano 2012).

Mara Cinquepalmi è giornalista professionista freelance (Pagina99, I viaggi del Gusto, Wired, Consumatrici.it), con attenzione al datajournalism e questioni di genere.
Per Datamediahub, hub sui media italiani e sul giornalismo (http://www.datamediahub.it), si occupa di genere e informazione, e scrive per Un certo genere di sport – stories.dataninja.it/uncertogeneredisport/, un osservatorio sugli stereotipi sessisti nell’informazione sportiva.
Da aprile 2013 è la coordinatrice di GiULiA Emilia-Romagna. Da maggio 2013 è nel Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna.

Silvia Napoli, avventuriera della pratica e della organizzazione culturale. Coordinatrice di progetti al femminile presso “Bologna capitale europea della cultura 2000”, fondatrice di Millennia, agente di promozione culturale dedicato alle donne, curatrice di seminari sull’impresa culturale per il comune di Bologna. Oggi progettista di mostre documentarie, didattiche ed eventi per “Associazione Il Chiostro”, amici dell’Archivio di Stato di Bologna. In particolare organizzatrice di cicli di dibattiti e conferenze sulla trasgressione femminile nella storia e su emancipazione e lavoro femminili.

Sabato 7 novembre alle 12 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Francesca Marzia Esposito “La forma minima della felicità” (Baldini & Castoldi 2015)
Presenta il libro Francesca Mazzucato e modera l’incontro Massimo Zucchetti, giornalista del Manifesto.

Luce vive barricata in casa, vegeta sul divano, mastica fette biscottate davanti a Canale 32, il canale monotematico di televendite perenni di anelli e bracciali. Ha perso il lavoro e l’appartamento 51, l’unica sua entrata finanziaria, è sfitto da un po’. In casa tutto è a terra, le mensole, i libri, i cassetti, e i giorni e le notti si susseguono senza tempo.
Un giorno irrompe nella sua vita Bambina, Viola, cinque anni, figlia di Yuri, suo fratello, che non vedeva da un Natale passato insieme anni fa. Bambina è muta, ha deciso di non parlare più. “Pensavo mi avrebbe seguita, con i cani succede così, invece era lì, di sale, la faccia scartavetrata, compatta, chiarissima, in attesa di espressione”. Bambina, non parla, ma telefonerà a canale 32. Non parla, ma scriverà numeri su post-it fluorescenti. Non parla, ma appiccicherà quadrati colorati sulla porta di Luce e poi giù per le scale e sotto il portico. Bambina creerà tappe di foglietti di carta che Luce, alla fine, seguirà uno dopo l’altro uscendo finalmente per strada. Bambina sarà il tramite, il punto di contatto tra le persone importanti del passato di Luce e quelle che le si avvicineranno in futuro, come Morgan, il ragazzo che risponde a canale 32. Luce inizierà a lavorare in una libreria e per andarci dovrà prendere la metro, un tram, fare circa settanta passi, e attraversare l’incrocio.
È una storia sull’abbandono, sulla solitudine. E sul tempo, che ti attraversa lo stesso, anche se tu rimani immobile, fino a che non arriva nella tua vita una bambina.

Francesca Marzia Esposito vive a Milano, insegna danza. Laureata al Dams di Bologna, master in Scrittura per il cinema all’Università Cattolica di Milano.
Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sulle riviste: Granta, ‘tina, Colla, GQ, Inutile, Cadillac e altre.
“La forma minima della felicità” (Baldini & Castoldi 2015) è il suo primo romanzo.

Francesca Mazzucato scrittrice, traduttrice e consulente editoriale si occupa da anni dell corpo, delle sue mutazioni e rappresentazioni e ha pubblicato innumerevoli romanzi, saggi brevi e racconti. Tradotta in Francia, Germania, Grecia, Spagna e USA, sulla sua opera sono state scritte alcune tesi di laurea.

Massimo Zucchetti, laureato in Ingegneria Nucleare, insegna al Politecnico di Torino e all’MIT di Boston.
Fra le numerose pubblicazioni, “L’atomo militare e le sue vittime” (Utet 2012) e “Guerra infinita, guerra ecologica” (Jaca Book 2003).

NEWSLETTER dal 26 al 31 ottobre

Rieccoci con le proposte per la settimana che parte col cambio dell’ora.
Come dice Marco, collega libraio all’Atlantide di Castel San Pietro, una domenica con un’ora in più per leggere…

Iniziamo lunedì alla Cabral proseguendo l’esperienza del Festival dei lettori con l’autore di origine congolese In Koli Jean Bofane edito dall’interessante editore 66thand2nd , poi due romanzi Einaudi, per due serate piene di ospiti graditissimia già altre volte passati da Trame.

Ancora in corso la Colletta del Libro, potete acquistare da noi, come in varie altre librerie della città, un libro in brossura da regalare alla biblioteca del carcere della Dozza.
Fino al 31 ottobre.

Prima il sunto poi i racconti.
Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Lunedì 26 ottobre alle 18
alla Biblioteca Amilcar Cabral in via San Mamolo 24 a Bologna
nell’ambito del Festival de Lettori i Gruppi di Lettura incontrano In Koli Jean Bofane autore di “Matematica congolese” (66thand2nd, 2014) e di “Congo Inc.: il testamento di Bismarck” (66thand2nd 2015) (in uscita).
La nostra libreria si occupa del bookshop.

Martedì 27 ottobre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Caterina Serra “Padreterno” (Einaudi 2015).
L’autrice ne parlerà coi complici Milena Magnani e Franco Foschi.

Sabato 31 ottobre alle 18 in libreria
Valentina Diana presenta il suo nuovo romanzo “Mariti o le imperfezioni di Gi” (Einaudi 2015).
Ne parlerà con Stefania Ulivi.

Lunedì 26 ottobre alle 18
alla Biblioteca Amilcar Cabral in via San Mamolo 24 a Bologna
nell’ambito del Festival de Lettori i Gruppi di Lettura incontrano In Koli Jean Bofane autore di “Matematica congolese” (66thand2nd, 2014) e di “Congo Inc.: il testamento di Bismarck” (66thand2nd 2015) (in uscita).
La nostra libreria si occupa del bookshop.

