NEWSLETTER della primavera che arriva
Da lunedì 18 a mercoledì 20 marzo ( equinozio di primavera in questo anno bisestile ) orari insoliti.
Lunedì 18 ci siamo 13,30-16,30, martedì 19 e mercoledì 20 invece 9,30-13,30, nel pomeriggio dovremmo esserci, ma chiamate prima di passare, per sicurezza, allo 051 23 33 33
Segnaliamo incontri vari in collaborazione con tutta la città .
Buon weekend!
Sabato 16 marzo alle 18 al Gallery 16 in via Nazario Sauro a Bologna
Stefano Bon presenta “Ascolta oltre l’oceano” (Clown Bianco)
in dialogo con Gianluca Morozzi.
Bookshop in collaborazione con Trame.
Primi anni Novanta. Giovanni è un giovane uomo con un futuro brillante davanti a sé. La sua carriera sta per decollare e la sua vita sentimentale è a una svolta, deve solo essere certo di scegliere la donna che ama davvero. È così che decide di trascorrere una settimana lontano da tutto e tutti, su un isolotto in mezzo all’oceano dove non c’è nemmeno la corrente elettrica, in compagnia di libri e musica. Nulla può far presagire ciò che sta accadendo sulla terraferma: un ragazzo che lavorava per la stessa azienda di Giovanni, dopo essere stato licenziato entra armato in ufficio e compie una strage. Per Giovanni lo shock è tale da condizionare tutto il resto della sua vita. Lui, un sopravvissuto, attraverserà gli anni cercando di fuggire dal passato, mentre il suo lato oscuro emergerà e lo porterà a compiere atti che non avrebbe mai immaginato.
Mercoledì 20 marzo alle 17 al bar Miki e Max di via Orfeo a Bologna
Alberto Alberici e Valentina Gualtieri presentano “Axolotl. Metamorfosi sospese†(Minerva) in dialogo con Erika Comina.
Bookshop a cura di Trame.
Se Chiara si guarda alle spalle, vede una giovane vita cadenzata da negazioni, vuoti, assenze. non abbastanza amata, mai davvero capita, avviluppata in una solitudine che le funge da rifugio e da prigione. Nel febbrile tentativo di adeguare il corpo alla privazione e al rigetto, Chiara si sta lasciando morire. Trentotto chili e un’illusione di controllo che le scivola velocemente tra le dita. Costretta dalla famiglia a iniziare un percorso di alimentazione assistita, intraprenderà un cammino di legami profondi e incidenti dolorosi, scelte e confronti determinanti, fino a un difficile traguardo: tornare ad attribuire il giusto peso al proprio futuro e a se stessa.
Giovedì 21 marzo alle 17,30 presso la fondazione Federico Zeri in piazzetta Morandi 2 a Bologna
Alessandra di Castro e Orietta Rossini
presentano il volume LETTERE DI LUDWIG POLLAK A WILHELM FROEHNER (a cura di Sylvia Diebner e Orietta Rossini per Gangemi editore)
Bookshop a cura di Trame.
Il Novecento visto attraverso le lettere di Ludwig Pollak. agente di primo piano sul mercato archeologico romano, scrive lungo un ventennio al suo venerato amico e maestro Wilhelm Froehner, in un periodo di grandi cambiamenti che spostano l’asse del commercio antiquario mondiale dall’Europa all’America, spazzando via una generazione di magnati e collezionisti del vecchio continente.
L’immediatezza delle lettere, il loro carattere insieme colto e confidenziale ne fanno una fonte primaria che non interessa solo la storia dell’archeologia, ma intreccia note intime, indiscrezioni su famosi archeologi e mercanti di antichità , notizie su movimenti di opere d’arte con osservazioni sul clima politico di un’epoca segnata dalla guerra e dai genocidi.
Ancora giovedì 21 alle 18 in Sala Conferenze al 2° piano della Biblioteca SalaBorsa in piazza del Nettuno a Bologna
Massimo Gerardo Carrese presenta “Il grande libro della fantasia†(Il Saggiatore). in dialogo con Fabio Fornasari.
Bookshop a cura di Trame.
Il grande libro della fantasia di Massimo Gerardo Carrese rappresenta un esercizio finora irrealizzato: fare dei processi creativi una storia da raccontare e una scienza da applicare. Dai Dialoghi di Platone alle opere di Bruno Munari, fino alle sfide dell’intelligenza artificiale, una materia incontenibile come la fantasia si dispiega cominciando con lo studio dei primi sguardi sul mondo e terminando con le tecnologie che annullano i confini tra realtà e finzione.
Si rivela così un gioco lungo millenni le cui regole restano perlopiù misteriose.
Carrese ci permette di scoprire, inoltre, i segreti e le differenze che intercorrono tra fantasia, immaginazione e creatività : i processi biologici e psicologici che le coinvolgono, le diverse capacità combinatorie che la nostra mente applica di volta in volta, i risultati – sempre straordinari e inediti – a cui l’umanità è approdata facendone un uso quotidiano.
Perché non esiste alcun limite alla possibilità di reinventare l’universo in cui viviamo.
Infine sempre giovedì 21 alle 20,30 al Cinema Perla in via San Donato a Bologna
il cineclub B in collaborazione con SOS Donna Bologna propone la proiezione gratuita del film “Pomodori verdi fritti alla fermata del treno” di Jon Avnet tratto del bel libro di Fannie Flagg.
Bookshop a cura di Trame.
Introduce la serata Rossella Domenica Fanelli, insegnante ed attivista.
Venerdì 22 marzo alle 18,30
presso il Circolo Arci Ritmolento in via San Donato 149 a Bologna
presentazione del libro di Francesco Ronchi “La scomparsa dei Balcani. Il richiamo del nazionalismo, le democrazie fragili, il peso del passato” (Rubbettino edizioni).
Bookshop in collaborazione con Trame.
L’autore, Francesco Ronchi (funzionario europeo e docente di politica europea a Columbia University) ne discute con Cecilia Fasciani (fotografa, regista e documentarista), Francesco Strazzari (professore di relazioni internazionali alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) e Michele Bulgarelli (segretario Generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna).
I Balcani stanno scomparendo. politicamente dimenticati da un’Europa che negli ultimi vent’anni ha preferito aprirsi a est fino a inglobare gli ex satelliti sovietici, lasciando così un grande vuoto nel proprio cuore geografico e storico. Il libro è un viaggio dentro tali territori, con l’invito a riscoprirli. perché dentro quest’apparente vuoto si agitano invece forze in grado di condizionare il futuro dell’intero continente. Il ritorno del nazionalismo serbo scuote Belgrado e altri paesi della regione, soprattutto la Bosnia, definita da Macron “una bomba ad orologeriaâ€, il Kosovo e il Montenegro, sono anch’essi tutt’altro che immuni dal revival nazionalista.
Al contempo tali fibrillazioni vengono sfruttate sapientemente dalla Russia che, utilizzando i legami storici coltivati negli ultimi anni, tende a destabilizzare la regione.