venerdì 20 febbraio alle 18 La rivincita degli invisibili di Valeria Roberti

Si perde di tutto, ogni giorno. Pezzi di oggetti, fogli di carta, scatole e chiavi finiscono inesorabilmente a terra. e spesso restano lì, fino all’arrivo di uno spazzino o di una vicina di casa fissata con la pulizia del proprio marciapiede. Se invece vengono raccolti come se fossero oggetti veri, come se avessero importanza allora sì che le prospettive cambiano e il valore che sembravano non avere più ritorna, ancora più forte, ancora più vero.
Questa è la chiave: recuperare ciò che sembra non contare più nulla e mostrare, creare, installare frammenti di ricordi altrui, di momenti, di sensazioni ormai sfumati nel tempo ma ancora carichi di vita.

Venerdì 20 febbraio alle 18 vi aspettiamo alla libreria Trame in via Goito 3/C a Bologna
all’aperitivo per l’inaugurazione dell’installazione cartacea di Valeria Roberti “La rivincita degli invisibili”.

“Un oggetto perso non è perduto per sempre, è la rivincita degli invisibili, ciò che viene abbandonato rischia l’estinzione?
Basta raccoglierlo e il suo valore diventa di nuovo comune.
Allora non resta che intrecciare trame e delicatamente mostrare ciò che si è già tenuto in scatola per troppo tempo…”

Valeria R. interagisce con Bologna da 5 anni.

Vi aspettiamo.

venerdì 6 febbraio alle 18 a Trame Morozzi e Petrucci presentano FactorY libro 1° (Fernandel)

Venerdì 6 febbraio alle 18 in libreria

Gianluca Morozzi e Michele Petrucci presentano il libro
FactorY libro primo (edizioni Fernandel).

All’incontro seguirà un aperitivo.

FactorY è una maxiserie a fumetti a cadenza quadrimestrale nata da un’idea di Michele Petrucci, autore dei disegni, e sceneggiata da Gianluca Morozzi. Ogni volume (edito da Fernandel) contiene quattro episodi.

L’idea: cinque persone si risvegliano in una fabbrica abbandonata. Nessuno di loro ricorda come è arrivato lì dentro, nessuno di loro conosce gli altri. C’è una sposa incinta, un cuoco obeso, un’eroica guardia giurata, una bambina allergica alla luce del sole e un sosia di Andy Warhol di indole violenta. Non ci sono apparenti vie d’uscita dalla fabbrica. Dai suoi corridoi e dai suoi mille anfratti giungono voci, suoni, e segni di altre presenze. E all’alba del primo giorno nella fabbrica, uno dei cinque viene trovato morto e parzialmente divorato…

Al duo degli autori il compito di raccontarci il progetto e la sua evoluzione.

Di Gianluca Morozzi è uscito da pochi giorni anche il nuovo romanzo Colui che gli dei vogliono distruggere (edizioni Guanda), due mondi al prezzo di uno, supereroi schivi e rockstar frustrate in una sarabanda di emozioni forti.

Vi aspettiamo…

cicli d’ombra fino al 19 febbraio versi ciclabili il 31 gennaio

Guardando avanti verso la primavera vogliamo dedicare l’incontro di questa settimana alle nostre fedeli “due ruote”,
guidati da poeti funamboli, immagini poetiche e pedalatori metropolitani e non…

Naturalmente all’incontro seguirà un aperitivo.

Vi aspettiamo.

Sabato 31 gennaio 2009, alle ore 17.30
alla Libreria Trame in Via Goito 3/c a Bologna,

un pomeriggio di pagine e immagini dedicate alla bicicletta:

Matteo Pelliti presenta il suo libro VERSI CICLABILI, Orientexpress Editore,
accompagnato dalle fotografie di M. Giulia Berardi, di cui si inaugura la mostra CICLI D’OMBRA.

Pedalano con l’autore Bibi Bellini (www.ilikebike.org) e Alessandra Berardi, Musa Autoispiratrice.

“La bicicletta, soggetto ideale per fotografia e poesia, oggetto poetico e fotogenico in sé, è il mezzo più adatto per attraversare la vita perché farà sempre scegliere ai tuoi occhi la velocità con la quale osservare il mondo”. (M.P.)

venerdì 23 la poesia, sabato 24 una Milano nerissima

Due incontri questa settimana alla libreria Trame,
dal nuovo libro di Jean Robaey appena pubblicato da Bohumil, composita riflessione sulla poesia
alle atmosfere metropolitane di Elisabetta Bucciarelli, pubblicata da Alberto Perdisa…

Venerdì 23 gennaio alle ore 18
Bohumil Edizioni presenta il libro
“La poesia è una religione” di Jean Robaey.

Dialoga con l’autore Alberto Bertoni.

Dopo “Il movimento della poesia” di Salvatore Jemma (2008), Bohumil propone un secondo testo di riflessione: è di Jean Robaey e ha per titolo “La poesia è una religione”.
Da antichissimi libri sacri a pagine fresche di stampa, o appena prodotte e ricevute da mano amica: un testo con pochi punti fermi e alcuni riferimenti, autori e voci, sicuri. È il libro di un poeta che parla della poesia, tra la confessione e la critica militante. Attraverso brevi riflessioni e alcuni saggi, l’autore propone la sua visione della poesia (meglio sarebbe dire: “la sua fede nella poesia”), e lo fa riprendendo passi in sanscrito, ebraico, greco, arabo, cinese… richiamando Mallarmé, Ungaretti, Virgilio, Jaccottet, Van de Woestijne, Sereni e Roversi, ma anche i poeti suoi amici di oggi. Il libro rivela un fragile equilibrio tra le parti apparentemente leggere e quelle più lunghe e insistite, più vicine al saggio tradizionale; l’equilibrio non sempre riesce a spegnere una dura polemica sottesa, ancorché tenuta a bada. Con un’apertura al diverso (verificabile nell’atto della traduzione) se non al nuovo sempre attenta. Un autocontrollo ironico? O non invece una profonda debolezza? “La poesia che amo e che voglio, che cerco, non accetta le cose così come sono ma vi si ribella sempre. Come se avesse senso farlo, come se servisse a qualcosa… O meglio ha senso farlo perché lo fa con il suo mezzo (la parola) e col fine di raggiungere la bellezza (il culto di tale sentimento sostituisce la religione o costituisce la propria religione). Sapete già qual è la cosa che meno si accetta”.