Troppo alto per i pigmei, ma troppo basso per tutti gli altri, Isookanga proprio non si rassegna a vivere in un villaggio sperduto nel bel mezzo della foresta. Da quando ha scoperto Internet e i mille modi che la globalizzazione offre per fare soldi, ha un solo obiettivo: trasferirsi a Kinshasa. Così, sbarcato nella capitale congolese, si mette in affari con Zhang Xia, un cinese che commercia in sacchetti di acqua potabile. Nel frattempo, a Kinshasa e altrove, la vita scorre: un ex signore della guerra sogna di tornare a uccidere i suoi simili; una ricercatrice belga perde la testa per un prestante congolese; un reverendo mette a punto una lotteria per invogliare i parrocchiani a fare donazioni; in Cina, la moglie di Zhang Xia tenta di resistere al proprio decadimento morale e sessuale; insomma, gli esseri umani continuano a dare prova della loro avidità, stupidità e cinismo, mentre le multinazionali del pianeta si appropriano delle incredibili ricchezze naturali del Congo. Chi salverà questo paese, derubato dall’esterno e marcio dentro? L’innocenza e i sogni, le idee e la solidarietà. E la letteratura, naturalmente, quando come in questo caso è distillata con umorismo, energia e lucidità.

Esule in Belgio da vent’anni, In Koli Jean Bofane nasce in Congo nel 1954. “Congo Inc.” si è aggiudicato il Grand Prix du roman Métis ed è stato finalista del Prix Ahmadou Kourouma 2015 .

Martedì 27 ottobre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Caterina Serra “Padreterno” (Einaudi 2015).
L’autrice ne parlerà coi complici Milena Magnani e Franco Foschi.

“Alla fine emette quel suono, uno sfiato di lupo, un respiro monco che gli esce da sotto tutte le volte, che è un’anima in cerca di un pezzo di carne, un po’ di carne che la ricopra, o la comprenda”.

“Padreterno” è il racconto di cosa entra e cresce nella testa e nell’anima di un uomo.
È la storia di Aristeo, un nome da dio minore. Figlio unico. Adorato. Maschio.
Le rovine di una vita divisa tra erudizione, desideri mancati, e violenza portano quest’uomo a raccontare ciò che ha fatto alla donna che ama, a indagare la natura di un amore che ha per modelli padri e madri, generazioni in cui è il potere sull’altro il nodo che tiene insieme.
È così che Aristeo si scontra con l’incapacità di conoscere una donna, con l’invidia per la sua libertà, con la rozzezza dei suoi tentativi di amarla. Con desideri che non può confessare, e che ci vengono sbattuti in faccia con la lucidità e la verità di cui ogni uomo vorrebbe essere capace.

Caterina Serra è scrittrice e sceneggiatrice. Ha vinto nel 2006 il premio Paola Biocca per il reportage letterario con Chiusa in una stanza sempre aperta, da cui ha avuto origine il romanzo-reportage “Tilt” (Einaudi, 2008).
È autrice di racconti tra cui Fuori e dentro, in Nuovi Argomenti, n. 48 (Mondadori 2009), Segue alle pagine 2 e 3, in “10 in paura” (Epoché, 2010), The heel of a loaf, in “Riga 32 – John Berger” (Marcos y Marcos, 2012). È sceneggiatrice di “Napoli Piazza Municipio” (Bruno Oliviero, premio per il miglior film documentario al Festival del Cinema di Torino, 2008), di “Parla con lui” (Elisabetta Francia, 2010), e del soggetto e la sceneggiatura di “Piccola Patria” (Alessandro Rossetto, Venezia ’70 sezione Orizzonti, 2013). Il suo secondo libro “Padreterno” è uscito il 21 aprile 2015 (Einaudi).

Milena Magnani, nata a Bologna nel 1964, ha pubblicato tre romanzi di letteratura sociale: “L’albero senza radici” (Nuova Eri 1993), un romanzo che da voce ai ragazzi di strada e traduce in codice narrativo una teoria sociologica sul disagio giovanile, “Delle volte il vento” (Vallecchi 1996, ultima edizione 2012), romanzo che descrive le vicende dei primi profughi albanesi sbracati in Sud Italia con le navi della speranza e le loro difficoltà ad elaborare la storia albanese in rapporto ad un presente omologante, “Il circo capovolto” (Feltrinelli 2008), un romanzo scritto dopo aver girato per alcuni anni tra i campi sosta e i campi di prima accoglienza italiani dove si sono accampati i rom provenienti dall’est Europa e dai Balcani. Da quest’ultimo è stato tratto uno spettacolo teatrale di Andrea Lupo per la regia di Andrea Paolucci, co-produzione teatro dell’Argine e teatro delle Temperie di Bologna.
E’ tra i redattori di “Nuova rivista letteraria: rivista di letteratura sociale” (edizioni Alegre).
milena magnani web site http://milenamagnani.wix.com/milena-mag

Franco Foschi, pediatra e scrittore, dopo l’esordio con sceneggiature radiofoniche e racconti su varie riviste e antologie (per Feltrinelli, Mondadori e altri), ha pubblicato diciassette libri tra narrativa e saggistica. Ha condotto per cinque anni (e 120 incontri) la rubrica televisiva di interviste a scrittori “Leggere negli occhi”, consultabile sul portale video www.arcoiris.tv

Sabato 31 ottobre alle 18 in libreria
Valentina Diana presenta il suo nuovo romanzo “Mariti o le imperfezioni di Gi” (Einaudi 2015).
Ne parlerà con Stefania Ulivi.

Se qualcuno vi chiedesse di cosa parla questo libro, ve la cavereste facilmente rispondendo: è la storia di un matrimonio. Anzi, di un matrimonio tardivo. In realtà però questo libro parla della paura della felicità, che spesso va di pari passo con quell’esercizio di equilibrismo che chiamiamo vita di coppia. Drina e Gi si sono baciati per la prima volta a vent’anni, ma senza lingua. Per la lingua hanno dovuto aspettarne altri venti. Ritrovarsi, quando la vita un po’ sembra alle spalle, è cosí strano. Come se Cenerentola in premenopausa incontrasse il Principe Azzurro – stempiato e con la pancetta – e gli dicesse: «Parliamone». Drina ha un figlio adolescente, molti problemi e un bellissimo sguardo sulle cose. Soprattutto su Gi. Già, perché Drina guarda suo marito in un modo cosí divertente e complesso che ti pare di essere lí, a ridere, disperarti, passare l’aspirapolvere con loro: invece lo stai facendo a casa tua. Gi fa l’architetto, accumula ingiunzioni di pagamento nel bagagliaio dell’automobile, aggroviglia le lenzuola mentre dorme e butta folate di ottimismo su chiunque gli cada a tiro. È imperfetto, come tutti i mariti, ed è assolutamente irresistibile. Perché Gi «non è di quelli con un percorso dritto, che dall’inizio alla fine vanno sempre dalla stessa parte», ma uno capace di sparigliare ogni giorno le carte grazie alle armi dell’allegria. Mariti è una tragicommedia sentimentale profondamente contemporanea, che senza rinunciare all’intelligenza e all’umorismo ci costringe a fare i conti con l’altra metà della mela. Sperando che non sia bacata.

