mostra fotografica di Cettina Calabrò Vari.Azioni T. dall’8-2 al 4-3-2008

Da venerdì 8 febbraio alle 18
presso la libreria Trame in via Goito 3/c

Mostra fotografica

Vari.Azioni T. di Cettina Calabrò

Il teatro di strada evoca immobili faraoni ritti su invisibili supporti, pronti a un inchino al tintinnare di monetine.
Il teatro di strada, quando ci inciampi, è una magia che ti cattura e ti innamora.
E’ il circo che ti fa tornare bambina.
E’ spalancare gli occhi, la bocca e il cuore e farsi catturare dall’inverosimile che diventa reale. E cominci a desiderare di seguirlo, come i commedianti di un’antica canzone del professore Vecchioni, e catturarne frammenti di immagini.
E’ stato il mio modo di andare, anche solo per brevi istanti, con loro.
Perché un teatro fuori dal teatro è solo un angolo diverso da cui guardare la vita che è solo la vita.

Cettina Calabrò ha 45 anni e vive in provincia di Reggio Emilia.
Si ostina a considerare la fotografia come uno strumento attraverso cui indagare narrativa, teatro e “quant’altro”.
Non ama troppo parlare di sè, ma spera di farlo adeguatamente attraverso le sue immagini.

Licia Giaquinto a Trame con Cuori di nebbia 13 febbraio ore 17,30

mercoledì 13 febbraio ore 17,30
alla libreria Trame
in via Goito 3/c

presentazione del libro

Cuori di nebbia (Dario Flaccovio 2007) di Licia Giaquinto

Sarà presente l’autrice che parlerà del suo libro con lo scrittore Franco Foschi

Questa settimana proponiamo con l’Associazione PerWilma l’incontro con Licia Giaquinto e il suo bel libro ” Cuori di nebbia”, un romanzo intenso in cui sette personaggi raccontano a turno la loro storia in un incalzante montaggio di voci fino ad incrociare con esiti tragici il loro tragitto.
Storie che si intrecciano in un gioco a incastri, formando il quadro di una Padania disillusa, disperata e gretta.

Seguirà un aperitivo.

sabato 2 febbraio ore 18 a Trame Sergio Rotino parlerà con Claudio Menni del suo romanzo Gardo Mongardo

Sabato 2 febbraio alle 18
alla libreria Trame in via Goito 3/c

Sergio Rotino parlerà con Claudio Menni, autore del romanzo Gardo Mongardo (Manni Editori 2007).
All’incontro seguirà un aperitivo.

Da Bologna a Cuba, via Parigi, Brasile, Cannes, Las Vegas, New York.
La geografia, il viaggio per raccontare com’è Gardo Mongardo all’inizio della storia e per porre le basi di quello che (forse) sarà oltre l’ultima pagina.
Quasi trentenne, guarda il mondo con distacco e sarcasmo, parla schietto e prezioso insieme, rifiuta scuola, lavoro (in fabbrica), guarda le donne e pensa a come posizionarle nell’intimità, osserva, sta a parte perché “non cammino a scarpe dure sul collo del
mondo”.
Ci pensa il caso a buttarlo dentro gli avvenimenti: scappa dall’Italia per questioni di droga, è a Cannes, autista di Nick Nolte
(raccontato con sguardo perlomeno irriverente) durante il festival del cinema, poi è coinvolto in un traffico di diamanti e molto altro ancora. Non prende mai fiato Gardo e acquista, con le pagine, una distaccata sapienza, perché sa che “qualcuno o qualcosa, di noi, a morsi ha staccato parti e brandelli; così ecco il carattere incompleto che abbiamo”.
Alla sua opera prima, Claudio Menni nello scegliere il racconto in prima persona azzecca un romanzo di possibile formazione
che impasta forme auliche con brutalità gergali, cinismo alla Tarantino e ombre di sentimento.
La miscela ha ritmo, orecchio per i dialoghi, sicurezza nel disegnare il protagonista e i personaggi di spalla, su tutti Theos Metha, greco, puttaniere, trafficone.

Claudio Menni vive a Casola Valsenio, in provincia di Ravenna.
Gioca a calcio come centrocampista nella Nazionale italiana scrittori.
Ha fatto il manovale, l’operaio, il bagnino, l’insegnante di nuoto, il netturbino, il montatore di scaffalature, il bracciante agricolo, l’imbianchino, il messo comunale, il commerciante.

Sergio Rotino vive e lavora a Bologna nel campo dell’editoria.
Collabora come critico con vari quotidiani e riviste, fra cui Liberazione e Il Domani.