Jean Robaey, nato in Belgio nel 1950, vive in Italia dal 1969, risiede a Modena, insegna Letteratura francese e Lingua e letteratura nederlandese all’Università di Ferrara. Ha pubblicato libri di poesia (vedi i 7 volumi de l’epica. le sette giornate, Bohumil, 2008) e di prosa, di critica e di traduzione (tra cui, dal nederlandese di Ben Cami e ancora con Bohumil: Dalla Terra di Nod e Dittico nordico, 2006 e 2007).
È inoltre presente in diverse antologie.
È stato redattore de “Gli immediati dintorni” e di “Frontiera”.

Sabato 24 gennaio alle 17,30

Valerio Varesi e Patrick Fogli parlano con Elisabetta Bucciarelli del suo libro Femmina de Luxe (Alberto Perdisa edizioni)

In una Milano che sembra distratta dal mito dell’opulenza, l’ispettore Maria Dolores Vergani indaga sul ritrovamento di un cadavere. Intanto in questura ci si interroga anche su uno strano atto vandalico seriale: c’è infatti qualcuno che da tempo imbratta con le proprie feci le cabine telefoniche. Intorno a questi casi si muovono ombre tra loro molto diverse, personaggi che rispondono a nomi come Cavallo lesso o il Pazzo dell’arte, ma anche donne come Olga, ragazza morbida e indifesa alla ricerca dell’uomo della sua vita, oppure Marta, che potrebbe essere vittima di qualcuno tanto quanto è vittima della sua stessa ambizione: donne che vogliono essere perfette come oggetti da esibire, femmine di lusso per uomini tormentati dall’idea della perfezione estetica. Una sequenza di capitoli molto brevi marca le scene con ritmo stringente, per dare forma a una narrazione puntuale, in cui i confini della narrativa giallo-nera sono netti e riconoscibili. I personaggi e le loro azioni sono tracciati con pochi tocchi essenziali. La scrittura è rigorosa, di misura, a momenti quasi asettica: tesa verso un linguaggio distaccato che calza con gli eventi e il contesto e restituisce l’idea della solitudine profonda che tormenta tutti i protagonisti. L’indagine poliziesca svelerà i segreti di una morte sintomatica, ma in ogni pagina del racconto l’attenzione cade soprattutto su una serie di caratteri e piccole azioni da osservare e scoprire. Dagli angoli di strada all’ambiente più lussuoso, i luoghi, gli oggetti, i dettagli rivelatori restituiscono l’impressione di un clima metropolitano molto preciso: una Milano in cui la salvezza si direbbe,di fatto, impossibile, una grande città abitata da persone che possono crollare a ogni passo, per diventare sagome marginali, avanzi abbandonati nel pattume come vuoti a perdere. Il terzo romanzo di Elisabetta Bucciarelli, autrice anche di saggi sulla scrittura e la comunicazione, è una novella nera e mirata: una parabola sull’ossessione di diventare donne o uomini perfetti, bambole di plastica o esponenti raffinati di una nuova aristocrazia.

Ad entrambi gli incontri seguirà un aperitivo.

Ci si vede in libreria…

venerdì 9 gennaio Sguardi sullo Yemen da lunedì 9 febbraio La tana che mi porto sempre dietro

Benvenuti a bordo di un nuovo anno, smontiamo le cartoline kitsch e ci prepariamo ad accogliere sulle pareti volti e architetture dall’Oriente.

Venerdì 9 gennaio 2009 alle 18 la libreria Trame vi invita

all’inaugurazione della mostra fotografica

“Sguardi sullo Yemen” di Marco Ziglioli.

“Mi chiamo Marco e mi piace fare fotografie; quelle che propongo in questa mostra sono il frutto di un viaggio che ho fatto nel 1997 nello Yemen. A bordo di una Jeep guidata da Hazza, ho girato in lungo ed in largo questa terra meravigliosa immergendomi per tre settimane nella cultura Yemenita. Ho scelto alcune immagini che potessero esprimere la loro cultura. Ringrazio il mio Maestro Daisaku Ikeda, i miei genitori e tutti gli amici che mi hanno sostenuto.”

Vi aspettiamo.

Da lunedì 9 febbraio per quattro lunedì fino al 2 marzo proponiamo il laboratorio

La tana che mi porto sempre dietro
4 serate rintanati in libreria a scrivere

dalle 20,30 alle 23 a Trame

Ne avevamo scritto ad ottobre, poi avevamo rimandato.
Ora ci siamo.
L’esperienza sarà condotta da Claudia Cervellati, laureata in pedagogia, insegnante e conduttrice di gruppi di scrittura creativa.
Numero di partecipanti massimo 15 persone.
Costo del laboratorio 60 euro per i 4 incontri.

Ci sono ancora un paio di posti disponibili.

Per informazioni ulteriori
claudina_64@tiscali.it