Valentina Diana lavora da molti anni in teatro come attrice e autrice. Inoltre scrive. Quando non scrive pulisce casa o dipinge animaletti sui barattoli.
Vive a Chieri, che è una cittadina né grande né piccola, vicina a Torino.
Ha quattro pesci. Ha un marito e un figlio. È freddolosa d’inverno, d’estate non sopporta il caldo. Odia e ama la nutella.
Per Einaudi ha scritto due romanzi: “Smamma” (Einaudi 2014) e “Mariti o delle imperfezioni di Gi” (Einaudi 2015).

Stefania Ulivi lavora al Corriere della Sera dal 1989 nella redazione cultura spettacoli del quotidiano, con esperienze anche a Sette e alla redazione online. Scrive prevalentemente di cinema e musica.
E’ tra le fondatrici e animatrici del blog collettivo 27esima ora nato nel 2010 per dare spazio a temi legati alla ricerca di un equilibrio tra lavoro, casa, diritti e piaceri non solo.
E’ tra le autrici di “Questo non è amore“ (Marsilio), inchiesta sulla violenza domestica contro le donne.

NEWSLETTER dal 21 al 24 ottobre

Ecco gli incontri dei prossimi giorni.
Mercoledì per “Agli intimi” di Sergio Rotino ci sono ancora pochi posti, prenotatene uno se volete ascoltare gli inediti di Alessandro Brusa e Edmondo Busani,
giovedì seguiteci al Banco 32 per la nuova coppia Carli/Mazzeo, venerdì si parla di paesaggi medievali con Riccardo Rao, e sabato della poliedrica Leonor Fini con Corrado Premuda e l’amica Francesca Bonafini.

Prima il sunto poi i racconti.
Vi aspettiamo con il vino in fresco.
Quelle di Trame.

Mercoledì 21 ottobre alle 18 in libreria
ancora un’incontro per la rassegna “Agli intimi” progetto ideato da Sergio Rotino.
Gli ospiti saranno Alessandro Brusa e Edmondo Busani (Parma)
Le iscrizioni del pubblico per ogni reading verranno accettate solo via mail. Dieci posti a sedere. Spartani.
Si accetteranno tre iscrizioni in più come lista d’attesa nel caso di rinunce del giorno prima.
Al raggiungimento dei posti disponibili, il reading verrà dichiarato sold out.
L’indirizzo per iscriversi è info@libreriatrame.com.

Giovedì 22 ottobre alle 18,30
al Ristorante Banco 32, presso il Mercato delle erbe, entrata su via San Gervasio 3/A a Bologna
per il secondo incontro di “Femminile, plurale”
Emanuela Carli «Libertà agrodolce» (Cicorivolta) & Cecilia Mazzeo «Matilda con la A» (Cicogna edizioni).
Debora Pometti leggerà alcuni brani accompagnata da Romano Romani alla chitarra.

Venerdì 23 ottobre alle 18 in libreria
in occasione di Progetto Paesaggio
presentazione del nuovo libro di Riccardo Rao “I paesaggi dell’Italia medievale” (Carocci edizioni).
L’autore ne parlerà con Daniela Del Vecchio.

Sabato 24 ottobre alle 12 in libreria
Corrado Premuda parla con Francesca Bonafini dei libri di, e su, la poliedrica artista Leonor Fini.

Mercoledì 21 ottobre alle 18 in libreria
ancora un’incontro per la rassegna “Agli intimi” progetto ideato da Sergio Rotino.
Gli ospiti saranno Alessandro Brusa e Edmondo Busani (Parma)
Le iscrizioni del pubblico per ogni reading verranno accettate solo via mail. Dieci posti a sedere. Spartani.
Si accetteranno tre iscrizioni in più come lista d’attesa nel caso di rinunce del giorno prima.
Al raggiungimento dei posti disponibili, il reading verrà dichiarato sold out.
L’indirizzo per iscriversi è info@libreriatrame.com.

Si dice che la poesia non abbia pubblico, che a sentir leggere un poeta vadano in pochi e quasi sempre siano “intimi” dello stesso.
Detto in altre parole, chi scrive poesie leggerebbe per il proprio fidanzato o consorte, per qualche amico e pochi altri.
Questo è quanto sta alla base di “Agli intimi”, un titolo che contiene al suo interno un’offerta e una dedica.

“Agli intimi” propone una serie di reading con cadenza mensile ospitati nella saletta della libreria dedicata da sempre alla narrativa per ragazzi, piccola, con pochi appoggi per sedersi.
Una saletta intima, che può ospitare una decina di ascoltatori.
Dieci intimi, per letture intime ma non intimiste.
Gli autori invitati dovranno leggere cose nuove, inedite, anche in fase di elaborazione, pescate dalla loro produzione.
Non potranno appoggiarsi quindi a nessun cavallo di battaglia, ai loro libri precedenti, ai testi già pubblicati, e, in questi primi incontri, saranno principalmente bolognesi o di stanza a Bologna.

Lo svolgimento dei reading è molto semplice e segue un iter schematico. Durerà dalle 18 alle 19.
Si alterneranno alla lettura due poeti.
A presentare e regolare le letture ci sarà un Maestro di cerimonie. I due poeti invitati si alterneranno a leggere per un totale di dieci minuti a testa.
Alla fine delle letture, il pubblico può intervenire con domande e opinioni. Se non ce ne fossero si può andare avanti con una seconda, breve, tornata di letture.
Alla fine di questa seconda tornata, il reading si considera concluso.

Ad ogni incontro seguirà un brindisi.

Le iscrizioni del pubblico per ogni reading verranno accettate solo via mail. Dieci posti a sedere. Spartani.
Si accetteranno tre iscrizioni in più come lista d’attesa nel caso di rinunce del giorno prima.
L’indirizzo per iscriversi è info@libreriatrame.com.
Al raggiungimento dei posti disponibili, il reading verrà dichiarato sold out.

Giovedì 22 ottobre alle 18,30
al Ristorante Banco 32, presso il Mercato delle erbe, entrata su via San Gervasio 3/A a Bologna
per il secondo incontro di “Femminile, plurale”
Emanuela Carli «Libertà agrodolce» (Cicorivolta) & Cecilia Mazzeo «Matilda con la A» (Cicogna edizioni).