Josefa Idem, campionessa olimpica, il 26 gennaio a Bologna

La rivista Noi donne e la libreria Trame vi invitano
sabato 26 gennaio 2008 alle 17,30
alla Sala del Silenzio al Quartiere San Vitale in vicolo Bolognetti, a Bologna

Tiziana Bartolini, direttora della storica rivista mensile Noi Donne, incontrerà Josefa Idem, campionessa mondiale e olimpica nella specialità del K1 (kayak individuale), e già qualificata per Pechino (sarà la sua settima partecipazione alle Olimpiadi).

Al centro della chiacchierata sia il progetto di Noi donne, sia Controcorrente, il libro edito da Sperling & Kupfer, in cui Idem racconta la propria esperienza di donna e sportiva e Assessora allo Sport del Comune di Ravenna.

Sarà presente anche il suo allenatore olimpico che, al termine dell’incontro, risponderà alle domande del pubblico su modi e metodi di allenamento, e sull’alimentazione.

Al termine dell’incontro sarà offerto un aperitivo.

Biografia di Josefa Idem
“Polemizzare con e per i fatti serve a poco. Bisogna combattere le cause scatenanti.
Questo si chiama impegno politico”

Josefa Idem, nasce a Goch in Germania, il 23 settembre 1964.
Residente dal 1990 a Santerno, Ravenna – Italia.

“Nello sport il gioco deve essere una costante.
Quando questa componente viene a mancare è ora di smettere”

Ad undici anni ha iniziato la canoa. Fino alle Olimpiadi di Los Angeles si è molto divertita.

Diplomata in Germania, in lingue, parla perfettamente inglese, italiano, naturalmente il tedesco
e scolasticamente il francese oltre che il dialetto romagnolo.

“Motivazione: è cercare e riuscire ad abbattere le barriere mentali,
indagare ed abbattere i propri limiti, lavorare per raggiungere la capacità di esprimersi al meglio”

Sposata dal 1990 con Guglielmo Guerrini, che dal 1989 ne è anche l’allenatore.
Assieme hanno affrontato questo percorso, con la grande fiducia di potere fare assieme qualcosa di grande.

“Sacrificio lo sport? Sacrificio è non avere il pane ogni giorno,
non avere un tetto sopra il capo, lo sport è un grande impegno”

Si è trasferita in Italia nel novembre 1988.

Dal 1992 è cittadina italiana.

“Janek…è stato lanciare un ancora nel futuro”

Madre di Janek dal 30 aprile 1995. Nel maggio 2003 nasce Jonas.
Sono le sue medaglie più prestigiose.

Dal maggio del 2001 al giugno 2007 è stata Assessore allo Sport del Comune di Ravenna

“Non abituarsi ai soprusi, combattere ed essere sereni”

Ha molteplici interessi, ed è impegnata nella lotta sul fronte delle ingiustizie sui più deboli.
E’ testimonial di A.I.S.M. (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) , Acqua è Vita
e per il 2002 della campagna per la Donazione di Organi della Regione Emilia-Romagna.

Da febbraio 2005 collabora con La Gazzetta dello Sport.

Da febbraio 2007 è membro della Commissione Scientifica per la Vigilanza e il Controllo sul Doping per la tutela della Salute nelle Attività Sportive del Ministero della Salute.

In aprile 2007 ha pubblicato la sua autobiografia che si intitola “Controcorrente” presso la casa editrice Sperling & Kupfer.

mostra fotografica di Cettina Calabrò Vari.Azioni T. dall’8-2 4-3-2008

Da venerdì 8 febbraio alle 18
presso la libreria Trame in via Goito 3/c

Mostra fotografica

Vari.Azioni T. di Cettina Calabrò

Il teatro di strada evoca immobili faraoni ritti su invisibili supporti, pronti a un inchino al tintinnare di monetine.
Il teatro di strada, quando ci inciampi, è una magia che ti cattura e ti innamora.
E’ il circo che ti fa tornare bambina.
E’ spalancare gli occhi, la bocca e il cuore e farsi catturare dall’inverosimile che diventa reale. E cominci a desiderare di seguirlo, come i commedianti di un’antica canzone del professore Vecchioni, e catturarne frammenti di immagini.
E’ stato il mio modo di andare, anche solo per brevi istanti, con loro.
Perché un teatro fuori dal teatro è solo un angolo diverso da cui guardare la vita che è solo la vita.

Cettina Calabrò ha 45 anni e vive in provincia di Reggio Emilia.
Si ostina a considerare la fotografia come uno strumento attraverso cui indagare narrativa, teatro e “quant’altro”.
Non ama troppo parlare di sè, ma spera di farlo adeguatamente attraverso le sue immagini.