Il progetto autunnale si chiama “Femminile, plurale” ed è ideato e condotto dalle autrici Katia Brentani e Lorena Lusetti, da tempo nostre complici.
Saranno quattro incontri per quattro giovedì alle 18,30 con scadenza quattordicinale.
Sul palco accogliente del Banco 32 due autrici che si confronteranno sui propri romanzi più recenti e in genere sulla propria scrittura.
Debora Pometti leggerà alcuni brani accompagnata da Romano Romani alla chitarra.

Giovedì 22 ottobre alle 18,30
Emanuela Carli «Libertà agrodolce» (Cicorivolta) & Cecilia Mazzeo «Matilda con la A» (Cicogna edizioni).

Il bookshop è a cura della Libreria Trame.
E per coloro che acquistano uno dei libri presentati il ristorante propone l’aperitivo con un cartoccio del fritto e un calice di vino a 5 euro.

Venerdì 23 ottobre alle 18 in libreria
in occasione di Progetto Paesaggio
presentazione del nuovo libro di Riccardo Rao “I paesaggi dell’Italia medievale” (Carocci edizioni).
L’autore ne parlerà con Daniela Del Vecchio.

Castelli e chiese, città e villaggi, boschi e campi, foreste dei re e beni comuni: il filo rosso che consente di orientarsi nei mille volti del Medioevo è costituito dalla capacità dell’uomo di popolare lo spazio e di costruire paesaggi pensati
su misura per le collettività, rurali e cittadine, che abitano nei territori locali.
I molteplici paesaggi dell’Italia medievale, nei differenti contesti regionali, dal Nord al Sud della Penisola, sono oggetto di una continua trasformazione.
Dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente, quando l’eredità di Roma e dell’Antichità risulta ancora ben visibile, passando per l’età dei comuni urbani, che modellano non solo la città, ma anche le campagne, imprimendovi l’immagine
del governo collettivo, fino agli ultimi complessi secoli del Medioevo, segnati dal calo demografico dovuto alla peste nera del 1348, in cui si affermano nuove gerarchie insediative e nuove colture: lungo un percorso millenario di cambiamento si disegna un volto inedito per le città e le campagne della Penisola.
Nei paesaggi che il Medioevo consegna ai secoli successivi già si possono leggere molti degli elementi che ancora oggi caratterizzano il mondo in cui viviamo.

Riccardo Rao insegna Storia medievale all’Università degli Studi di Bergamo. Fa parte della redazione di diverse riviste scientifiche, tra cui “Reti medievali” e “Popolazione e Storia”. Fra le sue pubblicazioni: “Comunia. Le risorse collettive nel Piemonte comunale (secoli xii-xiii)” (Milano 2008); “Signori di Popolo. Signoria e società comunale nell’Italia nord-occidentale (1275-1330)” (Milano 2012).

Sabato 24 ottobre alle 12 in libreria
Corrado Premuda parla con Francesca Bonafini dei libri di, e su, la poliedrica artista Leonor Fini.

“Un pittore di nome Leonor” (Editoriale Scienza Giunti 2015) di Corrado Premuda, illustrazioni di Andrea Guerzoni.
L’infanzia e la giovinezza di Leonor Fini, artista italiana nata a Buenos Aires e cresciuta a Trieste nei primi anni del Novecento. Un pittore di nome Leonor ci regala il ritratto di una bambina sognatrice e curiosa, e dell’affascinante città che l’ha vista crescere, crocevia di lingue, culture e religioni differenti.
Leonor è una bambina contesa: suo padre tenta di rapirla per riportarla in Argentina, mentre la madre, che la vuole con sé a Trieste, la rende irriconoscibile travestendola da maschietto.

“Murmur. Fiaba per bambini pelosi” (Edizioni Arcoiris Gli eccentrici 2014) di Leonor Fini, traduzione e cura di Corrado Premuda.
Murmur è un essere straordinario, diverso dagli altri ragazzini: ha le orecchie lunghe, gli occhi come due fessure e le mani coperte di pelo argentato. È figlio di un uomo e di una gatta, la grandissima gatta Belinda. Timido e frastornato, il piccolo Murmur assiste a eventi prodigiosi e viene iniziato alla fantasia e al piacere.

Durante l’incontro sarà proiettato il film documentario “Mais où est Leonor?” (Trieste Contemporanea – Videoest, 2009) di Giampaolo Penco con la collaborazione di Corrado Premuda, film che racconta la vita e la carriera di Leonor Fini e contiene la sua unica video-intervista in italiano (il film è stato acquisito dalla videoteca del Centre Pompidou di Parigi e viene trasmesso da RaiStoria)

Leonor Fini (1907–1996) è stata un’artista completa e poliedrica. Pittrice, scenografa, costumista, illustratrice, designer, scrittrice: la sua prolifica carriera si è sviluppata lungo tutto il Novecento. Nata a Buenos Aires, cresciuta a Trieste, si è affermata nel mondo dell’arte a Parigi, a partire dai primi anni Trenta. Vicina ai surrealisti, ha inventato un universo creativo personale, dai tratti fantastici. Personaggio molto amato a livello internazionale, in Italia la sua opera è ora oggetto di riscoperta e di studio: questo libro permette di conoscerla nell’insolita veste di narratrice. Un suo quadro è esposto ora nella mostra “La grande madre” al Palazzo Reale di Milano.

Corrado Premuda è uno scrittore e giornalista, autore di racconti e romanzi pubblicati anche all’estero, di cataloghi d’arte e testi teatrali e radiofonici.
Da anni si occupa di Leonor Fini con studi e pubblicazioni.
Prima di “Un pittore di nome Leonor” ha scritto un altro libro per ragazzi, “Felici e contente”.
www.corradopremuda.com

Francesca Bonafini, nata a Verona nel 1974, vive a Bologna. Ha pubblicato i romanzi “Mangiacuore” (Fernandel, 2008) e “Casa di carne” (Avagliano, 2014). Numerosi suoi racconti sono apparsi su riviste, quotidiani e antologie. È presente nel “Dizionario affettivo della lingua italiana” (Fandango, 2008) con il lemma «zaino» ed è una delle quattro autrici del romanzo collettivo “Il cavedio” (Fernandel, 2011). Con Caterina Falconi ha scritto “Non avremmo mai dovuto. Le frasi che gli uomini sposati dicono alle amanti” (Ad est dell’equatore, 2015). Ha scritto di musica italiana e in particolare di Ivano Fossati nel volume “Sex machine. L’immaginario erotico nella musica del nostro tempo” (Auditorium, 2011).
Altre informazioni su https://francescabonafini.wordpress.com/

NEWSLETTER dal 13 al 17 ottobre

Ecco gli incontri che si terranno in libreria nei prossimi giorni.
Due romanzi, ambientati nella Germania divisa del dopoguerra, e a Londra.
E il numero corrente della “Nuova rivista letteraria” con l’inaugurazione della mostra di foto di Stefano Calanchi che lo illustrano.
Infine il gruppo di lettura residente a Trame che legge Kipling.
Il sunto qui sotto, poi il racconto delle varie proposte.
Vi aspettiamo.
Quelle di Trame.

Martedì 13 ottobre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del romanzo di Eva Taylor “Carta da zucchero” (edizioni Fernandel).
L’autrice ne parlerà con Barbara Ivančić e con Maurizio Ascari.

Mercoledì 14 ottobre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Paolo Panzacchi “L’ultima intervista” (Maglio edizioni)
L’autore ne parlerà con Stefano Bonazzi.
Le letture saranno a cura dell’attore Nicola Santolini.

Venerdì 16 ottobre alle 18 in libreria
presentazione del numero 1, nuova serie, di “Nuova Rivista Letteraria” (Alegre)
e inaugurazione della mostra fotografica “Entropie” di Stefano Calanchi, autore delle foto pubblicate su questo numero della rivista.
Wu Ming 1 ne parlerà con il fotografo e con alcuni membri del collettivo di redazione.

Sabato 17 ottobre alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” si trova per parlare del libro di Rudyard Kipling “L’uomo che volle farsi re”.
L’incontro è aperto al pubblico.

Martedì 13 ottobre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del romanzo di Eva Taylor “Carta da zucchero” (edizioni Fernandel).
L’autrice ne parlerà con Barbara Ivančić e con Maurizio Ascari.

Di qua e di là dal muro, “Carta da zucchero” racconta la storia di una famiglia e della sua fuga dalla Germania Est poco prima della costruzione del muro di Berlino, nel 1961. Testimone di questo e di altri episodi è la figlia, che raccoglie i ricordi dei familiari, abituati a ritrovarsi intorno a un tavolo per ricostruire il proprio passato, per cercare di superare mentalmente sia “il muro” sia quel senso di smarrimento causato dall’esperienza di essere profughi nel proprio paese.
Così una piccola nave d’argento, l’automobile dell’infanzia nella Repubblica Democratica Tedesca, ma anche le buste color carta da zucchero che il nonno portava a casa dal mercato, non sono più semplici oggetti: su di loro si sono sedimentate esperienze ed emozioni che nel racconto riaffiorano.

Il romanzo ha vinto la XIII edizione di InediTO, Premio Colline di Torino 2014.

Eva Taylor è nata in Germania e insegna lingua tedesca in Italia; scrive in italiano e in tedesco. Nel 2006 per le Edizioni l’Obliquo ha pubblicato la raccolta di poesie “L’igiene della bocca”; in tedesco sono uscite due plaquette, “Aus dem Schneebuch” (Eric van der Wal, 2008) e “Gartenarbeit” (San Marco Handpresse, 2010). È del 2010 la raccolta “Volti di parole” (l’Obliquo).

Barbara Ivančić è professore associato di Lingua tedesca e Traduzione presso l’Università di Bologna. Ha studiato Lingua e letteratura tedesca nelle Università di Trieste e Würzburg. Traduce e si occupa di traduzione.

Maurizio Ascari è ricercatore di Letteratura inglese presso l’Università di Bologna. Ha tradotto e curato testi di Henry James, Katherine Mansfield, William Faulkner, Jack London e William Wilkie Collins.

Mercoledì 14 ottobre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Paolo Panzacchi “L’ultima intervista” (Maglio edizioni).
L’autore ne parlerà con Stefano Bonazzi.
Le letture saranno a cura dell’attore Nicola Santolini.

Guglielmo è un giovane scrittore sulla cresta dell’onda trasferitosi da Bologna a Londra.
Sposato con Nathalie, continua imperterrito una vita senza regole, come se non ne avesse più il controllo.
Intorno a lui ruotano le donne che l’hanno amato e odiato.
Una svolta fondamentale arriva quando una di loro, Elena, gli comunica di avere avuto una figlia da lui.
La gioia di esser diventato padre lo convince che, per amore di sua figlia Marie, una speranza sia possibile.
Guglielmo comincia a rivedere la propria vita sotto una prospettiva diversa; ha un motivo per ripensare agli errori commessi in passato, e per non ascoltare i demoni che gli urlano dentro.
Ma il suo destino è segnato da un tumore al cervello che gli dà solo pochi mesi, quelli che avrebbe trascorso con la figlioletta “ritrovata”, e non accetta uno sconto di pena.

Paolo Panzacchi è nato a Sassuolo nel 1984, e risiede a Ferrara, dove nel 2014 è stato pubblicato il suo romanzo d’esordio “Dreamin’ vicious” (Edizioni Kolibris).
Cura il blog “L’ultima Stazione del mio treno” e collabora con la Redazione del sito www.1000cuorirossoblu.it dedicato al Bologna Football Club 1909 e allo sport bolognese, per il quale tiene la rubrica “Umarells RossoBlu”.
Il suo sito è www.paolopanzacchi.it.

Stefano Bonazzi, nato nel 1983 a Ferrara, di professione webmaster e grafico pubblicitario, da oltre dieci anni realizza composizioni e fotografie ispirate al mondo dell’arte pop-surrealista.
Le sue opere sono state esposte, oltre che in Italia, a Londra, Miami, Seul, Monaco.
Come scrittore, ha esordito nel 2011 con il racconto Stazioni di posta, scelto da Gianluca Morozzi per l’antologia “Auto Grill” (Jar Edizioni), a cui sono seguiti Morsi, contenuto nel volume “Il voltatore di pagine” (Mobydick editore), Primo amore in “Bologna violenta” (Felici editore) e il racconto breve Nero, apparso nel numero 7 della rivista digitale letteraria «e-mood».
A marzo 2014 è stato pubblicato il suo primo romanzo “A bocca chiusa” per Newton Compton Editori, definito da Gian Paolo Serino su «Satisfiction» come “l’opera ammirevole di un genio”.
Per maggiori informazioni, il suo sito è: www.stefanobonazzi.it.

Venerdì 16 ottobre alle 18 in libreria
presentazione del numero 1, nuova serie, di “Nuova Rivista Letteraria” (Alegre)
e inaugurazione della mostra fotografica “Entropie” di Stefano Calanchi, autore delle foto pubblicate su questo numero della rivista.
Wu Ming 1 ne parlerà con il fotografo e con alcuni membri del collettivo di redazione.

“Nuova rivista letteraria” è un semestrale di letteratura sociale fondato nel 2009 da Stefano Tassinari. Rivista “di letteratura”, perché fatta da scrittori e intenzionata a raccontare come la letteratura ha interpretato in passato e sta affrontando nel presente le tematiche al centro di ogni numero; “sociale” perché tutti coloro che in essa sono impegnati sentono l’urgenza di mettere nuovamente sul tavolo della discussione importanti elementi quali storia e memoria, conflitto e lavoro, attualità e cambiamenti di costume nella società contemporanea.
Ad oggi, “Nuova Rivista Letteraria”, dopo aver tagliato il traguardo del suo decimo numero (in realtà il dodicesimo), ha inaugurato una nuova serie, il cui primo numero è incentrato, per quanto attiene tanto i testi quanto l’apparato fotografico, sul tema delle Grandi Opere Imposte, Inutili e Dannose.
La rivista si è trasformata per esprimere ancor meglio la letteratura nel conflitto sociale e il conflitto sociale nella letteratura, affrontando la realtà con tecniche letterarie, mettendo le tecniche letterarie alla prova della realtà, attraverso numeri interamente monografici, caratterizzati da convergenze e dialoghi tra testi e fotografie.

Mostra fotografica “Entropie”
Attraverso uno sguardo personale, che coglie e incornicia il dettaglio per farne struttura di senso, Stefano Calanchi documenta nelle sue foto la costante reinvenzione dello spazio nella società postindustriale, ad opera tanto del potere, che si autocelebra in opere spesso “dannose, inutili e imposte” quanto della controcultura, che trasforma il paesaggio urbano dissacrando il territorio con interventi militanti.

Stefano Calanchi, bolognese, ama definirsi street photographer: per lui la fotografia è sguardo rubato, gesto inatteso, immagine “trovata” sulla strada. Tra i suoi lavori più recenti si ricordano gli scatti contenuti nel volume “Ti racconto una cosa di me” (Palermo, 2012), successivamente esposti a Palermo e Bologna; il progetto video “L’esplorazione del quotidiano” (2013); la sezione londinese della mostra “Definire lo spazio” (Bologna, 2014); l’intero apparato fotografico del n.1, nuova serie di “Nuova Rivista Letteraria” (2015).

Sabato 17 ottobre alle 14,30 in libreria
il gruppo “Letture sul sofà” si trova per parlare del libro di Rudyard Kipling “L’uomo che volle farsi re”.
L’incontro è aperto al pubblico.

NEWSLETTER tumultuosa dal 5 all’11 ottobre

Ci aspetta una settimana intensa.
Due donne, grandi protagoniste della Storia, da scoprire insieme, Matilde di Canossa e Caterina de’ Medici.
Una nuova collaborazione per 4 doppi incontri, da qui a fine novembre, al Banco 32 del Mercato delle Erbe.
Il laboratorio per bimbe e bimbi dai 6 ai 10 anni con Sesto Acuto Danza da prenotare entro giovedì 8.
Gabriele Romagnoli e il suo “bagaglio a mano” all’oratorio San Filippo Neri.
E un Libreschi sui colli da recuperare…

Prima il sunto poi da leggere…

Vi aspettiamo.

Quelle di Trame.

Fino a sabato 31 ottobre aderiamo come ogni anno alla “Colletta del libro” che è giunta alla sua terza edizione.

Martedì 6 ottobre, in orario serale, alle 21
in libreria
presentazione del libro di Elisa Guidelli “Il romanzo di Matilda” (Meridiano Zero, Bologna 2015).
L’autrice ne parlerà con Valerio Varesi.

Giovedì 8 ottobre alle 18,30
in collaborazione con il Banco 32 presso il Mercato delle erbe in Via Ugo Bassi 23 su via San Gervasio 3/A a Bologna
primo incontro di “Femminile, plurale” progetto ideato e condotto dalle autrici Katia Brentani e Lorena Lusetti.

Venerdì 9 ottobre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Lia Celi e Andrea Santangelo “Caterina la Magnifica Vita straordinaria di una geniale innovatrice” (Utet).
Gli autori ne parleranno con Giovanni Brizzi.

Sabato 10 ottobre dalle 17,15 alle 18,30
in libreria (da prenotare)
incontro dedicato ai ragazzi “Facce!”
Laboratorio di movimento espressivo per bambini dai 6 ai 10 anni condotto da Agave Barone.
A cura di Associazione Culturale Sesto Acuto Danza.
Prenotazione obbligatoria entro giovedì 8 ottobre con un contributo di 5 euro.

Sabato 10 ottobre alle 21
presso l’Oratorio San Filippo Neri in via Manzoni 5 a Bologna
incontro con Gabriele Romagnoli in occasione dell’uscita di “Bagaglio a mano”, il suo ultimo libro edito da Feltrinelli.

Domenica 11 ottobre alle 12
c/o 300 SCALINI, via Casaglia 37, Bologna (scalinata sulla collina a destra dell’ingresso delle scuole Longhena)
appuntamento con LIBRESCHI sui colli

Dal 3 al 31 ottobre aderiamo come ogni anno alla “Colletta del libro” che è giunta alla sua terza edizione.

Nelle librerie e cartolerie indipendenti associate ad Ascom Confcommercio si potranno acquistare libri nuovi e articoli di cartoleria da donare alla scuola del carcere di Bologna.
Questa edizione vede la partecipazione anche di Itacalibri di Castelbolognese che appronterà sul proprio sito www.itacalibri.it una sezione dedicata a questa iniziativa per acquisti online.
Spiegano i promotori: “Come si evince dal sottotitolo dell’iniziativa, “Regala un libro, doni vita”, la Colletta mira ad offrire a detenuti e minori svantaggiati piccoli segni di speranza, come possono essere i libri. La cultura può essere volano di rinascita per chi vive nel disagio e nell’emarginazione, contribuendo alla loro educazione e alla necessaria apertura di orizzonti. In altri termini, cultura come opportunità di crescere, riprendersi, evolvere, riscattarsi.
Il logo dice che, leggendo libri, si superano barriere, ci si eleva, si cresce, e si accede a panorami diversi; la prospettiva dello sguardo cambia, si respira libertà anche se in situazioni di isolamento.”

Martedì 6 ottobre, in orario serale, alle 21 in libreria
presentazione del libro di Elisa Guidelli “Il romanzo di Matilda” (Meridiano Zero, Bologna 2015).
L’autrice ne parlerà con Valerio Varesi.

Vita e lutti, amori e lotte, caduta e riscatto, violenze e passioni della Grancontessa Matilde di Canossa.

La biografia romanzata di Matilde di Canossa: potente nobildonna vissuta tra il 1046 e il 1115. Personaggio chiave dell’Italia medievale, i suoi domini andavano dall’alto Lazio al Lago di Garda.
Elisa Guidelli ricostruisce un pezzo importante di storia delle donne e lo ripropone in una narrazione avvincente la cui trama si sviluppa tra formidabili scelte politiche da un lato e appassionanti amori (ufficiali e ufficiosi) dall’altro.
Apprendere la storia non è mai stato così piacevole.

Elisa Guidelli è laureata in Storia Medievale e lavora come libraia. Già autrice del romanzo storico “Francigena – Novellario a.D. 1107”, ha al suo attivo, con lo pseudonimo Eliselle, numerosi romanzi tra cui: “Nel paese delle ragazze suicide”, “Ecstasy love”, “Fidanzato in affitto”, “Le avventure di una Kitty addicted”, il noir “La fame e la commedia agrodolce Amori a tempo determinato” (Sperling & Kupfer). È uscita inoltre con la guida “Centouno modi per diventare bella, milionaria e stronza” (Newton Compton).

Valerio Varesi è giornalista, da anni redattore all’edizione locale de La Repubblica (Bologna).
Inoltre è autore del “ciclo” del commissario Soneri (L’Affittacamere, Il Fiume delle nebbie, Le Ombre di Montelupo, A mani vuote, Oro, incenso e polvere, La casa del comandante, Il commissario Soneri e La mano di dio, editi da Frassinelli).
Appena uscito, dopo “La sentenza” e “Il rivoluzionario”, il suo nuovo romanzo “Lo stato di ebbrezza” (Frassinelli).

“Femminile, plurale” una nuova collaborazione con il Ristorante Banco 32
presso il Mercato delle erbe in Via Ugo Bassi 23 su via San Gervasio 3/A a Bologna
Primo incontro giovedì 8 ottobre alle 18,30.

Il progetto autunnale si chiama “Femminile, plurale” ed è ideato e condotto dalle autrici Katia Brentani e Lorena Lusetti, da tempo nostre complici.
Saranno quattro incontri per quattro giovedì alle 18,30 con scadenza quattordicinale.
Sul palco accogliente del Banco 32 due autrici che si confronteranno sui propri romanzi più recenti e in genere sulla propria scrittura.
Debora Pometti leggerà alcuni brani accompagnata da Romano Romani alla chitarra.

Ecco gli incontri di questo ciclo:
Giovedì 8 ottobre alle 18,30
Katia Brentani «Ti lascio una storia da raccontare» (Nuova S1) & Lorena Lusetti «Pensieri e Parole» (Giraldi).

Giovedì 22 ottobre alle 18,30
Emanuela Carli «Libertà agrodolce» (Cicorivolta) & Cecilia Mazzeo «Matilda con la A» (Cicogna edizioni).

Giovedì 5 novembre alle 18,30
Fosca Andraghetti «Io, Pru e una sfumatura di giallo» (Carta e Penna edizioni) & Alba Piolanti «Sovversive» (Il Ponte Vecchio).

Giovedì 19 novembre alle 18,30
Sara Magnoli «Se un cadavere chiede di te» (Giacomo Morandi edizioni) & Francesca Tombari «Fondotinta» (Damster edizione).

Il bookshop è a cura della Libreria Trame.
E per coloro che acquistano uno dei libri presentati il ristorante propone l’aperitivo con un cartoccio del fritto e un calice di vino a 5 euro.

Venerdì 9 ottobre alle 18 in libreria
presentazione aperitivo del libro di Lia Celi e Andrea Santangelo “Caterina la Magnifica. Vita straordinaria di una geniale innovatrice” (Utet).
Gli autori ne parleranno con Giovanni Brizzi.

Nome: Caterina. Cognome: de’ Medici. Nazionalità: italiana. Parentela: nipote di Lorenzo il Magnifico. Stato civile: vedova. Professione: regina di Francia. Segni particolari: veste sempre di nero, adora i gioielli, i carciofi, gli oroscopi e certi golosissimi dolcetti antenati dei nostri macarons. Indagata dagli storici per una lunga serie di crimini: corruzione, stregoneria, avvelenamento, strage. Attivamente ricercata da romanzieri e registi per fiction storiche a base di sangue e sesso. Latitante, soprattutto nella memoria degli italiani, che di lei non sanno praticamente nulla. Ha lasciato le sue impronte ovunque: nella cucina, nella moda, nell’arte, nella cultura. I gelati, le forchette, perfino le mutande e la moderna profumeria sono invenzioni che dobbiamo a lei.
Eppure in quasi cinque secoli nessuno è ancora riuscito a catturarla: Caterina de’ Medici riesce a sfuggire a ogni facile incasellamento e non si lascia imprigionare negli stereotipi. Ma i misteri di una grande protagonista del Rinascimento italiano ed europeo, nelle sue presunte efferatezze e raffinatezze estreme, hanno le ore contate. Due storici curiosi si sono messi sulle sue tracce e hanno ricostruito le peripezie di Caterina nel contesto di un secolo straordinario e terribile, il Cinquecento. E con questa biografia, tanto dotta quanto divertente, la consegnano al giudizio dei contemporanei.
Ai lettori il compito di decidere chi sia stata davvero Caterina la Magnifica, sovrana illuminata, madrina di grandi innovazioni e progresso, o spietata macchinatrice, degna erede degli intrighi perpetrati dai suoi parenti fiorentini, e se il più imperdonabile tra i suoi delitti non sia stato, forse, l’essere troppo avanti per la sua epoca.

Lia Celi ha tradito la laurea in Lettere classiche per il giornalismo satirico e la scrittura umoristica. Blogger e autrice per radio e tele- visione (Pippo Chennedy Show e La Barcaccia), ha scritto per “Cuore”, “Smemoranda”, “Specchio”, “il Fatto Quotidiano” e “Lettera43”, oltre a essersi cimentata nella conduzione televisiva (Celi, mio marito!, Rai3), e radiofonica (Mai stati meglio, Radio2). Tra i suoi libri più recenti, “Piccole donne rompono” (Rizzoli, 2010), “Corso di sopravvivenza per consumisti in crisi” (Laterza, 2012) e “Mai stati meglio” (con Andrea Santangelo, Utet, 2014).

Andrea Santangelo , laureato in Storia antica, ha lavorato come archeologo, editor e direttore editoriale per case editrici specializzate. La sua più grande passione è la storia militare, in questo campo ha già al suo attivo una decina di monografie e un centinaio di articoli. Tra le sue ultime pubblicazioni, “Operazione Compass. La Caporetto del deserto” (Salerno, 2012), “Facciamo l’Italia” (Palabanda edizioni, 2013). Per la collana “Protagonisti della Grande Guerra” del “Sole 24 Ore” ha scritto nel 2014 le biografie di Enver Pasha e di Erich von Falkenhayn. Con Lia Celi ha pubblicato “Mai stati meglio” (Utet, 2014).

Giovanni Brizzi è ordinario di Storia romana all’Università di Bologna. È stato professore alla Sorbona ed è insignito delle Palmes Académiques dello Stato francese. Membro di associazioni e organismi scientifici nazionali e internazionali, è socio dell’Accademia delle Scienze di Bologna e dirige la “Rivista Storica dell’Antichità” e la “Rivista di Studi Militari”. Specialista di storia annibalica e di storia militare antica, è autore di numerose pubblicazioni, alcune delle quali tradotte in più lingue.

Sabato 10 ottobre dalle 17,15 alle 18,30 in libreria incontro dedicato ai ragazzi da prenotare
“Facce!”
Laboratorio di movimento espressivo per bambini dai 6 ai 10 anni condotto da Agave Barone.
Attraverso spunti tratti dalla storia dell’arte, disegni, libri, domande filosofiche ed esercizi di movimento, indagheremo il volto e l’espressività facciale, andremo alla scoperta del nostro viso e di quante cose può raccontare senza aprir bocca!
Il laboratorio è a cura di Associazione Culturale Sesto Acuto Danza, che ospitiamo in uno degli eventi previsti per festeggiare il ventennale delle loro attività.

Prenotazione obbligatoria entro giovedì 8 ottobre con un contributo di 5 euro.
10 è il numero massimo di partecipanti.
Materiale necessario: calzini antiscivolo.

Per info e prenotazioni:
Sesto Acuto Danza 3386710465 – 3894281111
sad@sestoacutodanza.org
www.sestoacutodanza.org
facebook.com/ sestoacutodanza

Sabato 10 ottobre alle 21
presso l’Oratorio San Filippo Neri in via Manzoni 5 a Bologna
incontro con Gabriele Romagnoli in occasione dell’uscita di “Bagaglio a mano”, il suo ultimo libro edito da Feltrinelli.
La serata è a cura di Sosia&Pistoia.

Non ingombrare, non essere ingombranti: è l’unica prospettiva che si possa contare fra quelle positive, efficaci, forse anche moralmente e politicamente buone.

Gabriele Romagnoli ha avuto modo di pensarci in Corea, mentre era virtualmente morto, chiuso in una cassa di legno, per un bizzarro rito-esperimento. Nel silenzio claustrofobico di quella bara, con addosso solo una vestaglia senza tasche (perché, come si dice a Napoli, “l’ultimo vestito è senza tasche”), arrivano le storie, le riflessioni, i pensieri ossessivi che hanno a che fare con la moderazione.
Il bagaglio a mano, per esempio.
Un bagaglio che chiede l’indispensabile, e dunque, chiedendo di scegliere, mette in moto una critica del possibile. Un bagaglio che impone di selezionare un vestito multiuso, un accessorio funzionale, persino un colore non invadente.
Il bagaglio del grande viaggiatore diventa metafora di un modello di esistenza che vede nel “perdere” una forma di ricchezza, che sollecita l’affrancamento dai bisogni, che non teme la privazione del “senza”. Anche di fronte alle più torve minacce del mondo, la leggerezza di sapersi slegato dalla dipendenza tutta occidentale della “pesantezza” del corpo, e da ciò che a essa si accompagna, diventa un’ipotesi di salvezza.
Viaggiare leggeri. Essere leggeri. Vivere leggeri.
Gabriele Romagnoli centra uno dei temi decisivi della società contemporanea e della sopravvivenza globale e scrive una delle sue opere più saporite, il racconto di una rinascita, di un risveglio. Senza magniloquenza. Senza arroganza. Senza.

Gabriele Romagnoli (Bologna, 1960) è giornalista e scrittore. Collabora a “la Repubblica”. Fra le sue opere: “Navi in bottiglia” (Mondadori, 1993), “Louisiana blues” (Feltrinelli, 2001), “L’artista” (Feltrinelli, 2004), “Non ci sono santi” (Mondadori, 2006), “Un tuffo nella luce” (Mondadori, 2010) e “Domanda di grazia” (Mondadori, 2014).

La nostra libreria collabora con il bookshop.

Domenica 11 ottobre alle 12
c/o 300 SCALINI, via Casaglia 37, Bologna (scalinata sulla collina a destra dell’ingresso delle scuole Longhena)
appuntamento con LIBRESCHI sui colli

LIBRESCHI è un esperimento che unisce il gusto del buon vino al piacere della narrativa.
Attraverso un percorso di accostamenti eno-letterari, i nostri ospiti scopriranno come vini e romanzi si esaltino a vicenda, fondendosi in un’esperienza sensoriale unica.
Ospitati dal magnifico spazio dei 300 SCALINI, Canto 31 presenta un incontro dove potrete divertirvi a degustare quattro diversi abbinamenti tra i vini della Cantina Bruscia e le incursioni letterarie di vari autori contemporanei italiani, ascoltando brevi letture dai libri proposti.

ABBINAMENTI DEL GIORNO
LA MAESTRIA
“Mo Leone” Bianchello del Metauro DOC & Vuoti a perdere di Massimo Fagnoni (Eclissi)

CACCIA AL TESORO
“IL FAMOSO – Grottino” Marche bianco IGT & La foglia nera di Alen Grana (La Piccola Volante)

AMMIRAZIONE
“Pikler” colli Pesaresi Sangiovese DOC & Milano Pastis di Davide Pappalardo (Nero Cromo)

LA SELEZIONE
“Balòn” colli Pesaresi Sangiovese DOC – selezione & Anche questa è Bologna di Danilo Masotti (Pendragon)

Degustazioni letterarie a cura di Marco Piovella, Alen Grana, Davide Pappalardo e Danilo Masotti.

Al termine dell’evento sarà possibile acquistare i romanzi autografati dagli autori presenti e i vini degustati.
Il bookcorner è in collaborazione con la nostra libreria.

Prenotazione obbligatoria, per info e prenotazioni: 338/1431367 – 339/3170728 – info@canto31.it
Il costo della giornata con quattro degustazioni 15 €